Nel segmento B, il 1° in Italia per volumi, salgono B-SUV e mini crossover ma resistono, al contempo, le compatte. Nel 2021 Hyundai ha lanciato la nuova i20, nuova nonché terza generazione della compatta lanciata prima nel 2008, poi nel 2014.
Nelle serie precedenti Diesel e benzina si dividevano le quote anche tra le compatti, oggi sono i secondi a dominare letteralmente, con l’aiuto dell’ibrido leggero. Non ne fa a meno neanche la nuova i20 2021 che sposa l’ibrido mild hybrid (MHEV) 48V.
Inoltre Hyundai lancia la prima versione sportiveggiante della nuova compatta, la i20 N Line, contraddistinto da elementi di design esterni e interni ispirati alla gamma ad alte prestazioni N.
L’estetica scolpita relativa al design esterno di Nuova i20 N Line segue il linguaggio stilistico del brand sportivo Hyundai, che di recente ha lanciato la nuova i30 N, sogno proibito di molti appassionati di hot hatch. Nel caso della i20 N Line, il paraurti anteriore dedicato presenta una rifinitura grigia che incrementa la sensazione di sportività, mentre l’elegante “cascading grille” nera con logo N Line presenta un motivo ispirato a quello di una bandiera a scacchi.
Disegnata presso il centro stile europeo di Hyundai, la i20 2021 adotta il nuovo stile di marca della casa coreana, il cosiddetto “Sensuous Sportiness”, con linee più tese e tratti più decisi rispetto ai modelli precedenti. E così, la nuova generazione dell’utilitaria si caratterizza per la mascherina più spigolosa, i fari squadrati (di serie le luci diurne a LED, a richiesta anche Full LED) e la marcata scalfatura alla base dei vetri laterali, che conferisce dinamismo alla fiancata.
Per lo stesso scopo, c’è una seconda scalfatura laterale: va dalla maniglia posteriore al faro, che in parte si estende lateralmente. L’insieme risulta così più moderno e personale.
In vista posteriore si apprezza il lavoro svolto nel voler conferire più dinamismo alle fianchate, mentre inedita è la luce coast-to-coast che caratterizza il lato B.
Per enfatizzare lo stile della vettura ispirato al mondo del motorsport, l’allestimento N Line è dotato di finiture grigie e un paraurti posteriore filante, che combina migliori performance aerodinamiche a un look sportivo. I fendinebbia posteriori triangolari e il doppio scarico cromato mettono in risalto il carattere dinamico di nuova i20 N Line e la distinguono rispetto agli altri allestimenti. Di serie i cerchi da 17” in tinta bi-color.
L’impressione è di un’auto più dinamica e accattivante, anche per merito delle rinnovate proporzioni: lunga 4,04 metri, larga 1,77 metri, alta 1,45 metri mentre il passo è di 2,58 metri. Un solo centimetro di passo in più rispetto la precedente generazione (e appena 0,5 centimetri in lunghezza) significa più spazio specie per i passeggeri seduti sul divanetto, laddove anche lo spazio per le gambe è maggiore, con un comfort migliorato.
Anche la plancia è stata profondamente rinnovata, e ha ora un look più moderno e in linea con le attuali tendenze, che vogliono gli schermi al centro dell’attenzione
Gli interni della nuova Hyundai i20 si presentano con un design elegante, caratterizzato dal cruscotto rialzato e dall’illuminazione ambientale a LED, che contribuiscono a dare un senso di spaziosità. Un tratto saliente del design è il pattern a linee orizzontali che enfatizza la larghezza della fascia anteriore.
Una serie di nuove immagini sottolinea la presenza del cluster digitale da 10,25 pollici e dello schermo touchscreen centrale della stessa misura, che si combinano visivamente per un aspetto tecnologico al passo con i tempi, anche se il cruscotto digitale rimane poco personalizzabile: cambiando “mappature” restano in bella vista tachimetro e contagiri, ma non è possibile vedere la mappa del navigatore o altre funzioni secondarie.
Il modello è inoltre equipaggiato con funzioni di infotainment avanzate: la compatibilità con Android Auto e Apple Car Play in modalità wireless e la ricarica wireless degli smartphone. Il clima è automatico monozona. E’ ben fatto anche il nuovo volante a quattro razze, pur non essendo regolabile in profondità (ma soltanto in altezza).
Dentro, invece, la versione i20 N Line che gioca a fare la sportiva presenta i sedili sportivi del brand N con il suddetto logo ed esclusive cuciture rosse, oltre al volante N con design dedicato, la pedaliera in metallo e la leva del cambio rivestita in pelle con inserti rossi.
