in

Ghezzi-Brian Sport Monza: esemplare unico

La Casa di Ingolstadt, da sempre "all'avanguardia della tecnica" (come recita il suo celebre motto), sta proseguendo i suoi studi in materia di ibrido e quindi di riduzione dei consumi e delle emissioni della propria gamma di motori.
Tempo di lettura: 2 minuti

Parlando della storia della Ghezzi-Brian con Bruno Saturno, uno dei fondatori, abbiamo scoperto come le sportive sulla tradizionale meccanica Guzzi siano ancora oggi attuali e rappresentino per questo un vero classico. La Sport Monza che lo stesso Saturno si era allestito secondo il proprio gusto ne è un esempio.

Ghezzi-Brian

Sport Monza

Come molti sanno, le origini della Ghezzi-Brian è la SuperTwin, anzi la BOT, com’era definita agli albori di questa interessantissima formula. Per la motorizzazione la scelta cadde, per passione e vicinanza, sul grosso V-Twin della Moto Guzzi, che in quegli anni, siamo attorno alla metà degli anni ’90, viveva ancora della gloria riflessa dai successi del Dr.John e del suo pilota Doug Brauneck che proprio a Monza, durante una gara BOT organizzata dal M.C. Inverunese incrociò le armi con la leggendaria Britten.

La prima Ghezzi-Brian da corsa è datata 1996, ma devono passare 3 anni perché prenda forma il progetto stradale, con un prodotto che si contrappone nettamente a ciò che propone la Casa madre. Dopo la SuperTwin, derivata dalla moto da corsa, nasce la Furia, una naked sportiva, e poi la Fionda. Quando la Guzzi presenta la V11 e la Sport 1100, Ghezzi-Brian disegna la Sport Monza e la Furia Replica, disponibili anche in “kit” che trasformano in “fuoriserie” una moto disponibile per tutti. Interessante la filosofia che ha contraddistinto la progettazione di questi kit, ovvero la possibilità di montarli in modo semplice e veloce senza apportare alcuna modifica alla moto base, restando quindi fedeli all’omologazione e rendendo l’intervento completamente reversibile, quando si volesse ritornare all’assetto originale.

Le caratteristiche peculiari della Sport Monza sono una nuova distribuzione dei pesi e il consistente alleggerimento complessivo della moto, prossimo ai 40 kg, che trasformano il carattere del mezzo, rendendolo degno di quello di una vera sportiva.

L’esemplare oggetto del servizio, una Sport Monza unica realizzata da Bruno Saturno nel 2011 su base V11, è stato inoltre impreziosito da una componentistica di altissimo livello, fra cui spicca il forcellone  in alluminio scatolato saldato al Tig, di derivazione MotoGP, che porta un miglioramento sostanziale in termini di rigidità, leggero allungamento dell’interasse e una maggiore altezza della parte posteriore. Questo contribuisce, unitamente alle sospensioni della MUPO, ai cerchi in alluminio fucinato che, da soli, pesano 7,4 kg meno degli originali e portano apprezzabili miglioramenti nel comportamento dinamico della moto.

Il kit

Le parti che compongono il kit Sport Monza, venduto da Ghezzi-Brian tra i 5.550 e i 6.000 € è composto da:

– carrozzeria completa
– sella
– telaietto reggisella posteriore
– telaietto anteriore
– cruscotto digitale
– serbatoio in alluminio con tappo a vite
– puntale
– doppio faro

La Special del servizio monta, in più, i seguenti componenti:

– forcellone scatolato in alluminio tipo MotoGP
– forcella MUPO Superbike completamente regolabile
– ammortizzatore MUPO completamente regolabile
– pinze freno anteriori Brembo con attacco radiale
– scarico QD con terminali in titanio
– cerchi in alluminio forgiato
– asta di reazione in alluminio con terminali su uniball
– filtri aria ad alta efficienza
– parafango posteriore a unghia
– parafango anteriore G-B Supertwin
– specchietti in fibra di carbonio
– tubazioni freni anteriori in kevlar
– pedane arretrate

Ferrari 812 GTO

Ferrari 812 GTO: se 800 CV non bastano

Suzuki S-Cross Hybrid

Suzuki S-Cross Hybrid: dimensioni, allestimenti e prezzi