Acquistare una nuova auto, specie di questi tempi, non è impresa facile. La scelta non dipende solo dal prezzo o dall’offerta del vostro concessionario, visto che la variabile può essere rappresentata anche dal tipo di alimentazione in base alle vostre necessità. Prendiamo ad esempio, in questo articolo, le auto metano. l’Italia è il paese europeo con più distributori di metano presenti sul territorio: se ne contano più di 1.500. L’infrastruttura abbastanza ben diffusa sul territorio ha certamente contribuito alle vendite di questa tipologia di alimentazione, visto che fino al 2020, pur rimanendo una nicchia di mercato, la quota di mercato delle auto metano era pari al 2,3% (dati UNRAE).
Nel 2021 tale quota è scesa al 2,1%, ma è nel corso del 2022, complice lo scoppio della guerra in Ucraina, che si è verificato un crollo vertiginoso delle vendite. A oggi, nel momento in cui scriviamo, la quota è tristemente scesa allo 0,9% nei primi 10 mesi del 2022. Perchè? Il motivo è dato sicuramente dal conflitto scoppiato a inizio 2022 e dalla flessione vertiginosa che hanno avuto i prezzi del gas naturale. L’effetto sul prezzo del metano e sui prezzi auto metano 2022 e, di conseguenza, sulle vendite delle auto metano è stato neanche a dirlo disastroso, tanto che oggi in pochi considerano l’idea di comprare un’auto a metano almeno stando a queste condizioni sfavorevoli che hanno inciso in modo determinante sull’opinione pubblica.
Vero è che, oggettivamente, l’auto metano rappresenta ancora un buon compromesso tra costo d’acquisto e costi di gestione, oltre a non essere soggetta ai tanti blocchi della circolazione cui troppo spesso, ultimamente, vanno incontro le auto Diesel. Una delle auto metano più vendute, la Seat Arona TGI, presenta un sovrapprezzo di 1.500 euro tra la versione entry level 1.0 EcoTSI Reference e la 1.0 TGI pari allestimento. Bisogna poi considerare, almeno prima che i prezzi ai distributori si impennassero, un notevole risparmio nei costi del rifornimento delle auto metano. Oggi la situazione si è ribaltata, tanto che un pieno di metano costa mediamente più del doppio rispetto a prima.
In questo panorama, andiamo ad analizzare quali sono i modelli 2022 di auto metano. Molti di essi, non è un caso e presto capirete perché, sono prodotti dal gruppo Volkswagen. Nonostante una buona rete di distributori metano, alcuni dei quali dal 2021 sono diventati Self, è utile analizzare a 360° la situazione delle auto metano oggi.
Molto semplicemente, le auto a metano sono vetture del tutto simili per caratteristiche e prestazioni alle loro omologhe benzina/Diesel con la differenza che ad alimentarle c’è un sistema bi-fuel dove il metano, o gas naturale compresso, è la fonte di energia principale, coaudivata da un piccolo serbatoio della benzina. Prima dell’esplosione dei prezzi del metano stesso, tra i tanti pro delle auto a metano rimangono i bassi consumi, le basse emissioni, sia in termini di CO2 sia di particolato e, innegabilmente, la migliore resa energetica. Più efficienti le auto a metano lo sono veramente, e i vantaggi non finiscono qui. Equiparandole con le auto ibride che oggi le hanno in parte soppiantate, anche le auto a metano si possono considerare a tutti gli effetti auto green e per questo molte amministrazioni comunali le premiano con incentivi quali minori restrizioni alla circolazione, uno dei grandi flagelli che oggi condannano le auto Diesel, così come le minori restrizioni di parcheggio rispetto alle auto GPL: i possessori di un box sotterranneo sapranno bene i divieti che incorrono circa la permanenza di un’auto GPL, regola che non riguarda le auto a metano.
Tra i contro delle auto a metano, invece, c’è una rete di stazioni di rifornimento non capilarizzata sul territorio, la revisione delle bombole del metano (ogni 4/5 anni in base al tipo di bombola), i costi di manutenzione più alti (più tagliandi), bagagliaio più piccolo rispetto alle omologhe endotermiche e l’oggettiva differenza di prezzo che analizzeremo a breve.
