Prove su strada

Ford Focus Active | Prova su strada

Tempo di lettura: 5 minuti

Crossover, SUV…e le care e vecchie station wagon? Si stanno, diciamo, adattando, e Ford non è da meno. Dopo Fiesta Active, e Ka+ Active, anche la best seller Focus ha deciso di giocare…al rialzo. Assetto visivamente più votato all’off-road (+ 30 mm di altezza), il massimo della tecnologia di assistenza alla guida, specie con la presenza dell’automatico a otto rapporti di nuova concezione e un bel brio dal tre cilindri sotto il cofano.

Focus Active si presenta come il giusto mix tra chi vuole godere della guida sportiva, della posizione di seduta alta e, perché no, del tanto spazio a bordo offerto per definizione da una famigliare. Un’arma in più, in sostanza, per offrire qualcosa di nuovo nel segmento C, sempre molto strategico, specie per una generalista. Disponibile anche con la carrozzeria berlina, noi abbiamo deciso di provare la più spaziosa Ford Focus Active SW, con il sorprendente 1.0 Ecoboost da 125 CV. Ecco come va e quanto spazio offre.

Design: fare il verso alle crossover? Ci stai riuscendo bene

Ciò che colpisce di più della sua Ford Focus Active, osservandola per la prima volta, è il compromesso, molto indovinato, raggiunto al centro stile Ford di Colonia, nel voler creare una vettura dall’aspetto diverso senza così rinunciare all’eleganza. La Active, forse più nella versione station che berlina, ci riesce a meraviglia.

Questo grazie alle sue linee che corrono sulla carrozzeria, ben coadiuvate dalla firma luminosa, davvero ammirabile sulla nuova Ford Focus in generale, che fanno quasi dimenticare la presenza dei passaruota, in plastica nera, sotto i quali trovano spazio le ruote da 18” (compresi nel Design Pack da 1.250 euro), dalla spalla bassa.

Proposta in diverse colorazioni (la Race Red è l’unica senza sovrapprezzo), l’esemplare in prova è in Frozen White (550 euro), mentre sono disponibili altre colorazioni metallizzate a 750 euro e l’esclusiva Ruby Red a 1.100 euro. Da notare la calandra nera, incastonata tra le luci Full LED, con design caratteristico (ogni Focus dell’ampia gamma vuole la sua), lo scivolo in plastica da vera crossover e il disegno delle cornici dei fendinebbia, anche quest’ultimo caratteristico di questa versione.

Dentro la Focus Active offre una seduta alta figlio dell’assetto rialzato mentre la qualità percepita è molto buona. Si vede che, al pari della Vignale, in Ford puntano molto su questa versione che vuole dare fastidio a chi crossover…ci nasce. Per il resto bisogna abbassare lo sguardo nella zona del tunnel centrale per notare ciò che differenza la Focus Active dalle sue sorelle, ossia le modalità di guida fango e neve che vanno ad aggiungersi alle già presenti Sport ed Eco.

Razionale il tunnel centrale, con tutto a portata di mano. Non convince la rotella del cambio automatico

Queste ultime, come vedremo nelle nostre impressioni di guida, permettono alla Active di cavarsela un po’ in tutte le situazioni, senza ovviamente esagerare. Apprezzabile è il comfort dei sedili, dai fianchetti non troppo pronunciati (con grafica dedicata a questa versione grazie alla A ricamata sullo schienale sulla selleria in pelle parziale, a 750 euro) così come lo spazio, piuttosto abbondante specie per i passeggeri posteriori. Davanti sono disponibili un ampio cassetto porta oggetti sotto il bracciolo centrale e un piccolo vano (con ricarica wireless per 150 euro), accanto alla presa USB e 220v, per riporre lo smartphone.

Sulla plancia svetta il touchscreen del SYNC3 da 8″ di serie, mentre il volante è bello ricco di pulsanti, specie in questo caso dove gli optional non mancano, e piacevole all’impugnatura. Completa la vista il quadro strumenti in parte digitale, ricco di tutte le informazioni che servono, e l’Head-Up Display, anche questo utile a non perdere la vista della strada ma in optional a 500 euro. Ciò che mi ha convinto di meno è la forma del cambio automatico, con una rotellina in luogo della classica leva. In situazioni d’emergenza, come un’improvvisa retromarcia nel traffico cittadino, può risultare poco pratica almeno in prima battuta.

