In attesa del nostro test drive della Caterham Seven 485 CSR, la Casa inglese lancia due versioni inedite della sua iconica sportiva dura e pura. Caterham Super Seven 600 e 2000 riprendono lo stile retrò anni ’70 della Super Seven 1600 lanciata l’anno scorso, posizionandosi ai due estremi della gamma Seven.
Da una parte, la Caterham Super Seven 600 ha il motore più piccolo (660 cm³) e meno potente (84 CV) del lotto. Dall’altra, invece, la Super Seven 2000 ha il 2.0 Ford aspirato della Seven 360, capace di ben 180 CV. Scopriamo allora motori, estetica, prezzi e disponibili delle Caterham Super Seven 600 e 2000.
Foto Caterham Super Seven 600 e 2000 di esterni e interni: stile anni ’70 in vista dei 50 anni della Casa
Ciò che rende uniche le due nuove iterazioni della sportiva inglese è senza dubbio l’estetica di Caterham Super Seven 600 e 2000. Come visto sulla Super Seven 1600 lanciata l’anno scorso, infatti, Caterham riprende in mano lo stile con cui è arrivata sul mercato con il nuovo marchio nel 1973. Passata da Lotus a Caterham proprio nel 1973, Caterham lanciò sul mercato le Super Seven. Queste sono immediatamente riconoscibili per i passaruota allungati, cerchi Minilite e la ruota di scorta a vista.
Ed è proprio a queste prime vetture che Caterham Super Seven 600 e 2000 si ispirano. Le linee generali sono rimaste sostanzialmente invariate dalla Lotus Seven del 1957. Interni, fari, posteriore e passaruota si sono però aggiornati nel corso degli anni. Con le Super Seven, invece, si torna alle origini. I passaruota anteriori diventano quelli svasati già visti sulla Super Seven 1600, molto personali e riconoscibili. Ricompaiono anche semplici fari alogeni al frontale, mentre i cerchi sono da soli 14 pollici.
Tra i due modelli, però, ci sono differenze a livello stilistico. La Caterham Super Seven 600 ha cerchi da 14″ Juno, ispirati a quelli delle Lotus anni ’60. La Super Seven 2000 ha invece cerchi Classic, dal classico disegno simil-Minilite. Tutte le Super Seven, poi, sono dotate di pneumatici Avon ZT7. Sulla 600, in più, queste gomme hanno un battistrada da soli 155 mm. Al posteriore, invece, oltre ai fari sorprendentemente full LED troviamo la classica ruota di scorta esposta. Che piaccia oppure no, la ruota di scorta a vista completa perfettamente lo stile semplice del posteriore, insieme al tappo del serbatoio cromato.
Passando agli interni, Caterham Super Seven 600 e 2000 sono ancora più retrò dell’esterno. Rispetto alle attuali Seven, ricompaiono diversi strumenti analogici dallo stile classico. Anche i tasti sono molto particolari, gli stessi usati dalle auto britanniche anni ’60 e ’70. Il pannello della plancia, però, è in radica o rivestito in pelle. Questo pannello si completa alla perfezione con i sedili in pelle dallo stile molto classico e con il bellissimo volante Motolita. Questo insieme rende gli interni di Caterham Super Seven 600 e 2000 strettissimi, ma molto eleganti.
I motori di Caterham Super Seven 600 e 2000: il più piccolo e il più grande per la Super
Se a livello estetico ci sono importanti differenze rispetto alle altre Caterham, la meccanica e i motori di Caterham Super Seven 600 e 2000 non si differenziano troppo dalle altre Seven. L’unica, grande differenza è a livello di nomenclatura. Per le Super Seven, infatti, non è usato il rapporto potenza/peso come le altre Caterham, bensì la semplice cilindrata. La Caterham Super Seven 600, quindi, è l’equivalente della Seven 170.
Il motore della Caterham Super Seven 600 è infatti il 660 cm³ tre cilindri turbo di origine Suzuki, dotato di 84 CV e 116 Nm di coppia. Anche il cambio è di origine Suzuki, un manuale a 5 marce, così come l’intero ponte posteriore. Si tratta infatti dell’unica Caterham Seven moderna dotata di un retrotreno ad assale rigido, che unito alle gomme 155 rendono l’auto molto più viva e volutamente imprecisa alla guida. Nonostante la potenza ridotta, grazie ad un peso di soli 450 kg è in grado di coprire lo 0-100 km/h in 6,9 secondi. Come la Seven 170, anche la Super Seven 600 è disponibile solo con il telaio S3, il più stretto.
Passando alla meccanica della Caterham Super Seven 2000, troviamo il motore più grande della gamma. Stiamo parlando del 2.0 quattro cilindri aspirato Ford Duratec, nello specifico quello della Seven 380. Non avrà quindi i 240 CV della Seven 485, ma con 180 CV è in grado di scattare da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi. Qui troviamo un cambio manuale di origine Mazda MX-5 sempre a 5 marce, mentre il retrotreno sfrutta un più raffinato ponte De Dion. Sia la Caterham Super Seven 600 che la 2000 sono ordinabili poi con differenziale autobloccante meccanico. Chi sceglie la Super Seven 2000 può poi optare per un pacchetto ancora più sportivo. Questo pack aggiunge sospensioni sportive con barra antirollio posteriore e freni con dischi anteriori ventilati e pinze a quattro pistoncini.
Quali sono i prezzi e la disponibilità di Caterham Super Seven 600 e 2000?
Caterham Super Seven 600 e 2000 sono modelli dallo stile retrò, che puntano a celebrare i 50 anni della Casa. L’anno prossimo, infatti, la trasformazione di Caterham da concessionario Lotus a costruttore compirà mezzo secolo. Dopo il ritorno in forma ufficiale in Europa e nuovi modelli più raffinati, ora Caterham punta sulla sua storia, con due modelli che già fanno sognare gli appassionati. Ma quali sono i prezzi di Caterham Super Seven 600 e 2000? Per il momento, le due nuove Caterham sono acquistabili solo in Regno Unito. Per portarsi a casa una Super Seven 600 servono almeno 29.990 sterline.
A questo prezzo si acquista però la vettura in Kit, da assemblare poi nel garage di casa. Per avere una Super Seven 600 già montata in fabbrica, invece, servono 2.595 sterline in più, per un prezzo di 32.585 £. Per confronto, una normale Seven 170 parte da sole 24.990 sterline. Il prezzo della Caterham Super Seven 2000, invece, parte da esattamente 10.000 sterline in più. Il kit costa infatti 39.990 sterline, mentre si sale a 42.595 pounds per la Super Seven 2000 montata. La disponibilità di Caterham Super Seven 600 e 2000 è immediata in UK. Per averla in Europa, invece, dovremo aspettare l’inizio del 2023.
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