Nonostante Gran Turismo 5 abbia ricevuto diverse critiche al momento del suo arrivo su PlayStation 3, soprattutto a causa di una gestazione lunghissima e della mancanza di ammodernamento di alcune delle componenti del gameplay, il suo nome resta indubbiamente uno dei più importanti fra quello dei simulatori di guida.
Il titolo, già dalla prima edizione, traspira passione da ogni angolo e può essere considerato come la più completa enciclopedia di automobilismo virtuale mai realizzata, un vero e proprio tributo al mondo delle quattro ruote.
La paura che Gran Turismo 6 potesse essere solo un aggiornamento del predecessore messo sul mercato per salutare la dipartita della PlayStation 3, non era così remota. E’ anche vero che una volta alla guida questi dubbi spariscono subito.
Il nuovo episodio riesce a superare tutte le incertezze di un quinto capitolo dalla gestazione eterna, presentandosi raffinato e rivisto in qualsiasi aspetto: dallo stile complessivo dell’interfaccia al sistema di guida, smussato qua e là. Gran Turismo 6 riesce comunque a stupire: se non altro per la mole spropositata di contenuti, auto, piste, o per l’incredibile lavoro svolto sul fronte tecnico, che ci consegna un gioco dal colpo d’occhio invidiabile, capace di tirare fuori il massimo dalla console a cui è destinato.
Come sempre avremo la modalità arcade e quella online, ma il vero fulcro del gioco sarà ovviamente la modalità carriera, che ci vedrà partire dalla categoria “Dilettante” fino ad arrivare alla “Super“. In ogni categoria avremo diversi eventi a cui partecipare. Ognuno di essi ci darà delle stelle. Tre stelle se arriveremo primi, due per il secondo posto, una per il terzo. Le stelle serviranno per sbloccare ulteriori eventi come l’innovativo “Pausa Caffè” dalle eclettiche prove di consumi e abbattimento birilli nel minor tempo possibile.
In particolar modo abbiamo apprezzato miglioramento nella realizzazione delle vetture, al punto che lo stacco tra i veicoli Premium e quelli Standard non è più drastico come nel precedente capitolo. In Gran Turismo 6 ci sono milleduecento auto complete e sempre bellissime da vedere. Numerose del concessionarie divise tra europee, americane e asiatiche: la varietà di marche è eccezionale e, pur essendoci tante versioni della stesso auto, il parco auto è semplicemente inarrivabile. Per le italiane solo tra i modelli Ferrari e Lamborghini ci sono una ventina di modelli tra storici e di attuale produzione, una Lancia in perfetta forma rallysticamente parlando con chicche storiche come la Stratos, S4 e la Delta HF integrale e l’ Alfa Romeo con prototipi e macchine vecchie e nuove.
Alla guida le emozioni sono autentiche: il pattinamento delle gomme sull’asfalto, la deriva in curva, le foglie che si muovono al passaggio delle auto, le reazioni degli ammortizzatori ai dislivelli del terreno o a elementi rialzati come i cordoli, sono effettivamente cambiati in modo sensibile, a tutto vantaggio della qualità generale. Disattivando il traction control, l’ABS e tutte le altre facilitazioni si scorge in controluce il rinvigorito gameplay, che restituisce il giusto feeling tra il sapore classico d’altri tempi.
La formula è collaudata e riesce anche questa volta a catturare il giocatore in un vortice di eventi dislocati nelle location più suggestive del mondo: trentasette location con più di 100 tracciati!
Compreso il mitico del Nurburgring, presente in tutte le sue versioni, di giorno o di notte, con la pioggia e con il sole: un orgasmo per tutti gli appassionati di corse. Gran Turismo 6, infatti, presenta poi un sistema che gestisce i cambiamenti meteorologici e quelli di luce dinamica in tempo reale, in particolare per quanto riguarda il passaggio dal giorno alla notte e il movimento degli astri nelle fasi serali.
Il risultato finale è all’altezza delle aspettative? In generale si, nonostante molti punti critici dei precedenti Gran Turismo a non essere stati toccati o ad essere stati modificati in modo solo marginale. D’altra parte stiamo parlando di una serie che in tutto ha piazzato oltre 70 milioni di copie, ben 11 milioni quelle di GT5, un risultato che spingerebbe chiunque a pensarci due volte prima di cambiare direzione. E Gran Turismo 6, nonostante possa deludere i più agguerriti esperti delle guida al simulatore è la strada seguire.
In particolar modo ci riferiamo alle collisioni tra le auto, anche stavolta gestite in modo tale da permettere sorpassi con effetto rimbalzo o, peggio ancora, lo sfruttamento dei guardrail per aggiustare traiettorie errate senza per questo perdere troppo terreno nei confronti dei diretti rivali. La guida non riesce ad essere completa e realistica al 100%, Che nei settaggi più estremi dovrebbe prevedere il rischio di danneggiare seriamente una macchina dopo uno scontro, cosa che non avverrà mai. Invece succede che si può stare addosso alle altre macchine per rimanervi in scia, mettere tensione ai piloti avversari e cercare di spingerle verso l’esterno
Per godere appieno di Gran Turismo 6 e percepire il salto qualitativo compiuto occorre mettersi a giocare con un volante ad alte prestazioni, solo così vi sentirete dei piloti di ogni epoca e categoria.