I materiali della plancia sono più abbastanza duri al tatto e poco appaganti alla vista, ma comunque adeguati alla fascia di prezzo dell’auto: le plastiche migliori si trovano nella parte alta della plancia, non nella consolle, dove invece sono rigide. Davanti, lo spazio è valido per due adulti e il tunnel è sagomato per riporre non soltanto lo smartphone, ma anche una bottiglietta e altri piccoli oggetti.
Due adulti viaggiano comodi anche dietro, mentre un terzo è più sacrificato. La capacità del bagagliaio, di 351 litri, che possono salire fino ai 1.165 litri nel caso in cui venga ripiegato lo schienale della seconda fila, non è male per un’utilitaria, ma le versioni con sistema ibrido leggero, la cui batteria 48V è alloggiata proprio sotto il pavimento del baule, perdono 90 litri; alta però la soglia d’accesso, a complicare la praticità quando si deve agire sul vano stesso.
La Hyundai i20 del 2021 è offerta con due motori, ma sarebbe giusto dire tre, viste le potenze in gioco: si parte con il 1.2 MPI da 84 CV per arrivare al 1.0 T-GDI nelle varianti da 100 CV e 120 CV.
Quest’ultimo si basa su una rete elettrica supplementare a 48 Volt, che aiuta l’utilitaria a ridurre i consumi fino al 4%. Come? Spegnendo il “mille” nelle fasi di guida in cui l’auto veleggia, dunque procede per inerzia, e recuperando energia nei rallentamenti: la rete elettrica è collegata ad un alternatore-generatore, che viene trascinato e genera energia; in fase di spinta, tale energia alimenta il generatore, che sostiene il 1.0 e gli consente di ridurre i consumi.
Un ulteriore risparmio si ha grazie al disaccoppiamento alla frizione che avviene nel momento in cui il conducente solleva il piede dal gas: si crea così l’effetto coasting che permette di risparmiare sul consumo e di produrre meno emissioni nocive. Solitamente questa funzione è disponibile solo sui cambi automatici, ma qui vi è la trasmissione manuale intelligente (iMT), ovvero una frezione elettroattuata, che disaccoppia motore e cambio anche quando non si preme il pedale sinistro. A questo sistema dobbiamo solo segnalare un riattacco un po’ lento in caso di ripresa. Ma in modalità “Sport” occorre dire che il sistema iMT non si attiva mai, per evitare di far perder feeling. L’altra mappatura è la “Eco” che rispetto alla “Normal” riduce ancora i consumi agendo sui sistemi fondamentali.
La Hyundai i20 1.0 del 2021 fa sentire immediatamente a proprio agio, perché ha lo sterzo leggero e offre una buona visibilità anteriore e laterale; così così quella posteriore, a causa del ridotto lunotto, ma sono sempre di serie i sensori di distanza posteriori. La versione del test, la Hyundai i20 1.0 T-GDi, aveva appunto il cambio manuale a 6 rapporti, ma è optional il robotizzato a 7, la cui leva si aziona senza sforzo ed è anche piuttosto precisa.
La versione con il 1.0 T-GDI è stata perfezionata a livello di sospensioni, nella risposta del motore e nel sound dello scarico, allo scopo di donare un’esperienza di guida più emozionante specialmente sulla versione N Line, noi ci sentiamo di dire anche troppo: rispetto alla potenza comunque contenuta del propulsore l’assetto è un po’ troppo frenato e il sound un po’ tanto pronunciato, complice il tre cilindri, specie all’avviamento e con temperature non a regime.
Nelle strade extraurbane e in quelle ricche di curve, la Hyundai i20 2021 si dimostra gradevole da guidare, perché ha lo sterzo piuttosto diretto e il motore “mille” offre prestazioni adeguate: dà il meglio fra i 2.000 ed i 4.500 giri, ma l’auto non è “seduta” nemmeno a regimi al di sotto dei 2.000. Infatti il motore 1.0 T-GDI sviluppa 120 CV a 6.000 rpm e una coppia di 172 Nm da soli 1.500 fino a 4.000 rpm. Pertanto le prestazioni sono molto buone con uno 0-100 di 10.1 secondi e una punta massima di 190 km/h.
