Nessun mezzo termine, il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha fortemente attaccato il voto dell’Europarlameto in favore della proposta “Fit for 55”. Secondo il Mise, il futuro dell’auto non dovrebbe essere solo elettrico, a meno che non si voglia agevolare la Cina, che su questo fronte è davanti a tutti.
Giorgetti: “Bloccare la vendita di Diesel e benzina è l’eutanasia della nostra industria”
Aspre le considerazioni di Giorgetti, il quale ha detto: “Il voto favorevole alla proposta della Commissione Ue di vietare le vendite di veicoli benzina e Diesel o comunque a combustione dal 2035 è un’eutanasia della nostra industria. È una scelyta ideologica che impatta negativamente su alcuni Paesi come l’Italia, la Germania e la Francia, perché non terrebbe bene conto delle ricadute sociali ed economiche sulla filiera. La decarbonizzazione andrebbe invece calata nella nostra realtà. Non si può restare sordi di fronte alle voci di imprenditori e lavoratori e alle loro legittime preoccupazioni. Non facciamole diventare grida di disperazione. Di fronte alla sacrosanta e legittima ricerca di un mondo ambientalmente compatibile non sono state prese in considerazione le richieste per percorsi più lenti che ci consentissero di affrontare meglio questo delicato passaggio verso il green che la guerra in Ucraina sta inasprendo ancora di più”.
Il conflitto ha messo a nudo la dipendenza dell’Italia dal gas russo, ora Giorgetti teme che possa accadere lo stesso per le batterie prodotte in Cina: “Il rischio è di consegnare il settore automotive all’Asia e perdere autonomia produttiva. Il Governo ha già messo a punto strumenti validi per dare una risposta alle conseguenze negative sulla nostra industria dell’automotive, ma servono anche il coraggio, la determinazione e l’intraprendenza degli imprenditori”.
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