Prove su strada

BMW X4 20d xDrive | Prova su strada

Tempo di lettura: 5 minuti

Uno dei SUV targati BMW di maggior fascino si è rinnovato di recente, proponendo tutti gli aggiornamenti estetici di Casa e novità tecnologiche degne della fascia premium cui appartiene. Nasce così la seconda generazione di BMW X4, da noi provata nella sua versione 20d xDrive, che equivale a uno dei motori più apprezzati dagli italiani.

Secondo modello della famiglia dei SUV coupé, l’X4 ha accompagnato la X6 e, solo di recente, è stata affiancata da X2, che, a sua volta, promette grandi numeri. Vediamo com’è fatta fuori e dentro la BMW X4 20d xDrive.

Design: family feeling al 100%

Più lunga, più larga e bassa rispetto alla sorella X3 e alla precedente generazione, la nuova BMW X4 misura 4,75 metri e propone un Cx di 0,30, non male per un SUV, agevolato dalla zona posteriore da coupé.

Dal punto di vista estetico, nella zona frontale è difficile distinguere una X3 da una X4. Gruppi ottici (disponibili full LED), doppio rene più grande, dotato di piccole paratie in grado di aprirsi per il raffreddamento del motore, e paraurti che cambia i suoi connotati in base all’allestimento, sono gli elementi caratteristici dei due modelli, che per essere riconosciuti vanno osservati nella parte laterale.

Cambia la zona posteriore, dove la X4 mostra il nuovo family feeling del Marchio.

Qui la linea del tetto è molto più spiovente e i centimetri di differenza con la X3 in altezza sono 6, mentre il passo è invariato rispetto alla X3, grazie alla piattaforma comune CLAR. I cerchi da 20” pollici mitigano molto bene la comunque abbondante presenza di carrozzeria, che, nella tonalità Sparkling Storm Brillant effect presenta un’eleganza ulteriore, grazie alle sue tonalità sul marrone.

La più grande novità è nella zona posteriore, dove i fari a LED a sviluppo orizzontale, che derivano dalla nuova Serie 8, aiutano ad aumentare l’impronta su strada e cambiano totalmente i connotati della vettura rispetto al modello precedente. La coda nel complesso risulta massiccia, con un lunotto che garantisce poca visibilità, in favore di un design più accattivante.

Se all’esterno per distinguere la X3 dalla sua variante coupé dovevate guardarla quantomeno di profilo, all’interno a maggior ragione avrete difficoltà a distinguere i due modelli. Dentro, infatti, la BMW X4 propone lo stesso abitacolo della sorella. Ottimi materiali, accoppiamenti perfetti e lo schermo touch screen da 10,25” posizionato sopra la plancia assicurano di essere seduti su una BMW. A questi pregi si aggiungono il quadro strumenti digitale, ampiamente configurabile, l’Head Up Display, comandi gestuali, inserti in radica e pelle beige a profusione. Nella configurazione da noi provata, la tecnologia si sposa con l’eleganza, un po’ retrò, degli abbinamenti, tra inserti neri, in legno e in pelle CamberraBeige.

Interni in linea con la qualità della Casa bavarese, ma con una scelta di abbinamenti un po’ datata. Tecnologia di prim’ordine.

Bene i vani portaoggetti nella parte anteriore, che permettono di svuotarsi le tasche senza problemi, oltre a ricaricare il telefono o la super tecnologica chiave nell’apposito vano wireless. La BMW X4 perde qualcosa rispetto a X3 in spazio per la testa nella zona posteriore, ma nel complesso mantiene un’ottima abitabilità. Il bagagliaio, nonostante la coda in discesa propone da 525 a 1.430 litri, abbattendo i sedili in configurazione 40:20:40.

Alla guida della BMW X4 20d xDrive da 190 CV: scattante e confortevole, ma il peso si fa sentire

Il 2.0 turbodiesel della BMW X4 20d xDrive eroga 190 CV e rappresenta una delle scelte più razionali che si possano fare in fase di acquisto di questo modello, a maggior ragione se si guarda il rapporto prezzo/prestazioni.

