Sono rientrati oggi negli stabilimenti di Sevel i dipendenti FCA grazie all’accordo firmato lo scorso 9 aprile tra le parti sindacali per attuare in tutte le sedi italiane di FCA ogni possibile azione per garantire la necessaria sicurezza sanitaria dopo che le attività erano state sospese a causa del Covid-19.
Chi è rientrato oggi, e chi lo farà nelle settimane seguenti, si è trovato davanti oltre 300.000 mq di superficie sanificata nei reparti officine, circa 130 dispenser igienizzanti e 600 punti di dotazione per pulire gli strumenti di lavoro, 15 maxi tabelloni e 25 monitor video per la diffusione delle informazioni di prevenzione oltre a 6.000 brochure e 18.000 locandine affisse. Come se non bastasse, FCA ha provveduto a installare anche una decina di termo camere di controllo della temperatura corporea agli ingressi mentre le aree uffici sono state modificate con l’utilizzo di barriere di protezione tra i dipendenti o diverse dislocazioni delle postazioni di lavoro. Le pause collettive sono state differenziate tra i singoli reparti e sono state distribuite all’interno di tutto il turno.
Ancora prima che i dipendenti di Sevel potessero varcare l’ingresso dello stabilimento, dal 17 marzo è partita l’opera di sanificazione di cui sopra. Sono stati trattate, nel dettaglio, 18 aree relax, 52 servizi igienici, 29 spogliatoi con oltre 7.400 armadietti, 2 sale mediche e 4 mense, quest’ultime con capienza ridotta per rispettare la distanza di un metro tra le persone. Gli stessi hanno ricevuto, tramite WhatsApp, un link a una pagina web dedicata alla condivisione e diffusione delle misure da adottare in ogni reparto aziendale e video tutorial esplicativi, compresa la gestione di possibili sintomi di Covid-19 e attività di prevenzione da adottare nelle situazioni di emergenza.
Ad ogni dipendente di Atessa è stato inoltre consegnato oggi da FCA un kit personale che comprendeva mascherine chirurgiche e guanti (che sarà rinnovato ogni giorno) e un paio di occhiali da utilizzare durante le operazioni di pulizia del proprio posto di lavoro. La dotazione di mascherine consegnata consentirà a coloro che utilizzano i mezzi pubblici di poter usufruire della mascherina aggiuntiva anche durante il tragitto casa-lavoro e viceversa, dove l’uso delle stesse diventerà obbligatorio con l’introduzione del Decreto Fase 2 annunciato il 26 aprile.
Questo, il “dispiegamento di forze” per vincere la guerra contro il Coronavirus che, sappiamo, sarà sconfitto solo quando sarà disponibile il vaccino. Contemporaneamente a Sevel, sono ripartiti anche alcuni piccoli reparti a Cassino, Pomigliano, Termoli e Mirafiori connessi allo stabilimento abruzzese per la componentistica.
Pietro Gorlier, COO della regione EMEA di FCA, ha accolto positivamente la ripresa della produzione con questa dichiarazione, ripresa poi dal video che trovate sotto.
“Ciò che abbiamo dimostrato oggi alla Sevel di Atessa è l’esempio concreto del nostro impegno prioritario nella protezione dei nostri lavoratori. La riapertura di oggi in Abruzzo, insieme alle attivita’ di ricerca, sviluppo e produzione pre-serie dei modelli elettrici e ibridi a Torino e Melfi, sono il frutto di un lavoro approfondito con esperti e virologi concluso con un accordo con tutte le organizzazioni sindacali. Lavoriamo quotidianamente con il Governo e con tutte le autorità locali per rilanciare la produzione in Italia ma senza ammettere nessuna deroga alla sicurezza delle persone in ogni impianto produttivo o ufficio di FCA“
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