Il Fiat E-Scudo, pensato come veicolo commerciale leggero, è l’omologo cargo del van E-Ulysse, solo elettrico, con il quale condivide quasi del tutto il design esterno e interno. Il veicolo commerciale E-Scudo, disponibile anche a gasolio senza la “e”, si sviluppa sul telaio EMP2, lo stesso di Opel Vivaro, Citroen Jumpy, Citroen Dispatch e Peugeot Expert.
In altri termini E-Scudo è la risposta della Casa di Torino a un mondo che si sta evolvendo, volente e nolente, anche grazie alla pandemia. Stiamo parlando del segmento dei veicoli commerciali elettrici e più in particolare della consegna all’ultimo miglio, quella che dal magazzino arriva fino al domicilio del cliente, molto spesso in centro città, dove c’è anche un potere d’acquisto maggiore.
Veicolo moderno ed evoluto, il nuovo Scudo è disponibile sia con un propulsore totalmente elettrico e con un motore Diesel di ultima generazione. Il nuovo Scudo è quindi il secondo veicolo commerciale di Fiat Professional disponibile anche in versione elettrica e, andandosi ad aggiungere all’E-Ducato lanciato ad aprile di quest’anno, e va ad ampliare una gamma pensata per soddisfare le esigenze di una clientela variegata, fatta di veri professionisti che vivono il proprio veicolo prima di tutto come strumento di lavoro e fonte di reddito.
Proprio per soddisfare queste esigenze, il Nuovo Scudo è offerto con una serie di caratteristiche che lo rendono il migliore della categoria. Ancora una volta, Fiat Professional gioca un ruolo da protagonista nel segmento D dei furgoni leggeri e torna al nome storico del veicolo prodotto fino al 2016, in sostituzione del Talento.
Il nuovo E-Scudo è un veicolo commerciale a 360° che si comporta come un’automobile e che, nonostante le dimensioni compatte, offre soluzioni intelligenti e pratiche. Si differenzia dai cugini di primo grado Citroen e-Jumpy, Peugeot e-Expert e Opel Vivaro-e per pochi dettagli, come il lettering “Fiat” cromato al centro della mascherina, chiusa, che caratterizza il frontale. Sotto il faro anteriore sinistro, lo sportello di ricarica, mentre inspiegabilmente rimane, ma è bloccato chiuso, quello dedicato al rifornimento del gasolio nella versione termica.
Le dimensioni del Fiat E-Scudo sono un altro dei punti di forza di questo modello: con un’altezza di soli 1,90 metri, che consente di accedere facilmente ai magazzini interrati, una larghezza di 1,92 metri e due lunghezze, da 4,959 m fino a 5,3 m nella versione Maxi, il nuovo E-Scudo è un veicolo che può “trasportare qualsiasi cosa e andare praticamente ovunque”. Con volumi di carico da 5.3 a 6.1 m3 a seconda del passo e capacità fino a 1,2 t, il nuovo E-Scudo garantisce capacità senza compromessi. L’altezza del vano è di 1,39 metri mentre l’altezza della soglia di carico varia tra 54,4 centimetri e 63,3 centimetri a seconda delle versioni.
Questo modello è inoltre caratterizzato da una particolare modularità della cabina, che non intacca le dimensioni del Fiat E-Scudo, grazie all’esclusivo sistema Moduwork: quest’ultimo trasforma il sedile del passeggero in una postazione di lavoro e in un ampliamento del vano di carico, per trasportare oggetti lunghi fino a 4 metri (versione Maxi) e per aumentare il volume di 0,5 m e quindi incrementando la capacità totale fino a 6,6 m3. Il veicolo è abbastanza flessibile da soddisfare tutte le esigenze e tutti i tipi di clienti, dai liberi professionisti come possono essere idraulici o elettricisti fino ai professionisti delle consegne a domicilio.
