Dal 2026, Oliver Blume si concentrerà completamente sulla guida del Gruppo Volkswagen, mentre Michael Leiters – ex Ferrari e McLaren – assumerà la carica di CEO di Porsche AG, il marchio dove ha già lavorato per oltre tredici anni. Una nomina che segna l’inizio di una nuova fase strategica per la casa di Zuffenhausen, chiamata a ritrovare solidità e centralità nel mercato premium globale.
Cambio al vertice: Blume lascia, Leiters torna per rilanciare Porsche
Dopo settimane di indiscrezioni e tensioni interne, il Consiglio di Sorveglianza di Porsche AG ha ufficializzato la notizia: Oliver Blume lascerà la guida del marchio alla fine del 2025.
Dal 1° gennaio 2026 sarà Michael Leiters a raccogliere il testimone come nuovo amministratore delegato di Porsche.
La decisione arriva in un momento particolarmente delicato. In due anni, Porsche è passata dall’essere una delle aziende più redditizie del gruppo Volkswagen a una realtà esposta alle oscillazioni del mercato globale: la domanda in calo in Cina, le tensioni commerciali con gli Stati Uniti e una transizione elettrica più costosa del previsto (1,8 miliardi di euro di investimenti extra) hanno inciso pesantemente sui margini.
Perché Porsche cambia CEO: tra crisi, elettrificazione e investitori in allarme
Il margine operativo previsto al 2% per il 2025 ha acceso l’allarme tra gli investitori. Molti azionisti hanno inoltre criticato la doppia carica di Blume – CEO di Porsche e del gruppo Volkswagen – considerata un limite nella gestione di un marchio che richiede decisioni rapide e una visione indipendente.
Il presidente del Consiglio di Sorveglianza, Dr. Wolfgang Porsche, ha ringraziato Blume “per la responsabilità con cui ha guidato l’azienda in anni difficili” e ha espresso “piena fiducia nel nuovo corso di Leiters”.
Chi è Michael Leiters: il manager tedesco che ha già scritto la storia di Porsche
Michael Leiters, 54 anni, è un ingegnere tedesco con un passato di alto profilo nel mondo automotive.
Entrato in Porsche nel 2000, vi è rimasto fino al 2013, contribuendo allo sviluppo di modelli chiave come Cayenne e Macan, che hanno rivoluzionato il posizionamento del marchio nel segmento SUV.
Successivamente ha ricoperto il ruolo di Chief Technology Officer di Ferrari, dove ha supervisionato progetti strategici per l’evoluzione tecnica del marchio, fino ad approdare nel 2022 alla guida di McLaren Automotive, portando al debutto la 750S e la ibrida Artura.
Le sfide del nuovo CEO: elettrico, margini e fiducia dei mercati
Il mandato di Leiters inizierà in un contesto complesso: dovrà
- riconquistare la fiducia degli investitori,
- rilanciare le vendite nei mercati chiave come Stati Uniti e Cina,
- e ridefinire la strategia elettrica di Porsche, dopo gli ostacoli incontrati con Taycan e Macan EV.
Fonti interne parlano di un piano per diversificare le motorizzazioni e aumentare la flessibilità produttiva, in linea con l’approccio “multi-energia” adottato da altri marchi del gruppo.
Fonte: Porsche newsroom

