La Casa di Ingoldstadt è stata chiara, molto chiara. Nei giorni scorsi ha fatto scalpore la notizia che vuole la marca tedesca come completamente concentrata sulla mobilità a zero emissioni già a partire dal 2026. Per il mondo dell’automobile, praticamente dopodomani. Il tutto è iniziato con la e-tron, SUV elettrico nato su un pianale MQB modificato, ma la vera mobilità elettrica Audi inizia con lei, con la Q4 e-tron, la “nativa” elettrica nonché prima vettura a sfruttare la piattaforma MEB del gruppo Volkswagen sulla quale sono già nate ID.3, ID.4, Skoda Enyaq e Cupra Born.
Una vettura che parla al futuro ma affonda le sue radici nel presente, visto che è anche la prima Audi che si può noleggiare sia a lungo sia a breve termine, fenomeni molto di moda in questo periodo storico: la rivoluzione è adesso, giusto per citare una frase che calza a pennello. Un atto di coraggio quello della Casa tedesca che si prende i suoi rischi con un’auto sicuramente all’avanguardia e pronta a offrirsi sia con la proverbiale trazione integrale quattro, con la 50 e-tron quattro che abbiamo provato in anteprima (anche in off-road) e due versioni a trazione posteriore dal prezzo ovviamente inferiore.
Vediamo quindi come va la nuova Audi Q4 e-tron 50 quattro con i suoi 299 CV e la batteria da 77 kWh netti.
Se vi ricordate, Audi Q4 e-tron si mostrò in versione concept già nel 2019 e da allora sono cambiate un po’ di cose. C’è stata la pandemia ed è cambiato in breve, brevissimo tempo, il paradigma del mondo dell’auto. Audi quinti punta tanto, tantissimo su questo nuovo SUV elettrico che propone proporzioni da Q3, uno spazio interno da Q7 (proprio così) e un bagagliaio da Q5. Un mix tra le “Q” che si traduce in un SUV da segmento D (lungo 4,59 metri, 9 centimetri in più di Q3, 10 centimetri meno di Q5) ma con un passo di 2,76 metri che premia un’abitabilità interna da far invidia a SUV di segmento superiore.
Il pavimento è piatto e si sta comodi in cinque, senza contare che dietro la capacità del bagagliaio è nuovamente da categoria superiore: 520 litri di capacità minima, fino a 1.490 litri abbattendo gli schienali: la stessa di Q5, con la differenza di dimensioni di cui sopra. Veniamo agli esterni di Audi Q4 e-tron. La firma luminosa Audi Matrix LED (a richiesta per 1.360 euro) è inedita, si può infatti scegliere tra quattro diverse configurazioni accendendo dall’apposita schermata del sistema di infotainment così come dovremo abituarci a vedere le famose griglie “single frame” a riempire il frontale (l’aria, giusto il necessario, entra da sotto dove le paratie si chiudono o aprono a seconda dell’esigenze di raffreddamento, privilegiando così l’efficienza aerodinamica).
Nella versione da noi provata, la S line edition, l’assetto si presenta con l’altezza della vettura ribassata di 1,5 centimetri e cerchi da 20″. Dietro, invece, le luci sono unite da un elemento luminoso distintivo che già caratterizzava la prima e-tron. Tornando sui cerchi, si parte dai 19” fino ai 21” in optional nella gamma Q4 e-tron, così come sono disponibili otto tine per la carrozzeria, tra cui le inedite Viola Aurora il Blu geyser.
Così come fuori le forme sono ricercate e le proporzioni, specie in vista laterale e posteriore, premiano la sportività, dentro Audi Q4 e-tron offre un abitacolo digitale dove i protagonisti sono tre: sulla S line edition da noi provata parliamo dell’ormai noto Audi virtual cockpit, dello schermo centrale da 11,6” (il più ampio di sempre su un’Audi) ma anche, e soprattutto, sul nuovo head-up display a realtà aumentata che proietta, letteralmente, la guida in una nuova fase.
