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Guerra Russia-Ucraina? Per l’auto sarà molto peggio della pandemia

Tempo di lettura: 2 minuti

La decisione attuata da Vladimir Putin di invadere l’Ucraina ha annientato quella tenue ripresa che si stava creando dopo la crisi generata dalla pandemia. La guerra iniziata dalla Russia ha scosso il mondo ed al tempo stesso ha azzoppato l’economia mondiale, quindi potrebbe profilarsi una nuova e più pesante crisi. A parlare di quest’ipotesi in un’intervista rilasciata al Financial Times è stato Herbert Diess, numero uno del Gruppo Volkswagen.

Diess: “La minaccia di questa guerra per la Germania e l’Europa è enorme”

Nonostante l’importanza del danno economico causato dal propagarsi del Covid-19, quello che potrebbe portare il conflitto russo-ucraino sarebbe addirittura peggiore, mettendo di conseguenza in secondo piano il rallentamento generato dal Coronavirus.

Queste le parole di Herbert Diess: “L’interruzione delle catene di approvvigionamento globale potrebbe portare ad enormi aumenti dei prezzi, scarsità energetica ed inflazione. La minaccia di questa guerra per la Germania e l’Europa è enorme. Un ulteriore aumento dell’inflazione potrebbe schiacciare fortemente i consumatori. Proprio per questo motivo la Banca Centrale Europea si riunirà oggi, per trovare un rimedio al costante aumento dei prezzi ed una conseguente crescita economica rallentata. Se si immagina uno scenario in cui tagliamo le relazioni commerciali con la Russia, cosa che probabilmente dovremmo fare se questo conflitto non cessa, non si potrebbe più comprare energia e questo porterebbe a una situazione che potrebbe avere un impatto considerevole sull’Europa e sulla Germania. Dobbiamo tornare ai negoziati, al dialogo, perché quello che non vogliamo è una guerra senza fine in Ucraina”.

La guerra Russia-Ucraina genera un nuovo stop

Il conflitto tra Russia ed Ucraina si sta ripercuotendo fortemente non solo sul caro carburanti ma anche sulla produzione dell’industria dell’automobile. La settimana scorsa, in Casa Volkswagen, si è deciso di bloccare la produzione negli stabilimenti russi di Kaluga e Nizhny Novgorod, come fatto anche dagli altri costruttori tedeschi BMW e Mercedes. A creare forti disagi è anche la mancanza alcuni componenti fondamentali, quali vengono prodotti in Ucraina, questa carenza di componenti ha sospeso anche la produzione delle auto elettriche di Volkswagen nelle fabbriche tedesche.

Si è creato quindi una sorta di scenario quasi apocalittico per quel che concerne il mondo delle automobili, che si ritrova a gestire ed affrontare crisi su crisi, dalla pandemia alla mancanza di chip, con la speranza che possa terminare quest’orribile conflitto.

Angelo Petrucci

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