È stata prestata da poco la seconda generazione della BMW Serie 2 (G42) che sostituisce la F22, a sua volta erede della prima BMW Serie 1 Coupè, capolavoro di design pensato e realizzato dal mitico Chris Bangle. Un’auto che cresce nelle dimensioni, ben 10 cm in più della precedente, con 4,53 metri di lunghezza per 1,83 di larghezza e 1,39 di altezza. Utilizza la ben nota piattaforma CLAR, condivisa anche con la BMW Serie 3, che la porta ad avere lo svantaggio del peso in ordine di marcia che ora sfiora i 1.800 kg.
Forse nel creare la nuova BMW M240i, i tecnici si sono posti il quesito: a chi serve ancora l’M2? Pertanto, la scelta è stata di aumentare la cavalleria della M240i che con il suo 6 cilindri in linea biturbo siglato B58 riesce ad erogare la bellezza di 374 CV e 500 Nm di coppia, a 1.800 giri/min. Non è una M2, ma semplicemente la motorizzazione a benzina più potente di serie. La meccanica utilizza, una sofisticata trazione integrale xDrive, con prevalenza al posteriore, abbinata al ben conosciuto cambio automatico ZF otto rapporti a convertitore di coppia. L’auto controlla la dinamica di guida tramite un differenziale meccanico a slittamento limitato, con controllo elettronico, al posteriore in grado di rimandare fino al 100% di trazione alle sole ruote posteriori.
Con queste specifiche e seppur con un peso di certo non contenuto, la nuova M240i xDrive è in grado di fermare la lancetta dello 0-100 km/h in soli 4,3 secondi, e può raggiungere una velocità massima di ben 250 km/h limitati elettronicamente. Forse il debutto della nuova BMW M2 avverrà entro la metà del 2023, con circa 450 CV di potenza e valori di performance in grado di polverizzare quelli attuali.
Se c’è un tema che agita ancor oggi i piani alti di BMW è sicuramente quello del design. Dopo anni di dominio incontrastato tra il 2000 e il 2010, con le ultime creazioni, il costruttore bavarese ha spesso trovato un parere contrastante da parte della critica e dagli appassionati.
Dapprima la griglia con il doppio rene dalle grandi dimensioni, diventate poi anche verticali, passando attraverso interni non particolarmente ricercati che diventano addirittura troppo futuristici con la nuovissima BMW iX, la casa costruttrice ha dimostrato un progresso nello stile non sempre molto lineare ed ora, con questa Serie 2, vuole quasi ritornare alle origini.
Linee tirate sì, ma decisamente più spigolose rispetto al passato, con meno spunti rivoluzionari e soluzioni più tradizionali. Il frontale risulta aggressivo e basso, con uno sguardo accigliato e il doppio rene orizzontale. Importante il taglio ai lati della griglia inferiore che dà forza al muso dell’auto. La fiancata è stata notevolmente allungata, merito dei 10 cm extra di lunghezza e l’aumento del passo. Al posteriore si trovano gruppi ottici più lavorati, sagomati e spigolosi. Forse non precisamente in stile BMW ma in linea con i nuovi tratti stilistici che il brand tedesco ha imposto per incontrare i gusti dei mercati orientali.
Negli interni non viene modificata di molto la plancia, ma vi è uno schermo dell’infotainment da 12,3 pollici che svetta sul cruscotto mentre nella parte inferiore rimangono ben solidi i comandi fisici per la regolazione del clima e della riproduzione musicale. Davanti al volante ritroviamo una strumentazione digitale full-screen, che interagisce con lo schermo al centro della plancia e proietta moltissime informazioni mentre si viaggia.
La gamma della nuova BMW Serie 2 2022 parte con un prezzo d’attacco di 42.020 euro, mentre per la M240i di cui vi abbiamo parlato ne servono almeno 58 mila euro, esclusi optional e accessori. L’auto è già ordinabile fin da subito, ma le consegne partiranno da fine 2021: ci resta un po’ di tempo per rimpinguare il conto in banca.
Autore: Alessio Richiardi
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