In Italia il numero degli incidenti stradali avvenuti nel 2022 è cresciuto rispetto all’anno precedente. I sinistri sono dunque in aumento, raggiungendo di fatto i livelli che si registravano ai tempi precedenti la pandemia. Complice di questo aumento degli incidenti automobilistici non è solo il graduale ritorno alla normale mobilità, ma anche il crescente numero di monopattini, che ha generato un +77%. Scopriamo insieme i numeri crescenti inerenti gli incidenti auto.
Incidenti auto in crescita: i numeri di ACI e Istat
Sulla base di statistiche provinciali elaborate da ACI e Istat, è stato registrato un ritorno ai livelli pre-pandemia del 2019 per quel che riguarda gli incidenti auto. Solo nel 2022, sulle strade italiane, la crescita di sinistri è stata riscontrata con la registrazione di 165.889 incidenti con lesioni a persone a fronte dei 151.875 del 2021, generando una crescita tangibile pari al +9,2%. Numeri preoccupanti, che si ripropongono dopo il lockdown per la prima volta, in quanto ce ne furono 172.183 nel 2019. Tabelle alla mano ci si confronta nel 2022 con una media giornaliera di:
- 454 incidenti;
- 8,7 morti;
- 612 feriti.
Nello specifico rispetto al 2019, 53 province su 107 hanno fatto registrare un aumento del numero dei morti sulle strade. In altre 53, invece, il volume è, per fortuna, diminuito. Solo nella provincia di Lodi il numero dei morti è rimasto stabile. Specchio dei tempi e della moderna mobilità è sicuramente quanto raccolto in merito alla micromobilità. Sono in forte crescita le vittime tra monopattini (+77,8%) e bici elettriche (+53,8%), mentre diminuiscono (-6,8%) i ciclisti. Quindi durante il 2022 sono deceduti 485 pedoni (+3% rispetto allo scorso anno), 205 ciclisti (-6,8%) e 16 conducenti di monopattino (+77,8%).
Incidenti auto: i dati
I dati raccolti e studiati da ACI e Istat hanno portato a questi risultati. Le province italiane con maggiore incremento di vittime sono:
- Oristano, +180%;
- Aosta, +150%;
- Novara, +79%.
Mentre le province italiane con diminuzione di vittime sono:
- Vibo Valentia, -67%;
- Biella, -63%;
- Reggio Calabria e Gorizia, -60%.
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