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Germania a Tesla: non chiamatelo Autopilot

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Sempre più spesso si parla, anche a sproposito, di auto a guida autonoma. Vuoi per semplificazione giornalistica o automobilistica, si riassumono i moderni sistemi di assistenza alla guida come se donassero all’auto la definizione di self-driving car.

Il Ministro dei trasporti tedesco vorrebbe mettere un freno a questa confusione e la prima casa finita nel mirino è Tesla.

Il caso più lampante è proprio l’Autopilot, l’insieme di sensori, telecamere e software, che va ricordato sono ancora in fase BETA, in grado di prendere i comandi dell’auto in determinate condizioni.

La commissione dei trasporti tedesca, secondo quanto riportato da Reuters, avrebbe chiesto ufficialmente a Tesla di non utilizzare più il termine “Autopilot” per pubblicizzare i sistemi di assistenza alla guida. Secondo il Ministro dei Trasporti tedesco, Alexander Dobrindt, il termine utilizzato da Tesla sarebbe fuorviante agli occhi di potenziali acquirenti e proprietari, che si sentirebbero autorizzati a non prestare massima attenzione alla guida, una volta attivato l’Autopilot.

La risposta di Tesla non si è fatta attendere. Quella ufficiale paragona l’Autopilot al pilota automatico che da anni viene utilizzato sugli aerei e riduce il carico di lavoro di pilota e co-pilota.

Elon Musk, invece, ha risposto via Twitter con un ironico “autobahn”. Una sorta di sfottò al nome tedesco per le autostrade, che pronunciato in inglese invece significa “vietato alle auto”.

Detto ciò va comunque ricordata una cosa. L’Autopilot, appena inserito, ricorda tramite un avviso sul maxi schermo nella plancia, di mantenere sempre l’attenzione. Inoltre il 12 settembre scorso, con l’ultima release, 8.0, del software che gestisce radar e telecamere, sono stati introdotti aggiornamenti in ottica sicurezza.

Su tutti, è stato introdotto un invito a mantenere le mani sul volante, simile a quanto accade già con i sistemi montati su Mercedes-Benz e Volvo, denominati rispettivamente Drive Pilot e Pilot Assist. Su questi sistemi, se per più di dieci secondi non c’è almeno una mano sul volante, dopo un avviso visivo e sonoro, il sistema viene disattivato costringendo il guidatore a riprendere i comandi.

Con l’aggiornamento Autopilot 8.0, Tesla percorre questa strada (prima non c’era nessun obbligo di mani al volante) in maniera tuttavia molto, ma molto soft.

Se ad Autopilot inserito, il guidatore non ha tocca il volante per un certo tempo, una serie di avvisi prima visivi e poi sonori, invitano a riportare l’attenzione. Se il guidatore ignorerà tre avvisi sonori in un’ora, il sistema si disattiverà e sarà riattivabile solo dopo una sosta e spegnimento della vettura.

Una soluzione da parte di Tesla decisamente meno restrittiva, rispetto a quella dei sistemi Mercedes e Volvo, che difficilmente soddisferà le richieste delle autorità tedesche, che pongono un problema di fondo. L’attenzione del guidatore ci deve sempre essere, a prescindere dai nomi dei sistemi.

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