La posizione di guida, identica a quella di un’auto, se non fosse per il volante più orizzontale e molto demoltiplicato, assicura un comfort eccellente, mentre la posizione rialzata del sedile garantisce una visibilità ottimale sulla strada. L’accessibilità è semplice e assicurata da un gradino ergonomico in cabina. Infine, l’head-up display fornisce al conducente tutte le informazioni più importanti senza distrarlo dalla strada, mentre i sensori di parcheggio anteriori e posteriori e la telecamera posteriore, in grado di restituire un’immagine a 180° dall’alto dell’area retrostante, gli consentiranno di eseguire manovre di parcheggio con la massima semplicità e sicurezza.
L’abitacolo del Fiat E-Scudo non è affatto dissimile da quello dei cugini d’oltralpe in versione Diesel. Qui si aggiunge una diversa conformazione della parte centrale, bassa, della plancia, dove compare il selettore delle modalità di marcia e la modalità B per il massimo recupero energetico. Al suo fianco, un altro selettore per variare le modalità di guida (Eco, Normal, Sport) a cui l’autonomia è sicuramente legata.
Il quadro strumenti, invece, cambia conformazione e pur rimanendo analogico diventa più colorato grazie all’indicatore della potenza (in verde il Charge, dove la lancetta si muoverà quando lascerete il pedale dell’acceleratore), il tachimentro e in alto, della capacità residura della batteria (a destra) e dell’impatto della climatizzazione sui consumi (a sinistra). L’indicatore delle frecce direzionali è molto piccolo e spesso non si fa notare, mentre al centro, il piccolo schermo da 3,5” dove scorrere le schermate e monitorare, ad esempio, i consumi e range. A lato, in posizione centrale, il touchscreen da 7″ con Apple CarPlay e Android Auto di serie, il navigatore, è fornito invece da TomTom.
Il motore elettrico da 100 kW è ormai un must dei veicoli elettrici del Gruppo Stellantis. Si tratta del sincrono a magneti permamenti da 136 CV ed è lo stesso che si trova, ad esempio su Peugeot e-208, e-2008, Opel Corsa-e o su altri modelli del gruppo. La novità è però la presenza di un pacco batterie da 75 kW (in opzione rispetto al 50 kW proposto di base) che aumenta l’autonomia complessiva del furgonato di Torino.
Parlando più nello specifico dell’autonomia di Fiat E-Scudo, con le batterie “standard” da 50 kWh si possono raggiungere fino a 230 km in ciclo WLTP, mentre con quelle grandi da 75 kWh, l’E-Scudo dichiara fino a 330 km in ciclo WLTP. E in effetti a noi è parso un dato parecchio veritiero in un uso misto, città, statali e autostrada, dove però paga molto la forma squadrata del van. Sfruttando la modalità B del cambio si apprezza il recupero energetico utile a non disperdere energia bensì a massimizzare le fasi di decelerazione e frenata così da rigenerare le batterie. Inoltre molto dipende da fattori come, appunto, lo stile di guida, ma anche la temperatura esterna può influenzare l’autonomia. Difficile confrontare le autonomie garantite dall’E-Scudo contro quelle, a titolo di paragone, di una versione Diesel da 100 CV. Il tutto può ancora variare andando a selezionare le tre modalità di guida già citate: con Eco viene sfruttata una potenza di 60 kW rispetto ai 100 kW disponibili, a tutto vantaggio della percorrenza, mentre con Normal la potenza è di 80 kW e di 100 kW, il massimo, con Sport. In Eco il clima riduce i consumi, ma fa fatica a mantenere un corretto agio climatico.
Per la ricarica, i tempi variano in base all’alimentazione ma anche al tipo di cavo utilizzato. Da una colonnina di ricarica rapida (fast charge) da 100 kW, si ricarica rispettivamente in 30 minuti (batteria 50 kW) e 45 minuti (75 kW) dal 5% al 100%. I tempi possono richiedere poi anche fino a 47 ore utilizzando una normale presa domestica, mentre con una wall box 11 kW Trifase 5 ore e 7 ore e mezza sono sufficienti per una ricarica completa.
