Presentata al Salone di Parigi 1974 e fatta provare ai giornalisti nel corso di un test in Lapponia, la Citroen CX ha segnato almeno due decenni della storia automobilistica francese tanto che rimase come vettura di rappresentanza dell’Eliseo fino agli anni ‘90.
Era capace di conciliare comfort e sicurezza grazie allo “sterzo a ritorno assistito”, identificato con la sigla “Di.Ra.Vi.” (“Direction à Rappel asserVi”), una delle soluzioni tecnologiche di Citroen rimaste scolpite nel tempo. Nel 1975 venne eletta Auto dell’Anno e la sua produzione terminò nel 1991, dopo oltre 1 milione di unità vendute.
Torniamo al 1974. Era il 26 agosto e gli ultimi giornalisti lasciarono Gällivare e per riportare a casa le 28 CX dopo l’evento nell’evento: 25 ragazzi, che avevano precedentemente partecipato al Raid Afrique (quello con le 2CV) furono fatti arrivare in Lapponia per dare vita al “Raid Arctique”: 3.400 chilometri in CX 2000 e 2200 dal Circolo Polare Artico fino a Parigi! Il primo settembre del 1974 le 28 CX arrivarono in parata sugli Champs Élysees fino al famoso salone Citroen al civico 42 dove vennero esposte e circondate dalla folla.
Jacques Wolgensinger concluse la vittoriosa presentazione al Salone dell’Auto di Parigi dove CX seppe conquistare anche l’apprezzamento del Presidente della Repubblica Valéry Giscard d’Estaing. Sarà sempre Citroen CX, nella sua speciale versione Prestige allungata e con tetto in vinile, dotata di ogni comfort, predisposta per la guida con autista e in alcuni casi blindata, ad andare in dotazione alle Prefetture francesi ed entrare nel parco auto dell’Eliseo come auto di rappresentanza e vettura presidenziale. Nel 1995, con CX già fuori produzione da qualche anno, Jacques Chirac, eletto Capo di Stato, farà la sua parata proprio a bordo di una Citroen CX Prestige.
Il suo coefficiente di penetrazione aerodinamica, una pietra miliare all’epoca, era 0,35. Ecco da dove viene il nome CX. È stato il primo modello della Marca ad avere un motore trasversale. Ha offerto motori a benzina, Diesel e turbodiesel ed è diventata il Diesel più veloce del mondo. Aveva il già citato sterzo “a ritorno assistito” Di.Ra.Vi., sviluppato da Citroen e dall’ingegnere Paul Magès, veniva assistito dalla pompa idraulica che alimentava la sospensione idropneumatica.
CX riusciva a conciliare una linea filante, elegante ed aerodinamica con la migliore tecnologia Citroen dell’epoca, a partire dalle sospensioni idropneumatiche fino allo sterzo di cui sopra. Era la Citroen con un tale concentrato di innovazioni che il suo slogan esaltava proprio queste doti con: “Silenzio, si vola” e “CX. Come volare”. Volare forse no, ma raggiungere i 220 km/h con la CX 25 GTi Turbo del 1984 assolutamente sì.
La Citroen CX è stata eletta Auto dell’anno in Europa nel 1975 (la seconda in casa Citroen dopo GS nel 1971). Sempre nel ‘75, in febbraio, vinse il Prix de la Sécurité e al Salone di Ginevra, tenutosi in marzo, fu insignita del prestigioso Award Style Auto grazie al suo design all’avanguardia, oltre a ricevere altri premi in diversi Paesi del mondo soprattutto grazie al tergicristallo mono-spazzola, la trazione anteriore e la sospensione idropneumatica, i cerchi in lega leggera, il tetto in vinile.
Il design esterno con una linea fluida e aerodinamica nacque dalla matita di Robert Opron (padre anche di SM, GS e AMI8). Una delle particolarità di Citroen CX era un sorprendente lunotto curvo perfettamente integrato in queste linee, così come il suo bagagliaio senza porte nonostante la sua silhouette a due volumi.
D’altra parte, Michel Harmand stupì tutti specialmente con la sua idea di interni. Tra le peculiarità di CX, il caratteristico cruscotto denominato “lunule”, con linee affusolate e in grado di raggruppare, ben visibili nel quadro visivo del conducente, tutti gli elementi della plancia di bordo, incluso l’innovativo tachimetro illuminato a tamburo girevole, di facile lettura. Con la “lunule” non esistono più le familiari levette dei comandi secondari, come fari, frecce, clacson e tergicristalli, perché tutte queste funzioni sono affidate a due “satelliti”, posti a sinistra e a destra del volante dove si trovano i comandi: oltre ad avere un’ergonomia che li rende facilmente azionabili utilizzando solo i polpastrelli, questi permettono di pilotare il veicolo senza mai togliere le mani dal volante, che nel caso della maggior parte dei modelli CX è anche totalmente servoassistito, anche nella fase di ritorno da fermo e riallineamento dopo curve e sorpassi.
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