Citroen C3 è sicuramente l’auto giusta per questa tipologia di iniziative: con il suo carattere unico che, a poco più di un anno, l’ha resa la best seller della Casa francese, si è colorata ispirandosi alle cromie di Venezia.
Grazie al progetto di design indetto dalla Scuola Internazionale di Grafica del capoluogo veneto, due giovani designer hanno saputo trasformare il look della compatta francese con una decorazione tipica della laguna veneziana che esprime colore e energia e freschezza.
Citroen è sempre stata avanguardistica dal punto di vista del design e quello che potremmo chiamare un esperimento di stile è l’ulteriore conferma della strada intrapresa ormai tempo fa dal Double Chevron: basti pensare alle linee dei modelli più iconici del Marchio, come la Traction Avant degli anni Trenta.
Proprio da questo storico rapporto con lo stile italiano è nata la sfida Citroen Design Project, che ha messo alla prova la creatività dei 18 allievi della Scuola Internazionale di Grafica Venezia, una istituzione che da quarant’anni forma giovani designer di tutto il mondo tramite master della durata di due anni.
“Abbiamo accettato con piacere questa sfida di Citroën perché riteniamo che la sua mission sia molto simile alla nostra: siamo entrambi orientati all’innovazione, alo sviluppo dell’individualità e per questo abbiamo deciso di accogliere questa sfida e di affidare questo progetto ai nostri allievi.” Racconta Ariano Lubrano, Direttore dei Corsi di Design
Alla fine è stato premiato il lavoro di Francesco Tassi e Matteo Cinquetti, entrambi 22enni, parmense il primo, genovese il secondo, che spiegano in poche parole cosa li ha ispirati nel “concepimento” di questa inedita colorazione: “Per la livrea della Citroen C3 ci siamo ispirati agli spettacolari e policromi effetti del vetro murrino, una tecnica di lavorazione che ha reso famosi ed unici i maestri veneziani a partire dal sedicesimo secolo e che oggi è una decorazione tipica della laguna veneziana. Questa decorazione non solo fa capire immediatamente che si tratta della città di Venezia ma inoltre conferisce un’energia e una vivacità alla macchina, che è propria di Citroen.”
Quando l’arte si muove sulle quattro ruote
Benché il termine “murrino” sia stato coniato solo nel 1878, la tecnica del vetro murrino è antichissima ed ha conosciuto periodi alterni di successi ed oblio: nata con i vetrai alessandrini, ripresa dai Romani a partire dal I secolo d.C., completamente dimenticata durante il Medioevo, riscoperta dai veneziani nel 16° secolo, questa tecnica è stata ripresa dagli artigiani dell’isola di Murano a partire dalla fine dell’Ottocento.
Le murrine sono un disco di cristallo usato per decorare il vetro, in una varietà di applicazioni, rendendo unico ogni manufatto. Vengono create fondendo molte canne di cristallo insieme. Si utilizzano diversi colori per formare una vasta gamma di simboli e di immagini.