Dopo la prima pole della stagione di Sebastian Vettel, che bissa quella ottenuta dalla SF90 al GP del Bahrain con Leclerc, c’è cauto ottimismo per le sorti della rossa in questo GP del Canada 2019, gara in cui la Scuderia trionfò proprio con Vettel. Risultato di buon auspicio?
Intanto si spengono i semafori e il tedesco scatta bene dalla pole del GP del Canada con Leclerc che cerca subito di inserirsi all’interno di Hamilton, senza però avere la meglio. Dietro bandiera gialla per un contatto, a sandwich, tra una Racing Point, l’Alfa Romeo Racing di Giovinazzi e Alexander Albon, il quale ci ha rimesso l’alettone anteriore per poi fermarsi ai box a sostituire l’ala.
Le due Ferrari si contendono il giro più veloce in queste prime fasi di gara, mentre le due Renault impressionano occupando la quarta e la quinta posizione. Ricordiamo che i primi tre sono su gommma gialla, la mescola media resa disponibile da Pirelli per il GP del Canada. Si ferma Norris al giro 9/70 causa non meglio precisato danno alla sospensione: niente contatto con il muro dei campioni per il giovane inglese.
Probabile una singola sosta (da gomma banda gialla a banda bianca) per i protagonisti di questo GP in terra canadese. Bella gara di Antonio Giovinazzi, unico italiano in gara, attualmente in zona punti (giro 23/70). Che spavento però per il “bacio” al muretto dei campioni!
Giro 26/70, primo pit stop per la Ferrari che si ferma con il leader della gara. Non si ferma Hamilton che effettua la sua sosta due giri dopo cercando di fare l’impossibile per uscire davanti a Vettel dopo la sosta, l’impossibile che può diventare possibile quando ti chiami Lewis Hamilton. Non questa volta però, le gomme ormai al limite hanno restituito il favore al cinque volte campione del mondo, il quale rientra dietro le due Ferrari: deve ancora fermarsi Leclerc.
Si ferma al giro 31 Bottas mentre prosegue la sua corsa Leclerc; intanto Giovinazzi si è girato da solo in curva 2, peccato per il pilota pugliese fino in questo momento al limite della zona punti. Nulla è perduto, speriamo sia la volta buona per conquistare i primi punti stagionali visto che l’undicesima posizione per ora è saldamente nelle sue mani.
Sorpassata la metà gara, e dopo qualche spettacolare sorpasso (Perez su Grosjean e Bottas su un tenace Ricciardo) Hamilton si sta avvicinando a Vettel ed è ormai a portata di DRS. Il tedesco vuole portare a casa questa prima vittoria in una stagione complicata per il suo team e lo dimostra il best lap al giro 41, vedremo se sarà sufficiente a intimorire il suo rivale.
ATTENZIONE! Che lungo per Vettel in curva 5 con il ferrarista che finisce sull’erba e blocca la strada a Hamilton dietro di lui, impedendogli di fatto il sorpasso. Nella foga del momento, è andata di lusso alla Ferrari. Arriva dalla direzione gara la comunicazione di “Under Investigation” per la manovra tra i primi ritenuta apparentemente pericolosa dai commissari.
A volte criticato a volte promosso, Vettel sente sua questa gara dopo la splendida pole position e fa registrare il giro più veloce per rispondere all’errorino che potrebbe costargli un ulteriore penalità. Ed eccola la penalità che fa infuriare la Ferrari e il suo pilota: 5 secondi che, molto probabilmente, potranno costargli la vittoria!
Colpevole o meno, un’altra gara è stata uccisa dai commissari, un’altra dimostrazione di come sia sbagliato interferire con il comportamento, se non i casi estremi, dei piloti. Vettel si giustifica in team radio: “non avevo altro posto dove andare”! L’errore poteva essere evitato, ma sono corse tra uomini, non tra robot…
Sembra quasi superfluo affrontare questi giri mancanti alla bandiera a scacchi ma queste sono le corse di oggi. Sebastian Vettel taglia per primo la bandiera a scacchi ma non è lui a vincere la corsa…settima vittoria per Hamilton in questa stagione, ormai proiettato verso la conquista del suo sesto titolo mondiale.
Per ulteriori commenti, se ne riparla in un altro articolo…il primo doppio podio della Ferrari in questo 2019 non basta quando una gara va in questo modo.
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