Il pilota e titolare dell’Heaven Motorsport, Enrico Fulgenzi ha conquistato il titolo assoluto vincendo Round 14, l’appuntamento che a Monza ha chiuso una stagione entusiasmante. Il marchigiano ha battuto Enrico Cerqui (Ebimotors – Centri Porsche Milano) dopo una corsa spettacolare che resterà nella storia del monomarca riservato alla 911 GT3 Cup.
Round 14 ha avuto un antipasto molto apprezzato: nel paddock della Carrera Cup Italia è stata svelata dal direttore generale di Porsche Italia, Pietro Innocenti, la 991 GT3 Cup MY 2014 che l’anno prossimo prenderà il posto dell’attuale 997: molti team manager e piloti di altre categorie hanno assistito con grande curiosità ed interesse al lancio della regina che sarà in pista nel prossimo anno.
Partiti entrambi in terza fila per l’inversione della griglia dei primi sei di Gara 1, i due protagonisti indiscussi del Campionato hanno fatto il largo intorno a loro e si sono giocati la vittoria finale in un’appassionante sfida a due che ha lasciato con il fiato sospeso il nutrito pubblico venuto in autodromo stimato in settemila persone. Enrico Fulgenzi era in testa già al 3. giro e Alberto Cerqui si è messo in caccia dell’avversario già dalla 5. tornata con un passo decisamente più veloce dello jesino che gli ha fruttato anche il giro più veloce della gara. Il bresciano ci ha provato in tutti i modi di trovare un varco per infilare lo jesino che è stato freddo nel chiudere gli spazi, senza commettere il minimo errore.
Il duello è stato ricco di colpi di scena, con frequenti tagli di chicane di entrambi i contendenti, ma senza alcun contatto fra le carrozzerie nel massimo rispetto della correttezza sportiva. Alberto Cerqui, quando ha guadagnato la posizione di vertice, per il taglio della Prima Variante e della Roggia, ha sempre restituito la piazza al marchigiano, mentre è stata più discussa l’unica manovra con ruoli invertiti. La direzione gara, comunque, non ha ritenuto di dover intervenire in una battaglia splendida e alla fine Enrico Fulgenzi ha meritato la corona di alloro che gli è stata messa al collo prima di salire sul podio. Il portacolori dell’Heaven Motorsport ha collezionato cinque vittorie, due pole position e cinque giri più veloci in gara, dimostrando una auto-determinazione che non aveva nessun altro.
Al quarto anno nella Carrera Cup Italia, lo jesino ha centrato il bersaglio grosso, superando alcune esuberanze nella prima parte della stagione che gli sono costate dei punti importanti. La sua vittoria ha un valore doppio perché il 27enne oltre ad essere il pilota dell’Heaven Motorsport è anche il titolare della squadra e su di lui gravano responsabilità ben maggiori di chi indossa solo casco e tuta. “Voglio ringraziare la squadra – ha detto un Enrico Fulgenzi raggiante appena è sceso dal podio – perché anche se non avevamo le risorse di altri team ha saputo mettermi a disposizione una vettura molto competitiva. Sono orgoglioso di aver centrato il titolo, ma sono anche fiero di aver lottato alla pari con Alberto che ha accettato una sfida a tratti dura, ma sempre molto corretta”.
Va messo in evidenza che Enrico Fulgenzi è riuscito a rompere l’egemonia dell’Ebimotors che ha dominato la Carrera Cup Italia nelle ultime cinque edizioni, visto che l’Heaven Motorsport ha strappato alla squadra di Enrico Borghi anche il titolo riservato ai team. Sul terzo gradino del podio è salito Gianluca Giraudi (Antonelli Motorsport). Il torinese, che era il terzo pretendente al titolo, è stato ripagato dal podio conclusivo in un week end povero di soddisfazioni, visto che il piemontese aveva iniziato la stagione nel ruolo del grande favorito.
Molto positiva la prestazione di Milos Pavlovic al debutto a Monza con la 911 GT3 Cup del team Bonaldi Motorsport: il serbo, costretto a partire in ultima fila dopo i guai patiti ieri, si è prodotto in una bella rimonta che lo ha portato fino al quinto posto finale, dopo una serie di sorpassi che hanno mostrato il potenziale suo e quello della squadra al rientro nel monomarca dopo un paio di stagioni, mentre è parsa incolore la prestazione di Edoardo Liberati (Erre Esse – Antonelli Motorsport) che aveva l’opportunità di lottare per il successo partendo dalla seconda fila: il romano, invece, è scivolato al sesto posto con una vettura poco competitiva sul veloce.
Onore anche ai protagonisti della Michelin Cup: Alex De Giacomi (MIK Events) e Alberto De Amicis (Ebimotors – Centri Porsche Milano) sono scattati dalla prima fila della griglia di partenza: l’ortonese, già Campione ieri della classe riservata ai Gentleman driver, ha collezionato l’ottavo successo stagionale nella categoria, ma ha sfiorato un podio assoluto che è sfuggito perché ha spiattellato una gomma mentre era in bagarre con Gianluca Giraudi. Il bresciano, invece, con il posto d’onore di categoria scavalca in extremis Giacomo Scanzi (Krypton Motorsport) nella graduatoria finale della Michelin Cup, dimostrando un rendimento molto costante nella seconda parte della stagione, dopo un avvio pieno di problemi. Scanzi è stato costretto al ritiro dopo un lungo alla Prima Variante nel quale ha dechappato una gomma e così a guadagnare la terza piazza ci ha pensato Angelo Proietti. Il campione uscente della Erre Esse – Antonelli Motorsport ha infilato un gran finale di stagione sempre nelle posizioni di vertice. Spettacolare l’incidente che ha visto Fabrizio Bignotti (Krypton Motorsport) sbattere alla prima di Lesmo: il novarese era stato autore di un lungo alla precedente variante della Roggia e ha restituito la posizione presa a Pietro Negra, ma quando si stava accodando alla 911 GT3 Cup non si è reso conto che in scia c’era anche la vettura di Davide Roda (Ebimotors). L’inevitabile toccata ha scatenato l’uscita di pista del piemontese che poi sportivamente è andato a scusarsi con il comasco.
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