Il giovane brand Cupra significa sportività, aggressività e tra i suoi colori sociali c’è il Copper, il Rame. La Cupra Leon 2.0 da 300 CV nella versione VZ Carbon rappresenta alla perfezione tutti gli elementi fondanti della Casa spagnola, oltre ad avere la garanzia del mondo Volkswagen alle sue spalle, sia in fatto di know how tecnico, sia in fatto di affidabilità e brand reputation.
Non è storia recente, invece, il fatto che la parola Cupra sia abbinata alla vettura Leon. Questo, infatti, accade fin dal 2001, con la prima generazione, e i cavalli sono sempre stati più di 200, per una serie di modelli iconici, che hanno scritto la storia delle auto sportive spagnole.
Con l’ultima generazione targata Cupra sono spariti tutti i minimi segni di “timidezza”, ma noi nella prova su strada della Leon 300 CV VZ Carbon siamo andati in profondità, per scoprire com’è e come va.
Che la Leon sia un modello ben riuscito, lo si nota già soltanto dalla versione entry level, venduta anche dai “cugini” della Casa spagnola. I gruppi ottici dominano la scena, ma anche le linee scolpite nella carrozzeria svolgono un lavoro egregio nella vista complessiva.
La Cupra Leon VZ Carbon è al top della gamma, con una cattiveria assoluta. L’esemplare da noi provato, di colore nero metallizzato Midnight abbinato ai cerchi Cupra Performance da 19”, che introducono il percorso del color rame, presente in tutta la vettura e tinta di riferimento per la Casa spagnola.
Dietro ai bei cerchi in lega ci sono le pinze Brembo (opzionali), mentre questa versione si distingua anche grazie all’ampio uso di fibra di carbonio color rame, come sugli specchietti e sull’aerodinamico spoiler.
L’abbinamento tra il nero-carbonio e il rame lo si ritrova all’interno tra le cuciture a contrasto del cruscotto, nei profili delle bocchette dell’aria, e nelle trame del volante.
I sedili CUP Bucket Sabelt in pelle nera sono il punto forte degli interni, caratterizzati da questo guscio posteriore molto scenografico dal look carbonio, capaci di offrire una seduta molto contenitiva, ma non opprimente. Peccato solo che rimangano sempre un filo troppo alti.
Bello anche il volante, con i suoi due pulsanti: il primo a sinistra ti permette di scegliere la modalità di guida con logo Cupra, il secondo, a destra, serve per accendere e spegnere il 4 cilindri da 300 CV.
Da sempre la Leon Cupra è tra le sportive a trazione anteriore più performanti, ma soprattutto più coinvolgenti. Anche con questa generazione la ricetta non cambia, grazie al 2.0 turbo benzina da 300 CV, 400 Nm di coppia massima e il cambio DSG a 7 marce, capace di creare un connubio ormai ampiamente rodato.
Non appena ci si cala nell’abitacolo, la Cupra ti accoglie con la sua ottima seduta, anche se noi “feticisti” della guida sportiva la preferiremmo ancora più bassa, mentre il volante è ergonomico è ben regolabile. Premiamo il tasto di accensione sul volante e il quattro cilindri emette fin da subito un bel suono, salvo poi assestarsi in maniera mediamente silenziosa.
I primi chilometri a bordo della Cupra regalano già un’ottima confidenza e la voglia di spingere sull’acceleratore, anche se la modalità di guida Normal (ci sono anche Sport, Cupra e Individual) permette di guidare l’auto in maniera tranquilla e abbastanza efficiente. Il feeling con lo sterzo è buono, grazie a un comando consistente, molto progressivo nell’intensità e mai troppo pesante, neanche nelle configurazioni più sportive.
Non appena si affonda il piede sul pedale del gas, l’auto scatta già dai 2.000 giri con un bel calcio sulla schiena, tipico dei turbo vecchia scuola. L’erogazione poi, però, diventa molto lineare e spinge fino a 6.000 giri in maniera costante, portandovi velocemente a velocità fuori codice.
