Come deve essere stato perdere un mondiale di F1 all’ultimo giro, a poche curve dal termine, quando per tutta la corsa la vittoria è stata lì, a portata di mano? Chiedere a Lewis Hamilton, o a Felipe Massa, ancora inferocito per ciò che capitò a lui nel 2008 (il Verstappen, in quel caso, fu proprio Hamilton) in quel finale a Interlagos che somiglia tanto a quanto abbiamo visto ad Abu Dhabi questa domenica.
Lewis, che ha deposto la corona dopo la bellezza di 6 titoli conquistati dal 2014 a oggi, escludendo quello vinto meritatamente da Nico Rosberg nel 2016, è arrivato col morale a terra a fine gara, e non è neanche voluto comparire nella consueta conferenza stampa post gara. Sparito dai social, dove l’ultimo post pubblicato (all’ora di pubblicazione dell’articolo) si riferisce alla seconda posizione conquistata il sabato dopo le qualifiche. Da quel momento, da dopo la gara, il nulla più assoluto.
Che fine ha fatto Lewis Hamilton? Conciso nelle interviste del dopo gara condotte da Jenson Button sul podio, Lewis si è comunque complimentato con il rivale che lo ha battuto sul più bello, così come è stato fantastico vedere suo padre Anthony andare a stringere la mano al vincitore e ad abbracciare Jos Verstappen, i cui occhi parlavano da soli.
La questione è un’altra? Con 7 mondiali alle spalle, 103 vittorie, una marea di pole position e giri veloci, la fama internazionale, non è che Lewis Hamilton sia pronto ad appendere il casco al chiodo e ad affrontare altre sfide, una su tutte sfondare nel mondo della musica o della moda, che ha sempre amato? A lanciare lo scoop, che tanto scoop non è, è un ex pilota che l’ambiente della F1 lo conosce bene, Mark Webber.
Ritiratori dalla massima serie dell’automobilismo a fine 2013, prima di legarsi a Porsche per il mondiale WEC, dove si è tolto un bel po’ di soddisfazioni, l’australiano si è espresso così a Channel 4, durante un’intervista a caldo dopo le emozioni vissute nel GP di Abu Dhabi di domenica pomeriggio, una gara che è già storia.
“Nel 2022 credo che saranno ancora Red Bull e Mercedes i team da battere, quindi Hamilton avrà già la chance di rifarsi senza dover aspettare troppo. Mi ha colpito, di Lewis, una frase che somiglia tanto a ciò che disse Roger Federer agli Australian Open, cioè potremmo rivederci l’anno prossimo. Penso, in cuor mio, dove ha la testa Lewis in questo momento? Tuttavia, sia lui sia suo padre sono stati molto corretti e sportivi, nulla mi toglie dalla testa che, una volta subito il sorpasso dall’olandese, lui avrebbe potuto mettere la sua ala anteriore contro la gomma posteriore del rivale, andando così a vincere il suo ottavo mondiale. Invece, non l’ha fatto”.
Intanto, per non sapere né leggere né scrivere, Lewis Hamilton è diventato Sir Lewis Hamilton. La cerimonia si è svolta al Castello di Windsor in presenza del Principe Carlo, come testimoniato su Twitter. Intanto il diretto interessato continua nella sua strategia del silenzio.
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