Se invece vogliamo capire come sono fatte le auto a metano, e quindi come funzionano, torna utile andare per gradi. Innanzitutto ci sono case automobilistiche, in particolar modo i Marchi del gruppo Volkswagen, che ancora credono in questo tipo di tecnologia tanto da produrre auto a metano da stock. C’è chi, invece, preferisce far montare da aziende specializzate, come la piemontese BRC Gas Equipment, il sistema di alimentazione a metano sulla propria auto dopo averla acquistata.
Ci sono due tipi di impianto che influiscono sulla tecnologia delle auto a metano: con il sistema a riduttore vengono sacrificate un poco le prestazioni, mentre con l’impianto a iniezione le prestazioni sono paragonabili a quelli dello stesso motore benzina montato su altre versioni dello stesso modello. Fondamentale, e non potrebbe essere da meno, è la presenza del serbatoio che viene solitamente piazzato sotto il fondo del bagagliaio, rubando spazio a quest’ultimo. Realizzato in acciaio e capace di resistere a pressioni molto alte così come a urti, il serbatoio deve rispondere a regole molto precise sia in termini di performance sia in termini di installazione aftermarket. Da qui si deducono costi più alti rispetto a un “semplice” motore benzina. Il riduttore di cui sopra, invece, è responsabile di “ridurre” la pressione del gas compresso (fino a 220 bar) a una pressione sfruttabile dal motore, intorno a 1 bar. Lo scambio termico tra gas metano e fluido refrigerante del motore è il trucco grazie al quale avviene questo fenomeno fisico.
La centralina elettronica di un’auto a metano, inoltre, è responsabile di dosare la quantità di miscela (aria/carburante) da iniettare nei singoli cilindri, a prescindere che la fonte sia il metano a pressione atmosferica o la benzina contenuta nel piccolo serbatoio dedicato. Nulla sarebbe però possibile senza l’installazione del commutatore in abitacolo: quest’ultimo permette di visualizzare la quantità di gas rimanente nel serbatoio e di “commutare” il passaggio tra le due alimentazioni. Solitamente, l’auto si avvia a freddo sempre a benzina in attesa che l’impianto raggiunga le corrette temperature di esercizio.
C’è, infine, una differenza nel funzionamento di base delle auto a metano. Le cosiddette monovalenti, infatti, contano sulla quasi totale alimentazione a metano tanto da ridurre la capacità del serbatoio della benzina talvolta sotto i 10 litri. La garanzia è quella di viaggiare sempre a metano, ottenendo per altro maggiori incentivi legati alle minori emissioni. Le auto a metano bivalenti, al contrario, permettono di scegliere istante per istante se viaggiare a metano o a benzina, con prestazioni non per forza simili.
Le prime sono sicuramente consigliate a chi può disporre di una forte distribuzione di impianti a metano, basti pensare ai grandi centri urbani, le seconde non hanno questo tipo di problemi potendo viaggiare volontariamente a benzina.
Prima di scoprire i nuovi modelli 2022 di auto a metano scopriamo quali sono state le 10 auto a metano più vendute nel corso del 2022 nel momento in cui scriviamo, quindi nel complessivo gennaio-ottobre 2022:
Come abbiamo visto, la crescita dei prezzi nel corso del 2022 del metano al distributore ha inciso pesantemente sulle vendite di modelli auto metano 2022. La situazione potrebbe cambiare nel corso del 2023, ma è ancora presto per fare proclami. Sicuramente ha inciso anche la crescita repentina delle immatricolazioni di auto elettrificate: basti pensare alle ibride (mild e full hybrid) che sono passate dal 28,7% del 2021 al 34,1% del 2022. Questi fattori stanno facendo rivalutare l’impegno delle case automobilistiche nella progettazione di nuove auto a metano. Da qui parte la nostra analisi sugli attuali modelli auto metano 2022 in vendita.
Nella lista sopra elencata figurano sì le auto a metano 2022 più vendute, ma queste sono solo una parte delle vetture mosse dalla doppia alimentazione benzina/metano. Trovate un elenco dei prezzi auto metano 2022 più in basso, prima, però, meglio spendere due parole sui modelli che vedrete elencati. Sono auto che costano un po’ di più rispetto alle omologhe a benzina ma, dalla loro, hanno il vantaggio encomiabile di non pagare il bollo in alcune regioni consumando meno ed emettendo, di conseguenza, meno emissioni di anidride carbonica. L’esempio è presto fatto: la prima della lista è la Volkswagen up! (eco up! il nome ufficiale) che è disponibile sia con motore benzina (1.0 tre cilindri 65 CV) sia con il bi-fuel benzina/metano: nel primo caso si parte da 16.300 euro nel momento in cui scriviamo, per salire ai 18.300 euro che è anche il prezzo della auto a metano 2022 più economica oggi in vendita.
