Nella serata di ieri con un comunicato stringato FCA ha dichiarato che “A partire dal 1° agosto, i listini FCA (brand Fiat, Lancia, Abarth, Alfa Romeo e Jeep) saranno oggetto di un aumento dei prezzi”. Non è dato sapere di più per ora, ma siamo abbastanza sicuri che dopo il grande periodo degli sconti e delle promozioni in casa FCA si sia deciso di cambiare rotta e che gli aumenti dei listini saranno probabilmente rilevanti. Così ci siamo interrogati sulle possibili conseguenze e sui motivi della mossa FCA.
Le ipotesi del cambio di strategia sui prezzi di FCA sono molteplici e l’una non esclude l’altra.
La decisione dell’aumento dei prezzi potrebbe essere dovuto al fatto della consapevolezza da parte dei vari brand del gruppo di avere ora prodotti molto competitivi che non devono più beneficiare di forti politiche promozionali. D’altra parte in giugno, FCA ha segnato un aumento del 12,9 per cento rispetto al +6,5 per cento del mercato con immatricolazioni in aumento per Alfa Romeo (+22,4 per cento), Jeep (+16,2 per cento) e Fiat (+13,9 per cento). Dati che con tutta probabilità hanno fatto acquisire mese dopo mese al management FCA la convinzione nei loro prodotti che quindi potranno camminare con le loro gambe senza artificiosi supporti promozionali. Basti pensare che FIAT 500L è la più venduta del suo segmento, con il 29,8 per cento di quota, FIAT 500X e Jeep Renegade sono stabilmente nelle posizioni di vertice del loro segmento e che FIAT Tipo continua a scalare le classifiche di vendita per immaginare che con l’arrivo di Alfa Romeo Giulia (da noi provata) FCA si senta tranquilla sul fronte prodotto.
Una seconda ipotesi sull’annuncio di aumento dei prezzi da parte di FCA potrebbe risiedere nel fatto che nel secondo semestre 2016 si prevede una crescita più moderata del mercato che è cresciuto molto fino ad ora. Senza dubbi la scelta dell’aumento di prezzi da parte di FCA contribuirà lei stessa a rallentare la crescita del mercato nella seconda parte dell’anno. Cessando promozioni come la super rottamazione e facendo pensare che non ci saranno altri tipi di promozioni forti è molto probabile che FCA sposterà come è accaduto in passato l’asse del mercato in Italia. Considerando poi che gli altri costruttori, che si muovono con marcamento a uomo in tema di scontistiche su FCA, potranno adottare strategie simili che potrebbero moderare la crescita del mercato auto del secondo semestre.
L’aumento dei prezzi da parte di FCA potrebbe poi come ulteriore conseguenza porre la fine alla guerra dei prezzi? La strategia FCA potrebbe essere un segnale al mercato e indirettamente agli altri costruttori per dire che il mercato è ripartito e non è più necessario farsi la guerra a suon di promozioni.
Chiaramente FCA con questo messaggio punta anche a smuovere le vendite nel settimo mese dell’anno, con l’invito a tutti i clienti ad usufruire del listino e delle offerte attualmente in vigore sino al 31 luglio. Dopo tale data sarà applicato il nuovo aumento di listino e noi, dopo le ipotesi, analizzeremo le conseguenze, ma vogliamo lasciarvi con un interrogativo, la fine della guerra dei prezzi porterà a vendere in modo più sano?