Cupra è un marchio che negli anni si è fatto conoscere dal mondo intero e oggi ottiene risultati che hanno dello straordinario, soprattutto se consideriamo l’età di questo Brand. Ben presto Cupra si è creata una propria identità e ormai da tempo “cammina con le proprie gambe”, registrando record dopo record, anche in Italia.
Con la Formentor che guida i successi di Cupra e piani di crescita sempre più ambiziosi – in rampa di lancio ci sono molte novità – la nuova Born rappresenta l’idea di auto elettrica secondo Cupra, con uno stile mai banale e un linguaggio che parla ai giovani, come confermano le ricerche di mercato. La “magica” piattaforma MEB del Gruppo Volkswagen ha posto le basi e così, dopo ID.3, ID.4, Enyaq e Q4 Sportback e-tron, è nata una nuova elettrica, disegnata nel Centro Stile di Martorell e prodotta in Germania a Zwickau.
Dopo il primo lancio della Cupra elettrica, è arrivato il momento di mostrare un po’ di sportività in più, presentando la Cupra Born e-Boost, che non solo propone prestazioni più brillanti con i suoi 231 CV, ma grazie alla batteria da 77 kWh riesce a promettere fino a 552 km di autonomia nel ciclo WLTP, un dato veramente interessante per l’intero comparto dell’auto elettrica.
Scopriamo, quindi, la Cupra Born e-Boost, partendo da esterni e interni, continuando con motore, autonomia, il nostro primo contatto e i prezzi
Le dimensioni della Cupra Born e-Boost confermano l’appartenenza della vettura al segmento C: la lunghezza è di 4,32 metri, la larghezza di 1,80 metri e l’altezza di 1,53 metri, con un passo di 2,76 metri, ottenuto grazie agli sbalzi ridotti e alla base elettrica.
Le linee sono meno spigolose di altri modelli, portando qualche morbidezza in più dove serve, ma il look rimane affilato e aggressivo, grazie anche all’aiuto dei cerchi da 19” (si arriva fino a 20”), di serie sulle Born e-Boost. L’identità della Marca è forte fin dal principio, una delle chiavi del suo successo, con un design che divide, ma che senza dubbio propone tecnologia e funzionalità. Si parte dai fari Full LED e si prosegue con forme dettate dall’aerodinamica, con l’ispirazione al muso di uno squalo, che anche sulla Born non manca.
I tipici inserti color rame si ritrovano in varie zone della vettura, insieme ai loghi Cupra, ma se il frontale colpisce lo sguardo, il posteriore catalizza tutte le attenzioni, con un gruppo ottico, sempre a LED, che cinge la vettura da destra a sinistra, senza soluzione di continuità, una scelta che accomuna molte Cupra.
Aggressiva all’esterno, sportiva e di carattere all’interno. Si notano alcuni punti in comune con la ID.3, come la manopola del cambio collegata al display del quadro strumenti, ma i due schermi che si fanno notare sono l’infotainment da 12 pollici al centro della plancia, orientato verso il conducente e compatibile con i sistemi di mirroring wireless e il nuovo Head-up display ad alta definizione con realtà aumentata, molto utile per non distogliere lo sguardo alla guida. Bene anche i materiali, dove troviamo diverse plastiche, sempre piacevoli alla vista, anche se un po’ meno al tatto. Una menzione di merito riguarda, invece, i sedili rivestiti in parte con materiali derivati dalla plastica pescata e riciclata dai mari, attraverso l’ormai nota azienda di Girona (Spagna), la Seaqual.
Tornando alle dimensioni della Cupra Born, anche la e-Boost gode di spazio in abbondanza. Le gambe poggiano su un pianale piatto e dietro c’è posto anche per 3 persone (il quinto posto è opzionale per la versione con più autonomia), senza sacrificare il bagagliaio capace di una capienza che va da 385 litri, per arrivare fino a 1.267 con i sedili abbattuti.
Sotto il cofano della Cupra Born e-Boost si cela il motore elettrico sincrono a magneti permanenti che sale da una potenza di 204 CV a 231 CV, con una coppia massima che si conferma a 310 Nm. La trazione posteriore rimane sempre l’unica scelta possibile, ma le batterie a scelta diventano due, con la seguente capienza netta: da 58 kWh o da 77 kWh.
Il pacco batterie è alloggiato al centro della piattaforma MEB, così da ottimizzare il baricentro e ridurre l’impatto del peso, che viene distribuito 50:50 tra i due assali. La struttura in alluminio che contiene le batterie viene fissata alla carrozzeria, così da aumentare la rigidità strutturale e migliorare la dinamica di guida complessiva.
