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Google sceglie Ford per la guida autonoma

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Arriva una nuova era per Google nel mondo dell’auto. Il gigante dell’hi-tech, secondo Yahoo Auto, ha siglato in questi giorni un accordo con Ford per la realizzazione di un piano di business relativo alla self driving car. L’accordo sarà reso noto ufficialmente da Ford all’evento più importante per la tecnologia, il Consumer Electronics Show in programma ai primi di gennaio 2016 a Las Vegas.

Ford è da tempo impiegata in una svolta che la vede sempre più attiva sul terreno della tecnologia, con una conseguente apertura verso nuovi possibili modelli di business. Mark Fields (Ford Ceo) ha più volte ripetuto di considerare l’azienda come una “mobility company”, e non più strettamente una casa di auto.

L’Ovale Blu grazie alla partnership avrà in cambio una notevole accelerata per quanto riguardo i software relativi all’auto a guida automatizzata, il motore di ricerca infatti al momento ha 53 veicoli di prova attivi (California e Texas), per un totale di 1 milione e 300.000 miglia già percorse in questi anni.

Questioni legali

Su un altro fronte, quello della meccanica e della costruzione dei veicoli, Google invece potrà risparmiare cifre ingenti, in termini di miliardi di dollari, e anni di sviluppo necessari per arrivare a realizzare un proprio veicolo. Proprio pochi mesi fa Sergey Brin (Google founder) aveva ammesso di essere in cerca di un partner del mondo automotive per lo sviluppo del progetto “self driving cars”.

I dettagli dell’accordo non si conoscono, ma stando dalle indiscrezioni, Ford si è tutelata per le responsabilità legali delle auto capaci di muoversi autonomamente. La questione legale è stato fino ad ora uno dei punti più problematici dei test su strada. Solo nel corso nel 2015, Volvo ha dichiarato di accettare la responsabilità per eventuali incidenti in modalità autonoma, un comportamento poi seguito da Google e Mercedes.

Non è un’esclusiva

L’accordo con la casa di Detroit non è stato siglato da Google in esclusiva, e sembra che Big G stia ancora in fase di contrattazione per utilizzare la sua tecnologia sulle vetture di altre case, senza contare che da Nissan a Volvo, passando per Mercedes, tutte le maggiori case stanno sviluppando dei propri sistemi con lo scopo di metterli sul mercato entro il 2020.

Google declina ogni commento in relazione a quanto emerso in queste ore, Ford tramite il suo portavoce Alan Hall ha spiegato che la casa al momento non rilascia dichiarazioni per ovvi motivi legati ai vantaggi competitivi della notizia.

I collegamenti tra Ford e Google però non sono mai mancati e negli ultimi mesi sono diventati più forti. La scorsa settimana Bloomberg ha reso noto che l’azienda Alphabet controllata dal motore di ricerca ed impegnata nel business della guida autonoma, ha in programma un servizio di taxi destinato a competere con Uber. Il nuovo sistema in fase di test, ha utilizzato delle piccole vetture elettriche messe a punto da Roush Industries, un fornitore di Ford. Il capo del progetto a guida automatizzata di Google John Krafcik, invece ha un passato di 14 anni a Detroit, senza contare quello che probabilmente è l’indizio più importante, l’ex Ceo Alan Mulally a cui si deve la svolta hi-tech della casa di Detroit nel 2006, è parte del board di Google.

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