Al pari dei modelli termici (non cambia praticamente nulla a livello di guidabilità), il feeling alla guida è piuttosto buono. Lo scatto è presente grazie ai 136 CV del motore elettrico, specie sullo 0-50 km/h, così come è buono il comportamento dello sterzo, demoltiplicato, nelle classiche curve a 90° dell’ambiente urbano e l’assorbimento del pavè cittadino. Con l’E-Scudo si ha sempre la percezione degli ingombri, anche se una telecamera 360°, proposta su alcuni veicoli, non avrebbe guastato per muoversi ancora più agevolmente.
Bisogna completamente affidarsi agli specchietti per monitorare cosa accade intorno a voi, stando per altro attenti ai ciclisti.
La tenuta di strada, il comfort e il filtraggio delle sospensioni sono garantiti in tutte le condizioni di guida grazie a quattro sospensioni a ruote indipendenti (asse anteriore McPherson rinforzato con barra antirollio e bracci oscillanti obliqui Wishbone per l’asse posteriore) che esaltano le molle a rigidità variabile, con ammortizzatori variabili asserviti al carico (AMVAC), un sistema che varia lo smorzamento in funzione dell’altezza di marcia del veicolo. Anche se qualche concorrente assorbe meglio da vuoto, forse per via del diametro ridotto delle gomme.
Aiutano controllare meglio il veicolo, sistemi come l’Advanced Driver Assistance Systems, mentre il Traffic Sign Recognition riconosce i segnali stradali e li riportandoli sul display avvisando anche sul limite di velocità corrente. Il Lane Departure Warning avverte se il veicolo sta andando fuori corsia. Il Side Blind-Spot Alert controlla gli angoli ciechi. A queste dotazioni si aggiunge il Forward Collision Warning, che individua ostacoli imminenti per prevenire collisioni e il sistema di frenata automatico d’emergenza Active Emergency Brake Control. Per offrire prestazioni ottimali e una migliore trazione in ogni condizione, come neve, fango o sabbia, E-Scudo può essere dotato del sistema di trazione Grip Control.
La prima scelta è per il taglio della batteria: si parte da 50 kWh dove il prezzo di Fiat E-Scudo attacca a 38.450 euro, mentre la maggiorata 75 kWh viene offerta a +5.000 euro. Ora se invece del VAN di lunghezza L2H1, vogliamo in più lungo l’L3H1 sevono 750 euro in più. Se invece della versione Business vogliamo la ricca Lounge si sale di 1.500 euro, quindi arriviamo a 45.700 euro se preferiamo avere “tutto grande e ricco”.
Con una gamma in grado di soddisfare le esigenze sia dei professionisti che dei gestori di flotte, con soluzioni efficienti ed esperienze senza stress che garantiscono la continuità operativa e la redditività, il nuovo E-Scudo è destinato a diventare una celebrità nel segmento D dei furgoni leggeri. L’introduzione di versioni a zero emissioni è un altro tassello della graduale strategia di elettrificazione della gamma Stellantis e si prevede che susciterà grande interesse da parte di imprenditori attenti alla redditività del proprio business, ma anche al rispetto dell’ambiente.
Tolto un prezzo di Fiat E-Scudo più alto rispetto al Diesel (parte da 27.200 euro), per chi indicato questo tipo di veicolo commerciale o LCV? Distanze non elevate, possibilità di accesso alle varie zone a traffico limitato, come la famosa Area C a Milano gratuita (costerebbe 3 euro al giorno per i veicoli commerciali, senza contare il parcheggio blu che costerebbe 2 euro all’ora mentre è gratuito per le elettriche) per il transito dei veicoli green e tanta versatilità. Con la diffusione sempre più ampia dell’e-commerce è quindi importante guardare avanti e Fiat ha già pronta una strategia all’attacco specie per quanto riguarda il noleggo a lungo termine Free2Move Lease.
Competitor del nuovo Fiat E-Scudo? Sicuramente tutti i van D elettrici: quasi tutti sono lo stesso furgone con diversi marchi, sia i gemelli elettrificati Stellantis come Citroen e-Jumpy, Peugeot e-Expert e Opel Vivaro-e, ma anche il “cugino” Toyota Proace Electric. Unico outsider il Mercedes eVito.
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