Due mesi dopo la proclamazione, l’award AUTOBEST* (uno tra i premi più autorevoli dell’industria automotive europea) è stato consegnato a Varsavia (Polonia) alla Nuova Generazione di i10 (qui la nostra prova), descritta dalla giuria come ‘spaziosa’ e “di alta qualità”. La Nuova i10 è il secondo modello Hyundai negli ultimi tre anni a ricevere questo prestigioso riconoscimento – dopo la vittoria della Elantra nel 2012.
Byung Kwon Rhim, Presidente di Hyundai Motor Europe, ha commentato: “E’ un grande onore per noi ricevere questo premio per la Nuova Hyundai i10: è un riconoscimento agli standard di stile ed equipaggiamento di questa “city star” – tradizionalmente presenti solo in vetture di segmenti superiori. Sono ricompense che contribuiscono a trasferire la giusta motivazione per continuare il nostro lavoro di ricerca, sviluppo e realizzazione di nuovi modelli che soddisfino le esigenze specifiche degli acquirenti europei”.
Alla lista dei riconoscimenti che continuano a premiare la qualità di Nuova Hyundai i10 si è recentemente aggiunto il titolo di “Affare dell’anno” all’interno degli Awards 2013 di Top Gear. “Ha finiture e rivestimenti eccellenti, è grande, comoda, spaziosa ed è persino disponibile col volante riscaldato. Non hai mai la sensazione di aver comprato una vettura da pochi soldi. Eppure è quello che hai fatto. Economica e brillante? Ora è possibile. È la quadratura del cerchio”, questo il giudizio della redazione italiana della celebre rivista edita in 14 paesi al mondo – nata dal mitico show televisivo inglese.
La produzione della Nuova Generazione di i10 è iniziata ad ottobre 2013 presso lo stabilimento turco di Izmit, ampliato grazie all’investimento di circa 500 milioni di euro, che ha portato la capacità produttiva del sito a 200.000 esemplari all’anno (vi è prodotta anche la i20). Insieme alla fabbrica di Nosovice (Rep. Ceca), la capacità produttiva di Hyundai in Europa tocca oggi le 500.000 unità/anno. La percentuale di vetture Hyundai in vendita in Europa che sono anche sviluppate e costruite in Europa ha così superato il 90%.