La cavalleria che sfiora i 200 CV e i 400 Nm di coppia, spostano la X4 20d da 0 a 100 km/h in 8 secondi, per una velocità massima di 213 km/h. La guida è coordinata dal cambio Steptronic a 8 rapporti, grande garanzia di efficienza e di intuitività in ogni situazione. I paddle assecondano anche la guida più sportiva e la loro presenza è molto apprezzata, anche se difficilmente l’utente medio li utilizzerà. Tornando al propulsore, si sente un po’ di vuoto ai bassissimi regimi, ma una volta che entra in gioco la coppia, anche l’allungo si fa apprezzare. Le quattro modalità di guida (Eco Pro, Comfort, Sport e Adaptive) aiutano ad adattare la risposta della vettura, con la sola Adaptive che risulta un po’ superflua nel complesso.

Nella guida cittadina, invece, si sente molto la pesantezza degli oltre 1.800 kg di peso (la scorsa generazione pesava 50 kg in più) soprattutto in fase di partenza da fermi. La BMW X4 non riesce a fare miracoli neanche tra le curve del misto stretto, anche se il sottosterzo compare solo quando si esagera e il rollio non è mai troppo marcato, così come il beccheggio. La distribuzione dei pesi 50:50, infatti, aiuta e non poco, l’agilità della vettura, che restituisce tutto sommato un buon piacere di guida.

Nonostante la pesantezza in città, tra le curve la X4 si muove bene, senza esagerare in rollio e beccheggio.

Lo sterzo a intensità variabile (Variable Sport Steering, di serie), permette di agire con due dita in caso di svolta così come durante le manovre di parcheggio, mentre diventa più rigido e consistente tra le curve a velocità più sostenuta. Nel complesso risulta un po’ meno preciso rispetto agli standard cui ci ha abituato BMW, ma si tratta comunque di un ottimo sterzo, forse solo troppo filtrato. Nelle manovre cittadine, la BMW X4 risulta leggermente più impacciata, ma le telecamere 360 gradi, disponibili a richiesta, sono caldamente consigliate per muoversi con migliore agilità.

La ben nota trazione integrale xDrive, inoltre, si occupa di cavare di impaccio la X4 nei momenti di scarsa aderenza, distribuendo la forza motrice anche esclusivamente su un solo asse.

In autostrada la Eco Pro è la modalità giusta per risparmiare sui consumi, dichiarati per questa motorizzazione da 190 CV nell’ordine dei 5,4 – 5,6 l/100 km, anche se noi difficilmente siamo riusciti a stare sotto i 7 l/100 km in un utilizzo misto.

Dal lato sicurezza si può apprezzare il lavoro dei sistemi di assistenza alla guida introdotti con il pacchetto BMW Driving Assistant Plus, a richiesta. Se la frenata automatica d’emergenza è di serie, non lo è il nuovo Active Cruise Control, una combinazione riuscita tra mantenitore di velocità che segue l’auto davanti e lettore delle linee di carreggiata: premendo un pulsante sulla razza sinistra comparirà sul quadro strumenti digitale un bel volantino verde, segno che l’auto ha preso il controllo per tenervi dove dovete stare. Non è guida autonoma ma è comunque un sistema di livello tra 1 e 2, un inizio insomma. Sempre mani sul volante, non dimenticatevelo…tanto ve lo ricorda “lei”, la vettura, di rimetterle al loro posto.

Consumi abbastanza contenuti e un comfort di marcia molto buono. Elementi che si uniscono alla trazione integrale xDrive.

Prezzo e concorrenti

La BMW X4 parte dal prezzo di 54.950 euro per la 20i xDrive e sale a 62.450 euro per la X4 20d xDrive. La vettura da noi provata, considerata l’infinita lista di optional cui ci ha abituati il Marchio tedesco, arriva a sfiorare gli 80.000 euro.

Tra gli accessori troviamo alcuni elementi quasi imprescindibili, ma anche alcuni optional dei quali si può fare a meno. Si parte dai 1.100 euro per la vernice e si passa per i 1.690 euro dei cerchi da 20” styling 695, la Pelle Vernasca CanberraBeige (1.550 euro), il pacchetto Connectivity (8.250 euro), la BMW Display Key (260 euro), i fari full LED adattivi (510 euro), il riscaldamento e aerazione a distanza (1.550 euro), il Driving Assistant Plus (2.360 euro), l’Head-Up Display (1.010 euro), le sospensioni adattive (1.020 euro), la regolazione elettrica sedili anteriori e l’impianto Harman Kardon (1.230 e 1.120 euro).

Per quanto riguarda la concorrenza, la BMW X4 si interfaccia principalmente con la Mercedes GLC Coupé, unica vera concorrente così marcatamente simile per forma e intenti. Allargando il panorama, la X4 guarda anche ad Alfa Romeo Stelvio e Porsche Macan.

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Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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Guido Casetta

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