Il risultato porta all’autonomia della Born e-Boost. La compatta di Cupra propone un minimo di 420 km di autonomia nella versione con batteria più piccola, ma arriva fino a 552 km di autonomia con la batteria da 77 kWh, un dato, come accennato in precedenza, che ha pochi concorrenti nel panorama delle auto elettriche. Questo è merito anche del peso della batteria più grande, che ferma la bilancia a 503 kg, 100 kg al di sotto di competitor che non arrivano a 70 kWh.
Per quanto riguarda la ricarica, la Cupra Born accetta corrente continua fino a 120 kW (135 kW per la 77 kWh), grazie alla quale 100 km posso essere ricaricati in circa 7 minuti. Ovviamente, i tempi crescono notevolmente nel caso si passi alla corrente alternata, fino alla più lenta domestica, per la quale è consigliato almeno di dotarsi di una wallbox.
Potremmo definirla la “gemella cattiva” della ID.3? Quello che è sicuro è che la Born e-Boost si distingue non solo a livello di design, ma con i suoi 231 CV sa far divertire a modo suo. La Born, però, non è solo potenza e guida all’estremo, anzi. Fin dai primi chilometri si avverte che le piace danzare tra le curve; il telaio ti permette di assecondare la potenza scaricata sulle ruote posteriori e l’assetto ribassato di 2 cm all’anteriore e poco meno al posteriore, rendono la e-Boost leggermente più incisiva.
La compatta spagnola, però, è anche molto altro. L’autonomia è da prima della classe e la dotazione di sicurezza le permette di fregiarsi della guida autonoma di livello due, con un comfort che si mantiene sempre su standard molto buoni.
La spinta del motore c’è sempre, come testimoniano i 6,6 secondi sullo 0-100 km/h e anche la scelta di poter disinserire l’ESC ci fa capire che ci troviamo di fronte a un’auto che vuole mettere un po’ di pepe alla guida elettrica. L’allungo, però, nonostante sia migliore della versione con 204 CV, si ferma abbastanza presto e lo sterzo progressivo lo avremmo preferito ancora più preciso e diretto.
L’ottimo assetto ribassato vede all’anteriore sospensioni McPherson e al posteriore un Multilink a 5 bracci al posteriore, accompagnando gli appoggi in curva in maniera praticamente perfetti, soprattutto se consideriamo la massa totale della vettura, pari a 1.838 km (1.950 kg per la 77 kWh). In modalità di guida Cupra, inedita per queste versioni e-Boost, l’auto diventa più tagliente e nervosa, con risposta dell’acceleratore e del freno più sensibili. La guida ne giova e otteniamo il massimo in termini di dinamica.
Buone performance anche dall’impianto frenante, che vede dischi da 340 mm all’anteriore e freni a tamburo al posteriore, entrambi coadiuvati da un sistema di frenata rigenerativa che può arrivare a toccare i 0,3 g solamente spostando la manopola del cambio in “B”. Non si tratta di una guida “one pedal” a tutti gli effetti, poiché l’auto non arriva a fermarsi in maniera autonoma, pur garantendo una decelerazione che nella guida quotidiana necessita ben poco dell’uso del freno.
Il prezzo di listino Cupra Born è di 41.100 euro, per la versione con batteria da 58 kWh e 204 CV di potenza massima, che comprende di serie già alcuni optional fondamentali, come il Media Display Touch con schermo da 12″, 4 ingressi USB Tipo-C, Cupra Virtual Cockpit 5,3″, Radio DAB, Full Link Wireless, sistema comandi vocali “Hola Hola”, cerchi aero da 18″ Cyclone, proiettori Full LED e diversi sistemi di assistenza alla guida tra cui Front e Lane Assist.
I prezzi delle Cupra Born e-Boost, oggetto del nostro primo contatto, partono da 42.100 euro per la 58 kWh e da 46.350 euro per la versione con la 77 kWh. La dotazione delle Born e-Boost è, ovviamente, più ricca e comprende di serie i tre accessori che la differenziano: cerchi in lega da 19 pollici Typhoon Sport Black Machined con dischi freno anteriori maggiorati, volante sportivo multifunzione rivestito in pelle, riscaldato e profilo di guida aggiuntivo Cupra. A questo, la versione da 77 kWh aggiunge una capacità di accettare una potenza di ricarica che arriva fino a 135 kWh.
A far salire il prezzo della Cupra Born e-Boost ci pensa una lunga lista di optional, per una personalizzazione che sa sempre più di premium per il giovane, e giovanile, Brand del Gruppo Volkswagen.
Ormai guardare solamente al prezzo di listino, però, è riduttivo, poiché anche Cupra propone la classica formula di acquisto “Cupra Way” con possibilità di restituzione dopo 3 anni, che vede un anticipo di poco inferiore ai 10.000 euro e una rata mensile di 265 euro, oppure la formula di noleggio “Cupra Flex Way” che vede una rata mensile all inclusive di 599 euro al mese (15.000 km annui), ma senza alcun anticipo e con la possibilità di recesso senza penali dopo i 12 mesi.
Prezzi Cupra Born
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