Ieri le Mercedes W10 hanno fatto venire un bel mal di pancia alla Casa di Maranello, con un distacco abissale in qualifica specchio dello stato di forma dei due team in lotta (anche se viene da chiedersi quale) tra i due contendenti al tiolo. Si spengono i semafori ed è subito Hamilton protagonista di uno scatto fulmineo che gli permette di affiancare Bottas e guadagnare la prima posizione. Tenta di passare le due Mercedes all’esterno Vettel con la sua “sofferente”, in attesa di capire il male di cui soffre, SF90, ma niente da fare, è Verstappen che fa capolino davanti alle due rosse dopo le prime due curve.
Dopo il primo giro Hamilton sfila davanti a Bottas, Verstappen, Vettel, Leclerc, Gasly, Grosjean, Magnussen, Kvyat e Albon. Nei primi giri il giro più veloce è affare dei due argentati, mentre le rosse si rincorrono con Leclerc sempre più vicino a Vettel, quasi a portata di DRS.
Giro 12 ed ecco Vettel che lascia sfilare il compagno di squadra (complice il bloccaggio in curva 1 che gli ha rallentato il passo), nella speranza di non lasciar scappare Verstappen. Le due Mercedes sono, invece, già un lontano miraggio, una realtà che lascia molte domande per il prosieguo della stagione.
Da queste prime fasi è infatti evidente come la rivale n.1 della Scuderia italiana sia un po’ se stessa, alla ricerca di risolvere i suoi problemi con assetto e gomme Pirelli, ma soprattutto con la Red Bull Honda più che la Mercedes. Primo pit stop (giro 20/66) per Vettel che non poteva più continuare con quel flagspot all’anteriore destra.
Leclerc si ferma a 40 giri dal termine (26/66) per tentare l’unica sosta con gomma bianca, la più dura disponibile, una strada che nei calcoli degli strateghi Ferrari dovrebbe portarlo al podio.
Hamilton non si è ancora fermato, Bottas effettua la sua sosta al giro 27/66, imitato dall’inglese un giro più tardi. Probabile le due soste per le frecce d’argento. Le Ferrari stanno facendo gara tra di loro, con Vettel più veloce di Leclerc grazie alla differenza di strategie, con l’ex Sauber che restituisce la posizione all’ex Red Bull.
Si ferma Verstappen per la seconda sosta e Leclerc passa davanti, ora è terzo. A venti giri dal termine entra la safety bar a causa a del contatto tra Norris e Stroll, ne approffitta Leclerc per rimontare le gomme morbide e tentare l’attacco al podio con le gomme più performanti.
Un po’ più di giri del previsto per ripulare la pista dalla ghiaia finita sul tracciato alle porte della città catalana. Ancora 15 giri fino alla bandiera scacchi del GP Barcellona per determinare chi vincerà questo Gran Premio di Spagna 2019. Si riparte, quasi, da zero, ma sarà difficile riuscire a riprendere le due W10 già in fuga. Volete un esempio? Tre secondi presi in un giro, il primo dopo la ripartenza, da Hamilton. Serve dire altro?
Proprio l’inglese è il primo a passare sotto la bandiera a scacchi, dimostrando ancora una volta su chi puntare in casa Mercedes. Secondo Bottas, terzo Verstappen, Ferrari giù dal podio, quarta e quinta. Da rivedere anche Alfa Romeo Racing, attardata verso la zona nera del gruppone.