in

Guida: risarcimento danni per la mancata manutenzione stradale

Tempo di lettura: 3 minuti

Che le strade italiane non siano perfette è sotto le…gomme…di tutti. Il problema maggiore sono le buche, in alcuni casi, veri e propri crateri, che rischiano di danneggiare pesantemente l’auto se non schivate in tempo o non segnalate.

Ma cosa fare quando si rimane coinvolti in un sinistro a causa della scarsa manutenzione del manto stradale o di quel che lo circonda?

Ecco una guida per aiutarvi nella richiesta danni all’ente gestore della strada su cui avviene il danno, ad esempio uno squarcio ad una ruota.

Per prima cosa è importante accostare in sicurezza appena possibile in un luogo prossimo a dove si è verificato il danno e contattare il comando delle forze dell’ordine più vicino per richiedere un rilievo che sarà importante per avvalorare la vostra richiesta danni.

A meno che l’auto sia d’impedimento per la circolazione o vi siano feriti, difficilmente si avrà un riscontro a una richiesta di rilievi (le volanti solo poche e impegnati in casi più urgenti).

Contattate quindi l’ufficio viabilità dell’ente gestore della strada su cui state transitando e parlate con un responsabile informandolo dell’accaduto e chiedendo quale procedura seguire per una richiesta danni.

Vi indicherà dove trovare un modulo con tutte le istruzioni (non c’è un modulo uguale per tutti).

In linea generale nel modulo oltre a tutti i vostri i dati, vi verrà richiesto un breve resoconto sulla dinamica del sinistro, autorità intervenute, indicate che avete contattato le forze dell’ordine con l’ora della telefonata e fate lo stesso per la telefonata all’ufficio viabilità.

Vi consigliamo inoltre di informare con una lettera scritta il Comune nel quale si trova la strada indicando la causa del danno, ad esempio una buca impossibile da schivare, chiedendo una segnalazione scritta all’ente gestore.

Oltre a ciò nel modulo sarà fondamentale allegare: foto del danno e del luogo in cui è avvenuto (fatele subito), con data ora e ad esempio dimensioni della buca. Localizzazione esatta del luogo (usate per aiutarvi le mappe dello smartphone) e dichiarazioni di eventuali testimoni.

Sarà poi richiesto un preventivo che quantifichi il danno in termini economici.

Il tutto va inviato nel più breve tempo possibile tramite PEC o Raccomandata con Ricevuta di ritorno all’Ufficio Viabilità il cui indirizzo si trova sul modulo.

Importante, fate e conservate una copia di tutto quello che inviate.

Dopodiché inizierà l’attesa (in genere lunga) di un contatto da parte dell’assicurazione che si occupa dei sinistri e cause inerenti la viabilità per l’ente gestore.

In genere dopo circa un mese si riceverà una lettera dall’ufficio incaricato di seguire la vostra pratica. Spesso, per assurdo, l’assicurazione si trova in un’altra città, in alcuni casi anche regione, rispetto alla vostra residenza.

Vi verrà assegnato un codice identificativo della vostra pratica e vi sarà richiesto di prendere contatto con l’ufficio preposto per il prosieguo.

Nella migliore delle ipotesi (raramente sarà così) basterà un contatto telefonico o per mail (anche non PEC) in cui indicherete la vostra volontà di proseguire nella pratica di richiesta danni.

Nel frattempo se avrete già fatto riparare l’auto inviate copia della fattura all’assicurazione.

Da questo momento ci si perderà nei meandri dell’ormai nota burocrazia che tira in ballo diverse persone e uffici.

Se sarete fortunati l’assicurazione che vi ha contattato proseguirà il trattamento della vostra pratica. La vostra conferma di voler proseguire la richiesta danni potrebbe non trovare risposta. Ma non disperate. L’assicurazione dovrebbe aver contattato un perito che tra foto e preventivi o fattura di riparazione proporrà una somma da liquidarvi.

C’è però l’ipotesi, non troppo remota, che la vostra pratica venga passata da un’assicurazione all’altra, magari in un’altra città, e, nuovamente in un’altra regione.

Ogni ufficio (passerà qualche settimana) prenderà contatto con voi chiedendovi di inviare daccapo tutta la documentazione richiesta e allegata nel modulo di richiesta danni (per questo conservare una copia di tutto è importantissimo, magari in file PDF).

Inviate il tutto tramite e-mail, anche non PEC. Vi chiederanno inoltre copia dell’attestato di rischio dell’assicurazione, CF, CI e via dicendo.

Una volta che il perito dell’assicurazione avrà quantificato e valutato il danno economico da voi richiesto (altre tre settimane almeno) l’assicurazione vi contatterà per proporvi una somma o comunicarvi, o meno, l’esito della vostra richiesta.

Se l’esito sarà positivo e accetterete la somma, sarà tutto finito?

Ovviamente no. La proposta andrà girata all’ente gestore della strada che se riterrà congrua la somma darà il via libera al liquidatore che vi invierà un modulo da compilare e restituire con le vostre coordinate bancarie.

Il tutto verrà poi girato alla banca liquidatrice (altre settimane) e forse, dopo mesi dall’inizio della trafila, avrete parte di quello che avrete speso a causa della scarsa manutenzione stradale.

Ci vogliono precisione, un po’ di dimestichezza con mail e scanner e soprattutto MOLTA MOLTA pazienza. E’ la burocrazia bellezza.

Foto di Gabriele Bolognesi

Nuova Skoda Superb | Prova su strada

Peugeot 208 GTi/NOVE: one shot, one kill