Renault è proiettata a un futuro che sarà già elettrico nel 2030, come annunciato da Luca De Meo in una sua recente dichiarazione. Per arrivarci preparata e soprattutto competitiva Renault e Valeo hanno già presentato una nuova generazione di motore elettrico pronto a essere implementato nel prossimo futuro sui modelli in uscita. Dal 2021 le due realtà collaborano per la realizzazione del nuovo propulsore, già denominato E7A, la cui fase di ricerca e collaudo è ancora in corso.
E7A: un motore elettrico senza terre rare, ancora più green
Quali sono, però, le vere innovazioni che Renault ha in serbo con il suo E7A, motore elettrico di ultimissima generazione? Chi conosce il mondo dell’auto sa che Renault è stata tra le prime a puntare sull’auto elettrica, la famosa Zoe del 2012, e sul motore sincrono a rotore avvolto (tecnologia EESM). Con E7A l’obiettivo è la compattezza, si punta al 30% degli ingombri in meno rispetto ai motori attualmente montati su Megane E-Tech a parità di potenza, e soprattutto privarlo di terre rare, che impattano gravemente sull’ambiente e sullo sfruttamento di fasce deboli della popolazione in paesi già provati da un’economia in crisi.
Così facendo, la famosa carbon footprint si riduce del 30%. Optando per il rotore avvolto invece della tecnologia a magneti permanenti, Renault offre al motore un miglior rendimento, ne garantisce l’approvvigionamento e si mantiene indipendente dai Paesi produttori di terre rare e magneti. Si tratta di un motore elettrico di terza generazione rispetto agli albori di Zoe e sarà possibile ridurre i tempi di ricarica grazie alla tensione a 800V. Lo statore fornito dal partner Valeo lo renderà, infine, ancora più efficiente in diversi range di utilizzo e migliorerà l’assemblaggio dei fili di rame che compongono il rotore avvolto, un’arte in cui si è specializzata fin dal 2010.
Renault non si è nascosta dichiarando una potenza massima di 200 kW (ca. 272 CV). Dati importanti, che dovranno essere accompagnati da un calo dei prezzi e dal diffondersi delle necessarie infrastrutture di ricarica, ma la Casa francese pensa di poterlo lanciara già a partire dal 2027.
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