Le auto elettriche, ad oggi, risultano essere sempre più diffuse, nel nostro Paese tanto quanto in Europa. I dati di vendita sono evidenti e parlano di percentuali in crescita anno dopo anno in tutto il vecchio continente; sono però ancora diversi gli utenti che non hanno chiaro quanto costa ricaricare una vettura BEV a batteria.
Solitamente chi acquista un’auto di questo tipo lo fa perché ha la possibilità d’installare una wallbox casalinga o in ogni caso possiede un punto di ricarica privato, delegando alle colonnine pubbliche solitamente le emergenze per i lunghi viaggi. Chi però vive in città e non possiede un box con accesso alla rete elettrica deve fare un piano abbonamenti “flat” per non avere brutte sorprese e mantenere sempre sotto controllo le spese di servizio a cui, se non vi si pongono le giuste attenzioni, possono lievitare ben oltre i vetusti benzina e diesel. Vediamo dunque a vedere quanto costano i kWh dei principali provider a inizio 2022.
Partiamo da Enel X, che risulta essere ormai una rete importante per le stazioni di servizio in tutta Italia, ormai in tutti i paesi ve ne sono almeno un paio. Si parla di circa 13.000 colonnine sparse sul territorio. Il servizio di ricarica del provider si chiama JuicePass e permette l’utilizzo di quattro tipi di “abbonamento”. Quello base si chiama Pay Per Use Basic e non ha alcuna spesa fissa mensile, dunque potrebbe anche non essere definito un vero e proprio “abbonamento”.
Si pagano solo i kWh che preleviamo e ogni stazione di ricarica ha un costo, che può variare anche in base alla velocità di ricarica. In genere per quelle con potenza fino a 22 kW si spendono 0,40 euro al kWh, fino a 50 kW si arriva a 0,50 euro/kWh fino ad arrivare ai 0,79 euro/kWh con potenze fino a 350 kW. Bisogna ammettere che non è il massimo della convenienza, motivo per cui è forse meglio sottoscrivere Flat Small o Flat Large.
Flat Small costa 25 euro al mese e mette a disposizione 70 kWh, mentre Flat Large ci offre 145 kWh a 45 euro al mese. Infine, se vi piace prenotare la vostra colonnina per evitare sorprese sgradite, c’è il servizio Pay Per Use Premium, che a 25 euro l’anno vi garantisce di poter sempre prenotare la colonnina in modo illimitato, i prezzi pero rimangono quelli del Pay Per Use.
Anche A2A si sta espandendo molto in tutta Italia: ad oggi il servizio offre 53 colonnine Quick Charge a Milano, dove vi è un doppio punto a 22 kW, più 30 isole digitali per quadricicli e 13 Fast Charge fino a 50 kW. A2A non propone un abbonamento flat vero e proprio, ma adotta dei prezzi a consumo che variano in base alla potenza erogata. Sulle colonnine Quick si spendono 0,37 euro/kWh, alle Fast 0,47 euro/kW, mentre con le Ultra si arriva 0,79 euro/kWh. La tariffa A2A include anche 2 prenotazioni giornaliere da 15 minuti l’una per permettervi di raggiungere la colonnina senza correre il rischio di trovarla occupata.
Solo a Milano, per il momento, ci sono delle offerte aggiuntive per privati che funzionano a tempo. Alle isole digitali ad esempio è possibile ricaricare a 0 euro/min per le prime 3 ore, poi dalla quarta si pagano 0,166 euro/min. Per le colonnine Quick si parla di 0,033 euro/min fino a 2 ore, 0,050 euro/min dalla terza ora in poi. Alle colonnine Fast si spendono poi 0,166 euro/min nella prima ora, poi 0,250 euro/min dall’inizio della seconda ora di carica.
Il sistema BeCharge risulta fornire al cliente finale uno dei tariffari più completi e vari del mercato attuale. Le tariffe a consumo prevedono 0,45 euro/kWh fino a 22 kW, 0,50 euro/kWh fino a 99 kW, 0,65 euro/kWh fino a 149 kW e 0,79 euro/kWh al di sopra dei 150 kW. L’azienda sta lavorando anche a dei pacchetti già prepagati, nel frattempo però è già possibile sottoscrivere uno dei loro abbonamenti.
Con 20 euro al mese è possibile avere 50 kWh con Be Light 50, con Be Regular 100 invece abbiamo 100 kWh a 38 euro al mese, salendo poi a Be Large 250 da 250 kWh per 90 euro al mese, finendo con Be Electric 500 si arriva a ben 500 kWh a 175 euro al mese.
La rete IONITY è a oggi molto famosa per offrire colonnine di ricarica ultra veloci ai suoi utenti, come contro però è anche conosciuto come un servizio particolarmente costoso – anche se le cose stanno pian piano cambiando. A consumo si tratta di 0,79 euro/kWh, da poco tempo però è stato aggiunto l’abbonamento Passport che permette di avere ogni kWh a 0,35 euro in cambio di una tariffa mensile di 17,99 euro.
La società mette a disposizione anche due abbonamenti annuali per l’Europa denominati Easy Travel e Super Save. Easy Travel costa 69 euro all’anno e ogni kWh viene a costare 0,59 euro, mentre Super Save chiede un contributo di 199 euro l’anno per ricaricare a 0,39 euro/kWh.
Se un solo provider non vi basta potete sempre usare Evway, un servizio che attraverso l’app vi mette a disposizione pacchetti di credito prepagato oppure con addebito a fine mese, sempre che non vogliate affidarvi all’instant payment. I pacchetti prepagati prevedono un taglio minimo di 25 euro e si possono pagare in molti modi elettronici: con carta di credito, PayPal, Satispay, Apple Pay o Android Pay tramite app.
Si tratta però di un credito che viene consumato a consumo: in AC si spendono 0,40 euro/kWh, dopo 4 ore fra l’altro scattano tariffe aggiuntive a tempo, menzionando il fatto che non questo non avviene tra mezzanotte e le 8 del mattino. Presso le stazioni Fast DC si spendono 0,45 kWh, dopo 2 ore però si aggiungono 10 euro all’ora, compresa la notte. Evway risulta compatibile con gli abbonamenti IONITY Easy Travel e Super Save.
Fino al momento della stesura di questo articolo il servizio Tesla Supercharger è ancora riservato ai soli utenti del marchio californiano, è però ormai quasi certo che Elon Musk voglia aprire a tutti le sue colonnine super veloci. Questo ovviamente avrà un prezzo e si può avere una piccola anteprima guardando ai Paesi Bassi dove il servizio è attualmente attivo in via sperimentale.
A consumo, i Supercharger preleveranno 0,57 euro/kWh per gli utenti che non possiedono una Tesla, l’azienda però ha già pensato a un abbonamento mensile da 13 euro che permetterà di abbassare la tariffa a 0,24 euro/kWh, in modo da fidelizzare nuovi utenti. Questi però, va ricordato, sono prezzi spuntati nei Paesi Bassi, in Italia potrebbero essere differenti. Discorso diverso invece per gli utenti Tesla, che già oggi possono ricaricare presso i Supercharger spendendo 0,37 euro/kWh alla massima velocità consentita da auto/sistema.
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