Peccato però che il 1.0 T-GDi fa sentire la propria voce; le vibrazioni però sono contenute e non danno fastidio nemmeno agli altri regimi. Il consumo non è male: la casa dichiara una media di 5,1 l/100 km, pari a 19,6 km/l, ma il nostro test si è concluso con una media di 18 km/l. Meno in città, dove l’ibrido contenuto comunque non riesce a spingere la vettura al pari di un sistema HEV presente ad esempio su qualche rivale giapponese.
In autostrada non ci possiamo lamentare dei consumi, viaggiando al limite del codice a soli 3.000 rpm. Qualche fruscio però non manca, mentre la voce del motore sparisce. Frenata e sicurezza sempre sopra la media.
Nuova i20 N Line è inoltre dotata del ricco pacchetto di sistemi di sicurezza attiva e di guida assistita Hyundai SmartSense, in linea con i più alti standard europei, come la frenata Automatica di emergenza con riconoscimento veicoli, pedoni e cicli e il rilevamento della stanchezza del conducente comprensivo dell’utile avviso di ripartenza: un allarme acustico e visivo per avvertire il guidatore che l’auto che precede è ripartita al semaforo.
La nuova Hyundai i20 2020 è dotata di uno dei più completi pacchetti di connettività e di sicurezza della categoria grazie ai sistemi di guida assistita Hyundai SmartSense e di nuove funzionalità come il Navigation-based Smart Cruise Control (NSCC) – che sfrutta il sistema di navigazione per anticipare le curve o i rettilinei in arrivo sulle autostrade e regola automaticamente la velocità per una guida più sicura – e l’Intelligent Speed Limit Assist (ISLA) – che adatta autonomamente la velocità ai limiti previsti. Il Lane Warning invece è fastidioso e conviene disattivarlo almeno parzialmente.
Nuova i20 offre un display touchscreen centrale da 10.25”, il più grande della categoria, tramite il quale si possono gestire funzioni audio, video e navigazione, inoltre offre anche la funzionalità split-screen per il multitasking. Per un’esperienza unica, i20 è il primo modello Hyundai in Europa ad essere dotato di sistema audio premium Bose con ben 8 parlanti (tra cui un subwoofer) posizionati in modo strategico all’interno del veicolo. La versione più recente della tecnologia Bluelink di Hyundai è qui disponibile, compresi i numerosi servizi telematici per l’auto connessa come i Live Services Hyundai e le funzionalità da remoto tramite l’app Bluelink per smartphone.
La i20 del 2021 è offerta con tre motori e quattro allestimenti. Alla base non c’è più la Techline ma la Connectline (a partire da 17.550 euro) con la versione entry level alimentata dal 1.2 MPI MT (cambio manuale) da 84 CV, la cui dotazione di serie non è affatto povera: schermo nel cruscotto, le ruote in lega di 16”, frenata automatica e sistema multimediale Multimedia System, con schermo di 8” e compatibilità Android Auto e Apple CarPlay. A parità di motore, l’allestimento Bose costa 19.750 euro: ha di serie l’impianto stereo griffato Bose, le ruote di 17”, i retrovisori elettriche e il sistema multimediale con schermo di 10,25”.
Infine la Hyundai i20 N Line parte da 19.750 euro, ma con il motore 1.0 T-GDI 100 CV manuale e ibrido a 48 Volt. L’oggetto della nostra prova (120 CV, solo per N Line), arriviamo a 22.500 euro (se si vuole il cambio automatico DCT occorre spendere altri 1.200 euro, fino a 23.700 euro). Ci sono poi da considerare alcuni pacchetti come l’Urban Pack (sensori parcheggio anteriori), Exterior Pack (fari anteriori Full LED con illuminazione statico con illuminazione degli angoli, fendinebbia, luci posteriori a LED, vetri posteriori oscurati), Safety Plus Pack e Techno Pack.
Merita una citazione anche la versione i20 GPL nel solo allestimento d’ingresso Connectline: costa 19.550 euro al momento della pubblicazione.
Non manca la vera versione sportiva i20 N da 204 CV seconda della stirpe “N” dopo la berlina i30, la cui prova uscirà a breve.
Rispetto alla vecchia i20, migliora design, consumi, tecnologia e sicurezza, senza però modificare eccessivamente il listino prezzi, cui va aggiunta il non criticabile vantaggio della garanzia offerta a 5 anni e chilometri illimitati.
Dunque, la Hyundai i20 del 2021 ha le carte in regola per sfidare alla pari le altre utilitarie, a partire dalle più quotate Opel Corsa, Peugeot 208, Renault Clio e Volkswagen Polo, con l’aiutino, questa volta, dell’ibrido 48V.
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