Analizzando i modelli di auto a metano 2022 oggi in vendita, potremmo pensare di dividere quest’ultimi in base alla tipologia di carrozzeria. Tra le piccole, infatti, figurano la già citata Volkswagen up! ma, anche, la Fiat Panda e la Lancia Ypsilon. Quest’ultime sono a esaurimento scorte e montano lo stesso motore 0.9 Twin Air bicilindrico: la Panda ha 80 CV e il cambio manuale a 5 rapporti, la Ypsilon monta lo stesso tipo di rapporto ma si ferma a 71 CV.
Veniamo, dunque, ai principali modelli di auto a metano 2022 oggi in vendita. Li troverete riassunti in un elenco puntato con relativi prezzi delle auto a metano 2022.
Volkswagen up!: rivale diretta delle “uscenti” Panda e Ypsilon, disponibili solo a esaurimento scorte, la piccola della Casa di Wolfsburg nella versione eco up! è lunga appena 3,6 metri, è larga 1,65 metri ed è alta 1,50 metri. La sua estrema compattezza le permette di muoversi con disinvoltura in città e la presenza delle 3 o delle 5 porte rende agevole anche l’accesso alla seconda fila di sedili, dove possono trovare spazio fino a due seggiolini grazie agli agganci Isofix. Abitabilità quindi garantita per non più di 4 persone. Il motore, che nasce per funzionare sia a metano sia a benzina, è il piccolo tre cilindri 1.0 da 68 CV. Tra 3 e 5 porte, c’è una differenza di 400 euro. Piuttosto piccolo il bagagliaio: dai 251-959 litri della up! si passa ai 213-913 litri della eco up!.
Seat Ibiza e Seat Arona TGI: una sorella dell’altra, Ibiza e Arona TGI condividono lo stesso pianale e lo stesso tipo di motorizzazione. Questi due modelli di auto a metano 2022 sono anche quelli più venduti insieme ai cugini di Skoda, sempre si parla d’altronde della galassia Volkswagen. Ibiza si rivolge a un pubblico giovane, dato il suo appeal che prosegue ormai da diversi decenni, mentre Arona TGI è stato lanciato nel 2019 diventando il primo SUV a metano al mondo. Quest’ultima monta ben tre serbatoi di metano (per 13,8 kg di capacità totale) ed è un’auto a metano monovalente con un quarto serbatoio per la benzina da 9 litri. Può raggiungere se non superare i 400 chilometri di autonomia con il solo metano (560 km complessivi tra metano e benzina) diventando così un’auto adatta per la città grazie alla sua guida rialzata che tanto piace ad ampie fette di automobilisti. Parte da 22.100 euro e il suo prezzo concorrenziale ha contribuito a farla diventare una delle auto a metano 2022 più popolari. Il suo motore da 90 CV e 160 Nm di coppia offre una buona guidabilità ma, da auto a metano 2022 monovalente cui è, c’è l’innegabile vantaggio della riduzione del bollo auto in alcune regioni (fino al 75%).
Tra i modelli di auto a metano 2022 più compatti, quindi, si parla di prezzi compresi tra i 18.300 euro della eco up! e i 23.450 euro della Polo TGI: anche la segmento B prodotta da Volkswagen monta lo stesso motore da 90 CV delle Ibiza e Arona TGI. La Polo TGI è l’utilitaria sempre monovalente con bombole da 13,8 kg e serbatoio benzina da 9 litri, di fatto la rivale n.1 della cugina Ibiza TGI con la quale differisce essenzialmente per il prezzo, gli allestimenti e la dotazione di serie.
