Alla demagogia non c’è mai fine. Se noi sino a oggi in Italia ci siamo lamentati del tanto odiato superbollo e dell’ecotassa per le auto meno virtuose in fatto di emissioni (si paga un extra che arriva al massimo a 2.500 euro), in Francia c’è chi riesce a fare peggio, e non di poco.
Da marzo scorso, infatti, è entrata in vigore l’ecotassa di 20.000 euro (da versare una tantum, come da noi) che si aggiunge al prezzo dell’auto che supera i 225 g/km di CO2. Se già questa tassa vi sembra una follia, il nuovo disegno legge sul bilancio presentato in Parlamento vi farà rabbrividire. L’intenzione, se dovesse passare al vaglio del Governo, è quella di raddoppiare questi 20.000 euro nel 2021, portandoli a 50.000 euro nel prossimo biennio. In sostanza, nel 2022, un’auto che sfora i limiti di emissioni e ha un costo di 80.000 euro arriverebbe a costare 130.000 euro comprese le tasse.
Le auto colpite dall’ecotassa
Se siete tra quelli che pensano “Ma sì, tanto chi compra una supercar o una hypercar se lo può permettere”, ecco dovete sapere che questa tassa sulla sportività non colpisce solo vetture di questo calibro, come Ferrari o Lamborghini, ma tocca e toccherà anche SUV e berline ad alte prestazioni, auto per i quali il prezzo finale aumenterà addirittura del 50%. Qualche esempio? BMW M5, Jaguar F-Type 5.0, Cayman 718 4.0 GTS, tutte le Mercedes 63 AMG e addirittura la Ford Mustang 5.0, che vedrebbe raddoppiare il suo costo, da 50 a 100 mila euro.
In poche parole: come ammazzare il mercato dell’auto in maniera definitiva.
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