Come ogni anno la classifica stilata da InterBrand ci racconta quali sono i 100 marchi con maggior valore a livello mondiale. Non valore finanziario ma bensì di gradimento e affezione che i consumatori di tutto il mondo intervistati esprimono (per quella relativa solo al consumatore italiano dovremo attendere il 9 novembre).
Con l’eccezione di Coca-Cola al terzo posto, prima in Italia nel 2015, a contendersi le posizioni e scalare la Top 10 della classifica troviamo tech companies e costruttori automobilistici, ormai molto assimilabili, vista la volontà delle prima di entrare nel settore automotive, e dei secondi, per cui la tecnologia è sempre più un core business.
Al primo posto rimane fissa Apple, con un valore di 178.119 $M, in crescita dell’5%, mentre al secondo posto troviamo Google a 130.252 $M, in crescita dell’11%, e dopo Coca-cola con 73 miliardi di dollari di valore, in calo del 7%, c’è Microsoft.
La prima azienda del settore automotive, da ben sei anni, in quinta posizione è Toyota che nel 2016 sale di un gradino con un valore di 53.580 $M, mettendo a segno un +9%.
Dopo IBM, Samsung e Amazon, che è una delle top riser con +33%, troviamo Mercedes che scavalca BMW ed entra nella Top10 in nona posizione, in salita di ben tre posti rispetto all’anno precedente, con un valore attribuitole dai consumatori di 43,19 miliardi di dollari, + 18% rispetto all’anno precedente.
Bmw rimane invece stabile e in undicesima posizione, con +12% e un valore di 41,5 miliardi.
Quest’anno in classifica, Volkswagen a parte, che paga lo scandalo dieslgate, quasi tutte le case automobilistiche fanno segnare una crescita di valore notevole, con l’ingresso di Tesla in centesima posizione, l’unica new entry nella Top 100, a riprova che il numero di vendite e il fatturato, in questa classifica non contano.
La Top raiser dell’anno è Facebook, con +48% di valore, a 32,5 miliardi di dollari, in quindicesima posizione, mentre tra le varie Disney, McDonald, Nike, Louis Vuitton e H&M, troviamo Honda, in calo del 4% alla posizione 21, Ford al 33esimo posto, Audi e Volkswagen che perde il 9%, quarantesima.
La Top Riser dell’anno nel settore automotive, invece, è Nissan, +22% al quarantesimo posto, seguita dal Porsche, cinquantesimo, e dalla coreana KIA, posizione 69, + 12% nel valore a quota 6,32 miliardi e Land Rover, settantottesima con 5,69 miliardi e +11%.
Prima e unica tra le case che producono moto invece è Harley-Davidson, in ottantesima posizione mentre al gradino 88 si piazza Mini, con un valore in crescita del 18%.
Cosa si evince da questa classifica? Nella visione del consumatore, il valore che egli attribuisce a un brand, non è affatto determinato da quanto sia grande il costruttore o quante auto venda, ma dal grado di soddisfazione e soprattutto affidabilità, che quel brand trasmette per una brand reputation costruita negli anni, vedi Toyota e Mercedes, ad esempio, oppure per l’abilità nel comunicare, vedi Tesla con il suo patron Elon Musk.
In classifica ci sono solo due aziende italiane, almeno di origini, Gucci, al cinquantatreesimo posto e Prada, all’ottantunesimo.
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