Beta Utensili, leader in Europa nella produzione di utensili e attrezzature da lavoro per gli specialisti della meccanica, della manutenzione industriale e dell’autoriparazione, accende i motori e ingrana subito la marcia nell’anno in cui festeggia il centenario dalla sua fondazione.
Nel 2023 l’azienda sarà infatti Official Partner e Official Sponsor del Monster Energy Yamaha MotoGP Team, che da oltre vent’anni si affida agli utensili Beta per garantire prestazioni eccellenti. Quest’anno Beta, oltre ad essere protagonista nei box, avrà il suo logo sulle divise del team e sarà ben visibile sui cupolini delle due moto accanto a quello Yamaha, a testimonianza di un rapporto sempre più consolidato tra il brand italiano e la scuderia. Non è tutto: prosegue anche la Personal Partnership con Fabio Quartararo, 23enne Campione del Mondo MotoGP 2021.
“Siamo molto orgogliosi della strada percorsa insieme al team Monster Energy Yamaha MotoGP – ha dichiarato Roberto Ciceri, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Beta – come sponsor di un player tanto prestigioso. Da oltre 20 anni, infatti, lavoriamo fianco a fianco, ed è in questo tipo di collaborazioni che troviamo la linfa vitale e l’esperienza tecnica che sono essenziali per sviluppare e perfezionare sempre i nostri prodotti”.
Monster Energy Yamaha MotoGP & Beta Utensili: un matrimonio sulle due ruote
Sono 24 anni che prosegue la partnership di Beta Utensili con Yamaha Factory Racing. Un rapporto longevo, quello tra il brand e la scuderia, perché basato su valori condivisi e distintivi, come il perfezionamento continuo e la costante affidabilità, la qualità e le performance che ne derivano.
“Doppietta” con Fabio Quartararo
Parlando di valori condivisi, continua anche quest’anno la collaborazione e Personal Partnership iniziata lo scorso anno con il pilota Fabio Quartararo, campione del Mondo MotoGP 2021, in qualità di Beta Ambassador.
“La collaborazione con Fabio è frutto di un grande rapporto di fiducia nei confronti di uno dei piloti più audaci e di talento della sua generazione” ha concluso Ciceri.
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