La capacità di carico posteriore varia tra 608 e 1.653. Il tetto panoramico apribile, presente sulla vettura in prova, è invece un optional da 1.200 euro.

Alla guida della Ford Focus Active 1.0 125 CV: bel brio dal tre cilindri e che aiuto dalla tecnologia

Il tre cilindri benzina si dimostra più che sufficiente per la Focus Active

Chi avrebbe mai scommesso su un tre cilindri sotto una station wagon da quasi 1.500 kg a pieno carico? In Ford hanno voluto osare e ormai il 1.0 Ecoboost è una garanzia. Come dare torto alla Casa americana? Anche per la Focus Active in versione benzina, il tre cilindri da 125 CV risulta un motore adatto e dalla buona ripresa, in parte merito degli otto rapporti ben distribuiti che permettono accelerazioni più repentine. Non avendola provata con il manuale, ci esimiamo dal consigliarvi questa soluzione, se non fosse perché l’automatico comporta la presenza dei sistemi Co-Pilot che, come suggerisce il nome, assistono il conducente in molte situazioni di guida.

Personalmente ho apprezzato l’assistente di corsia e il cruise control adattivo, i quali lavorano in sintonia e diventano un toccasana in situazioni di traffico congestionato. Non mancano la frenata automatica d’emergenza e riconoscimento della segnaletica stradale. Il Parking Pack (500 euro), abbinabile solo con il cambio automatico, comprende invece la telecamera posteriore con visuale a 180°, gli utilissimi Door Edge Protector e il sistema di assistenza al parcheggio (perpendicolare, parallelo e in uscita).

La firma a LED con i fari allungati orizzontalmente aiuta a dare più carattere al lato B

Dal punto di vista delle impressioni di guida, va detto che la Active mantiene un assetto rigido e piacevole anche in curva, con uno sterzo pronto e reattivo che restituisce un buon feeling tra le mani. Il cambio automatico, tanto comodo sulle lunghe distanze o in città, non si dimostra così pronto a sostenere una marcia sostenuta, mentre risulta appunto adatto all’uso quando alla Focus Active non viene chiesto di strafare.

Le prestazioni ufficiali parlano di uno 0-100 km/h in circa 11 secondi per una velocità massima di 195 km/h. Al tre cilindri dell’Ovale Blu va però imputata una certa rumorosità che penetra fastidiosamente in abitacolo, mentre i consumi a fine prova parlavano di circa 7 l/100 km, comunque buoni considerando la massa che non è equiparabile, a titolo d’esempio, a quella di una Fiesta. Rimane oggettivo il fatto che se avrete intenzione di percorrere parecchi chilometri, con qualche gita fuori porta da affrontare senza stress grazie alla capacità off-road del veicolo, sempre meglio un Diesel, disponibile nelle due potenze di 120 e 150 CV.

Prezzi e concorrenti

Il logo Active compare sopra il passaruota, a identificare questa particolare allestimento

La gamma Focus di quarta generazione, presentata nel corso del 2018, parte da 20.000 euro tondi tondi, se vi accontenterete della Focus base. Tra i tanti allestimenti proposti, compresi lo sportiveggiante ST-Line o l’elegante Vignale, la Ford Focus Active parte da 24.750 euro per la berlina, 1.000 euro in più per la Active. Se la sceglierete Diesel, si parte da 26.750 euro (EcoBlue 120 CV) mentre con l’automatico a otto rapporti la base di partenza è di 27.250 euro, sempre con lo stesso delta prezzo tra berlina e station.

La vettura in prova, dotata praticamente di tutto quello che si può chiedere in concessionario (QUI potete configurarla), parte da 28.250 euro ma, grazie ai tanti optional, arriva a quota 35.700 euro, senza contare le promozioni attive. Tra le station wagon “alte”, anche se la differenza di prezzo può essere consistente, Opel ha recentemente introdotto la Insignia Country Tourer, mentre Volkswagen risponde con la Golf Variant AllTrack, motorizzata con il 2.0 TDI e la trazione integrale 4Motion con cambio DSG; cambiando segmento e prezzi, ma non tipologia di auto, vanno considerate le varie Audi A4 AllRoad e la Volvo V60 Cross Country. Ford Focus Active fa affidamento sulla sola trazione anteriore che, come abbiamo visto, basta e avanza sulle strade bianche non troppo impegnative, grazie alle indovinate modalità di guida.

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Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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