Festa Mercedes, per il sesto anno consecutivo. Dopo un esaltante pole della Ferrari che ha occupato la prima fila dello schieramento nella pole corsa nella notte italiana (causa tifone che ha annullato la giornata di sabato), la gara ha parlato Mercedes: Bottas ha vinto il GP Giappone 2019 consegnando il sesto titolo costruttori nelle mani della Casa di Stoccarda.
Terzo ha concluso Hamilton, rallentato da una strategia rivedibile: per lui l’appuntamento con il suo sesto titolo, quello piloti, è solo rimandato al Messico tra due settimane o al Texas la settimana dopo. Vettel perfetto fino alla qualifica, con pole e nuovo giro record del circuito, che lui ama, poi si è reso protagonista di una falsa partenza (si è fermato appena dopo il jump start ma non è stato penalizzato) ma ha saputo, con mestiere, chiudere davanti al rivale inglese finendo secondo sul podio.
Pasticcio tra Leclerc e Verstappen alla prima curva, con l’olandese che ha tentato l’esterno di Leclerc finendo sull’erba: figuraccia per lui nel gran premio di casa della Honda. Max si è poi ritirato ma Albon ha salvato la baracca finendo quarto, medaglia di legno per il bravo anglo-thailandese. Con Verstappen ci ha rimesso l’end plate dell’ala anteriore e non solo, Leclerc, costretto alla sosta anticipata e da lì una gara tutta in salita per lui, dovendo rimontare dal fondo: sesto posto finale per il giovane ferrarista protagonista di due vittorie consecutive tra Belgio e Monza.
Momenti di paura quando, appena prima della 130R, Leclerc ha poi perso la parte danneggiata dell’ala che è finita addosso alla Mercedes di Hamilton, colpendo e distruggendo il suo specchietto destro. Vero che c’è Halo ma qualche anno fa un tipo di incidente come questo avrebbe potuto creare danni certamente più seri. Successivamente Leclerc ha poi perso anche lo specchietto anteriore sinistro, non più supportato dal secondo elemento di connessione col telaio.
Tornando a quelli davanti, Mercedes ha dimostrato ancora una volta che la W10 rimane la vettura da battere: con la sesta vittoria in carriera di Bottas, su un circuito a lei favorevole, la freccia d’argento ha ancora una volta mostrato i muscoli. Brutto per la Ferrari partire in prima fila e finire con questo risultato ma Vettel ha mostrato che la SF90 ha saputo combattere con la rivale anglo-tedesca, sempre un buon motivo per sperare in un 2020 più combattuto.
*Leclerc è stato penalizzato al termine della gara di 15 secondi (5 per il contatto con Verstappen, 10 per non essersi subito fermato ai box per sostituire l’ala danneggiata). Il monegasco scala così in settima posizione.
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