Tecnologia

Bus autonomi presto in Germania: Volkswagen ci crede

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Mentre i robotaxi conquistano San Francisco, non senza problemi, un gran numero di marchi stanno implementando sistemi per la guida autonoma di mezzi più grandi, come bus o camion, in grado di trasportare merci o passeggeri. Volkswagen, per esempio, con il progetto ID.Buzz, nel 2025 solcherà le strade tedesche con un van che arriverà al livello 4 di autonomia. Intanto, a Monaco, Schaeffler ha annunciato di stare lavorando sul suo bus elettrico, che sarà testato a partire dal 2025.

Il livello 4 di autonomia è il penultimo livello di autonomia di guida, un gradino molto in alto: si tratta di guida completamente automatizzata in ambienti controllati, come in un’area cittadina o in autostrada. Mentre Volkswagen e Schaeffler studiano soluzione per implementare la guida autonoma, compagnie come MOIA, inventano nuovi metodi di car sharing. MOIA, in particolare, ha inventato il termine ride-pooling: si tratta di un sistema taxi condiviso, che attraverso un’app, riunisce le persone che si dirigono verso una data destinazione in un van.

Il prossimo passo è rendere questi sistemi autonomi: Volkswagen, insieme a MOIA, testerà ad Amburgo dei nuovi prototipi, basati sull’intelligenza artificiale Argo AI. Questa AI ha iniziato a mappare l’intera città tedesca, e quando il mapping sarà completato, si potrà iniziare il test di guida autonoma senza passeggeri.

Ovviamente dovranno essere introdotti altri tipi di sensori e tecnologie; prima di tutto, i sensori dovranno individuare le persone all’interno del van, se in numero corretto e in modo da rispettare le misure di sicurezza. Poi, ci sarà la parte della sicurezza esterna: ID. Buzz, per esempio, vanta 6 sensori Lidar, 14 telecamere e 11 radar. Tutti questi sensori e telecamere saranno in grado di distinguere l’ambiente circostante fino a 400 metri di distanza.

Certo, l’autonomia di guida nasconde non pochi problemi, come il costo di tutti questi sistemi di sicurezza e la manutenzione, che di certo non potrà essere effettuata da un robot; rimangono però soluzioni interessanti e da implementare, soprattutto per rendere più sostenibile e semplice la mobilità cittadina.

Autore: Flavio Garolla

Redazione Autoappassionati.it

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