La FIA ha deciso di finanziare un progetto che potrebbe cambiare radicalmente il futuro della Formula 1 e del motorsport in generale. La Federazione Internazionale dell’Automobile ha quindi deciso di investire sulla ricerca dei motori a idrogeno liquido. Le Mans è il primo obiettivo, con la F1 sullo sfondo pronta a confrontarsi con un futuro a zero emissioni. Scopriamo meglio quali potrebbero essere gli scenari della F1 dopo il 2026.
Dal 2026 le monoposto in Formula 1 potrebbero essere alimentate con idrogeno liquido. La classe regina del motorsport, e il mondo sportivo dei motori in generale, potrebbero presto essere soggetti a una vera e propria rivoluzione innescata dalla decarbonizzazione. La FIA, Federazione Internazionale dell’Automobile ha quindi deciso di investire sulla ricerca dei motori a idrogeno liquido. Attualmente lo stoccaggio dell’idrogeno è principalmente gassoso, più semplice tecnologicamente ma meno efficiente energeticamente. Tuttavia, l’idrogeno liquido offre vantaggi come minor volume e peso nei serbatoi grazie alla sua maggiore densità. La FIA intende concentrarsi sulla ricerca di soluzioni basate sull’idrogeno liquido, ritenute più adatte all’ambiente delle competizioni motoristiche grazie alla loro idoneità per ottimizzare il powertrain, rendendolo più simile a quello di un’auto a combustione tradizionale.
Il campionato Extreme H, derivato dall’Extreme E e debuttante nel 2025, mira a diventare un campionato mondiale FIA nel 2026. Nel 2027, si prevede una classe idrogeno alla 24 ore di Le Mans per competere per la vittoria assoluta e nel Mondiale Endurance. Non ci sono attualmente piani espliciti per introdurre l’idrogeno in Formula 1, ma la FIA e la F1 stanno esplorando il futuro. Sebbene i regolamenti futuri possano essere prematuri, la FIA incentiva la ricerca su alternative tecnologiche, considerando l’evoluzione dell’industria automobilistica. intanto sul futuro della Formula 1 si discute in merito al ruolo del motore termico e l’integrazione dell’idrogeno, insieme a carburanti sintetici e biologici nel 2026. I prossimi regolamenti includeranno il controllo sul flusso energetico, standardizzando l’energia iniettata nei motori per consentire la coesistenza di carburanti diversi, incluso l’idrogeno. Tuttavia, ci sono sfide da affrontare, come le dimensioni del serbatoio e l’efficienza della combustione. FIA e F1 hanno un decennio per valutare le opzioni, inclusa la propulsione a idrogeno, per il futuro della competizione automobilistica.
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