Salendo di un segmento (dal B al C), sono diversi i modelli di auto a metano 2022 considerabili come medie. C’è la Skoda Scala G-TEC, anche lei 90 CV come le più compatte, che parte da 24.400 euro. Salgono oltre i 27.000 euro i prezzi delle auto a metano 2022 come la Skoda Kamiq G-TEC, l’auto a metano più venduta in Italia nel 2022, così come la Leon TGI, anche in versione station wagon Sportstourer, la Octavia G-TEC e la Volkswagen Golf TGI. Quest’ultima attacca sopra i 30.000 euro (32.850 euro) e come i modelli Leon e Octavia l’aumento del prezzo è dovuto anche a un altro fattore: a differenza delle bombole in acciaio, resistenti ma capaci di gravare non poco sul peso della vettura, sono montati serbatoi in materiali compositi. Per dare un’idea di prezzo, la Golf TGI costa 4.450 euro in più rispetto alla entry level a benzina (1.0 TSI EVO 110 CV) e 3.100 euro in più rispetto alla comparabile 1.5 TSI da 130 CV. Il motore della Golf a metano così come delle omologhe Skoda (Octavia e Octavia Wagon) e Seat (Leon e Leon Sportstourer) è, infatti, lo stesso 1.5 quattro cilindri turbo da 131 CV equipaggiato di serie con il cambio automatico a doppia frizione DSG. Buona l’efficienza anche nei confronti della Golf Diesel, che con la 2.0 TDI da 115 CV parte da 31.850 euro. Curiosamente, la sua capacità del bagagliaio è superiore rispetto alla Golf ibrida (eHybrid): 287 litri di capacità minima della Golf TGI contro i 273 litri della Golf eHybrid.
Stesso discorso per l’Audi A3 30 g-tron S tronic: è la più cara tra le auto a metano 2022 del segmento C. La meccanica è la stessa della Golf, con un particolare accenno alle prestazioni: curiosamente si pone tra la 30 TFSI (1.0 tre cilindri mild hybrid 110 CV) e la più potente 35 TFSI (1.5 quattro cilindri mild hybrid 150 CV) e accelera da 0 a 100 km/h in 9,7 secondi per una velocità massima di 211 km/h. I serbatoi di metano hanno una capacità di 17,3 kg, sempre 9 i litri di benzina caricabili a bordo. Vano bagagli sacrificato con 280 litri contro i 380 litri delle altre A3 a benzina e Diesel.
Infine, si sale ancora di un segmento, siamo tra le auto premium, con l’Audi A4 Avant e A5 40 g-tron S tronic. Qui i cavalli salgono a 170 e i prezzi salgono al confine dei 50.000 euro. Si tratta di modelli alternativi, al pari delle rispettive versioni ibride, dei versatili modelli di origine. A4 Avant è una station wagon per famiglie, A5 la berlina di rappresentanza simbolo di auto aziendale. Entrambe montano il 2.0 quattro cilindri turbo da 170 CV e 270 Nm di coppia, ricalcando il posizionamento di gamma esattamente come detto per la più piccola A3. Con il costo del metano calmierato e in vantaggio rispetto a benzina e Diesel, A4 Avant e A5 con motore bi-fuel possono percorrere 100 chilometri con una spesa all’incirca di 5 euro. La situazione, come abbiamo visto, è cambiata nel corso del 2022 ma è oggettivo che questi ultimi due modelli di auto a metano 2022 siano tra i più efficienti disponibili oggi sul mercato. A confronto con un’A4 Avant 35 TFSI S tronic 150 CV, la 40 g-tron costa 4.300 euro in più.
Ricapitolando, i prezzi delle auto metano 2022 sono, in ordine crescente (a partire da):
A queste si aggiungono le le auto a metano 2022 ancora in stock, quindi a esaurimento scorte: si tratta della Lancia Ypsilon da 71 CV (18.950 euro) e della Fiat Panda Cross 80 CV (20.000 euro).
Sin dal debutto dell’Audi e-tron nel 2019, il primo modello completamente elettrico della Casa dei…
Bernie Moreno, neo-senatore eletto dell’Ohio e venditore di auto, si è messo in testa di…
Tempo di lettura: < 1 minuto La produzione di auto in UK è crollata ai…
La Kia Syros è la nuova SUV compatta pensata per l'India ma con contenuti adatti…
In un contesto di rialzo generalizzato dei listini, il noleggio a lungo termine costituisce un’alternativa…
Sono stati consegnati i primi settanta esemplari di Alfa Romeo Stelvio in dotazione alla Polizia…