Tutto questo, ancora e per fortuna, avviene con un sound di accompagnamento molto buono, nella modalità Cupra, che apre le valvole di scarico. Da fermi, i quattro terminali non emettono grandi tonalità, ma in movimento la Cupra Leon accompagna bene la guida e regala notevoli scoppiettii in cambiata e, soprattutto, in rilascio del gas.
Dal punto di vista dell’assetto ci sono sospensioni McPherson all’anteriore e Multilink al posteriore, oltre al controllo elettronico dell’ammortizzazione, anche se poi nel complesso questo comparto rimane sempre molto rigido, ma in grado di assorbire le buche leggere. La guida in città non è particolarmente penalizzata, anzi nell’utilizzo quotidiano si fa apprezzare per un discreto comfort e per gli artigli da tirare fuori solo al momento opportuno.
Questa taratura, inoltre, permette un inserimento in curva molto preciso e ben bilanciato, con poco rollio, e un’uscita di curva ben agevolata dal differenziale anteriore elettronico, capace di evitare il sottosterzo per quanto possibile e rendendo efficace la vettura tra le curve. Qui il divertimento è di livello, grazie all’ottima precisione di guida, ma anche con un po’ di guida sporca, valorizzata dal posteriore che ogni tanto si rivela ballerino al punto giusto.
Riassumendo, la Cupra Leon sa fare un po’ di tutto, dalla guida sportiva a quella cittadina più tranquilla, con consumi più che dignitosi e un piacere di guida che la pone tra le migliori hot hatch di segmento C, soprattutto per versatilità di utilizzo. Inutile la modalità Sport, dove avremmo preferito, invece, una modalità Eco, utile a massimizzare il risparmio di carburante, anche se la già presente modalità di veleggiamento aiuta a tenerli buoni.
Nel complesso non è complicato rimanere intorno ai 10 litri per 100 km, anche se con un po’ di impegno si riesce a stare anche poco sotto gli 8 litri/100 km di media e il consumo autostradale è più che buono.
Due le motorizzazioni abbinate, per tre versioni totali, sono dedicate a questo particolare allestimento: la meno potente è formata dall’ibrido plug-in da 245 CV o dalla versione da noi provata con il 2.0 TSI da 300 CV, disponibile anche nella configurazione meno potente del 2.0 TSI da 245 CV.
I prezzi partono da 48.300 euro per la plug-in 245 CV, salgono a 48.700 per la benzina 245 CV e arrivano a 51.950 euro per la 300 CV. L’allestimento è molto ricco, poiché vede di serie già una dotazione composta tra le altre cose il Virtual Cockpit, il display dell’infotainment da 12”, cerchi da 19” Cupra Performance, Spoiler e specchi in fibra di carbonio, fari full LED, Sedili anteriori sportivi avvolgenti CUP Bucket in Pelle nera SABELT, battitacco illuminati Cupra, Clima tri-zona, illuminazione ambiente personalizzabile, Cupra Drive Profile, Cruise Control, Keyless go e Keyless entry.
A questo l’esemplare che abbiamo messo alla prova aggiunge alcuni optional, come il colore Nero Midnight (750 euro), tetto panoramico apribile (1.170 euro), BREMBO Calipers + BeatsAudio Sound System + Doppio fondo nel vano bagagli (l’intero pacchetto costa 2.980 euro) e Connectivity Box (270 euro) per un prezzo finale di poco meno di 58.000 euro.
Le concorrenti della Cupra Leon 300 CV sono in diminuzione, ma possiamo dividerle in due categorie: quelle con trazione integrale e quelle con la sola trazione anteriore, come la Leon. Le 4×4 sono Audi S3, BMW M135i, Mercedes Classe A 35 AMG e Volkswagen Golf R. Con la trazione solamente davanti, invece, ci sono Renault Megane RS, BMW 128 Ti, Ford Focus ST, Honda Civic Type R e Hyundai i30 N. Voi quale scegliereste?
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