Il grande giorno è arrivato: Carlos Tavares, nuovo CEO di Stellantis, ufficialmente nata lo scorso 16 gennaio e già quotata in borsa, con ottimi risultati sia a Milano sia a Parigi, si è presentato puntuale a Torino nella giornata di oggi sia per conoscere gli “ambienti” FCA, sia per visitare gli stabilimenti di Mirafiori, da dove si è collegato il nuovo top manager del quarto gruppo mondiale in termini di volumi.
Ecco le sue prime parole live dalla conferenza trasmessa in streaming:
“Questo è l’inizio di un nuovo viaggio, un viaggio entusiasmante. Questa fusione ci aiuterà a superare le sfide che il futuro ci pone davanti“
“Puntiamo all’eccellenza, e non all’effeto dimensionale. L’obiettivo non è di essere grandi, ma di essere eccellenti“
“Stellantis è presente in 130 mercati e vogliamo usare le nostre performance per crescere ulteriormente sul mercato grazie a soluzioni innovative per le quali pensiamo di essere pionieri“
“Se prendiamo FCA e PSA, ora fuse sotto il tetto di Stellantis, abbiamo 5 miliardi di sinergie così composte: 40% condivisione piattaforme, 35% sulle vendite e 25% su logistica e operazioni aftermarket. Puntiamo a una creazione di valore per oltre 25 miliardi di euro“
“Abbiamo già presentato la nostra Governance e sfrutteremo la diversità delle nostre risorse, con persone che provengono da orizzonti diversi. Il mio lavoro consisterà nello sfruttare questa diversità per proporre ai nostri clienti ciò che si aspettano“
“Abbiamo al nostro servizio 400.000 dipendenti di 150 nazionalità diverse“
“Abbiamo brand iconici che possono vantare i modelli più diversi: siamo presenti su tutti i segmenti, dalle piccole compatte ai veicoli commerciali“
“Il fulcro del nostro business model sarà la mobilità sostenibile. Nel lungo termine, da qui al 2030, in Europa la vendita di auto elettriche rappresenterà 1/3 delle vendite, così come la mobilità condivisa potrà generare redditività (car sharing, car pooling). Potremo abbattere i costi spalmandoli sui volumi, ma sappiamo che ci sarà una riduzione delle spese di ricerca e sviluppo perchè avremo una maggiore condivisione delle piattaforme“
“Abbiamo già, sia grazie a FCA sia a PSA, tecnologie in grado di abbattere le emissioni. Sono queste le tecnologie che fungono come base per la crescita di Stellantis, ora che lo sviluppo sarà congiunto ma non mancheranno le joint venture con gruppi esterni protagonisti della mobilità“
“Vogliamo raggiungere prima degli altri l’obiettivo Carbon Neutral”
Dove si troverà la sede generale e la sede legale di Stellantis? Avete già un piano operativo per cambiare il portfolio veicoli?
“La sede legale sarà ad Amsterdam (come per FCA, ndr) mentre i modelli dei 14 brand rappresentano una base molto importante per cominciare. Con Stellantis avremo questa grande capacità di produrre veicoli condivisi, quindi meno costosi, così da generare opportunità di crescita per alcuni brand. I singoli marchi avranno opportunità per investire grazie alla condivisione, così da creare sinergie e nuovi orizzonti.”
Come riuscirete ad arrivare ai 5 miliardi di sinergie ai quali lei ha fatto riferimento? In Cina prevedete di individuare un nuovo partner?
“La fusione tra PSA e FCA rappresenta uno scudo verso nuovi mercati grazie al nostro portafoglio prodotto. Stellantis, grazie all’effetto scala, ci permette di diluire le spese di ricerca e sviluppo e tutto ciò garantirà una maggiore accessibilità a nuovi clienti, anche in Cina. Su questo mercato non vogliamo escludere nulla a priori. Fino a ora i risultati raccolti da FCA e PSA e Cina sono deludenti e stiamo analizzando le cause che hanno portato a questa situazione, prima ancora che nascesse Stellantis. Abbiamo un team dedicato a questo mercato che sta elaborando nuove strategie per il competitivo mercato cinese“
Come si comporterà Stellantis in Italia?
“Stellantis farà da scudo, grazie a business plan più sostenibili per alcuni modelli, molti dei quali italiani, sui quali permanevano delle incertezze. Essi non erano redditizi e questi modelli grazie alle sinergie di Stellantis torneranno a esserlo. Sul fronte dell’occupazione non c’è da temere“.
Parlando di Fiat, pensate di poter applicare il trattamento “Opel” che lei ha guidato verso l’acquisizione sotto l’egida di PSA?
“Appare chiaro che se dovessimo pensare di dover offrire dei modelli Fiat più recenti penso che ora abbiamo gli strumenti per farlo grazie alla condivisione delle piattaforme. Grazie a questi ingredienti potremo portare redditività anche in Fiat: basti pensare alla nuova Opel Corsa, nata sulla piattaforma CMP di PSA. Dobbiamo guardare al futuro con ottimismo.”
L’occupazione subirà un effetto positivo o negativo dalla nascita di Stellantis?
“Beh guardando a cosa è successo con Opel direi di no. Se prendiamo questo esempio e lo portiamo su una scala più grande, dove un brand si fa forza con l’altro. Da qui deriva la forza di affermare che l’occupazione non subirà effetti collaterali“.
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