Quest’ultimo è la vera novità dell’abitacolo di Audi Q4 e-tron ma è a richiesta anche sulla top di gamma: il suo funzionamento è apparentemente semplice ma non lo è, in pratica grazie a un sistema di proiezione le informazioni importanti vengono riflesse a un’immaginaria distanza di 10 metri, come se quest’ultime venissero visualizzate su uno schermo piatto virtuale da 70”. Come se non bastasse, da buona nativa elettrica, in Audi hanno pensato anche a un nuovo sistema di navigazione (e-tron trip planner) capace di, una volta impostata la destinazione, suggerire il percorso migliore, la presenza o la necessità di fermarsi a una colonnina (calcolando il tempo utile per ricaricare non al massimo ma per arrivare alla destinazione finale). Anche così Audi può contribuire a eliminare la famosa “ansia da ricarica” che, come vedremo a breve, non ha infastidito questo nostro primo contatto.
Sulla plancetta sospesa avremmo preferito non trovare l’ormai onnipresente plastica nera lucida, mentre sotto sono ottimi i due vani portaoggetti tra cui una permette di ricaricare wireless lo smartphone. C’è anche un piccolo gancio che torna utile sia per il biglietto in autostrada sia per tenere fermo un eventuale smartphone del passeggero. Si guida comodi, i sedili infatti sono pensati per una guida più turistica che sportiva.
Tre sono le versioni con cui Audi lancia la nuova Q4 e-tron sul mercato. Quella del nostro test è la 50 quattro che, con i suoi 299 CV e la trazione integrale, si posiziona al vertice della gamma. Questa motorizzazione prevede l’installazione della batteria più capiente (con 77 kWh effettivi di capacità) e relativi 487 km di autonomia in WLTP. Un gradino sotto, ma probabilmente rappresenterà il cuore di gamma, la 40 monta un solo motore elettrico sull’asse anteriore (ma la trazione è dietro) e offre 204 CV. Qui l’autonomia sale fino a 520 km con la stessa batteria. Entry level è la 35, più pensata per la città. La potenza è 170 CV, lo scatto al semaforo è assicurato, ma la batteria da 52 kWh effettivi copre un’autonomia di poco superiore ai 300 km, assolutamente nel range garantito da questo tipo di batterie oggi presenti sul mercato su molte concorrenti.
Capitolo ricarica: Audi Q4 e-tron accetta la corrente alternata fino a 11 kW e un massimo di 125 kW in corrente continua. Facendo i dovuti calcoli, si parla di 7 ore dalla wallbox nel primo caso e di una quarantina di minuti per caricare fino all’80% a batteria scarica sfruttando le stazioni HPC come Ionity e simili. Per fare un altro esempio, con una fast charge di Enel X (CCS Combo 2, max 50 kW) ci vorrà circa un’ora e mezza per ricaricare una e-tron 50 quattro. Dalla 230 V domestica armatevi di pazienza: calcolando un costo di 0,2 cent. Euro/kWh, ci vorranno due giorni pieni ma il pieno comporterà una spesa di circa 18 euro.
Partiamo da uno degli aspetti che più ci ha impressionato al volante della Q4 e-tron. Oggettivamente, con quel “musone” l’idea è quella del classico SUV turistico ma ci vuole davvero un amen per accorgersi del contrario. La spinta è decisa, come siamo soliti trovare su un’ elettrica ma in Audi sono stati (più) bravi a creare il cossidetto effetto wow. Ti aspetti la dinamica di un SUV e poi scopri, alla prima accellerata decisa, che lo 0-100 km/h è coperto in 5,6 secondi e il feedback con il pedale è ottimo. Il tutto è amplificato dal fatto che la macchina oltrepassa di slancio i 2.000 kg in ordine di marcia (la 50 e-tron quattro si ferma a 2.135 kg, dei quali 500 kg sono di batterie, le più capienti disponibili) ma, almeno in accelerazione, non si avverte inerzia o scherzetti dati appunto dalla massa importante. L’accelerazione è fluida, anche superato il classico scatto sullo 0-50, impressionante, l’allungo è piuttosto buono.
La velocità massima è limitata a 180 km/h ma la Q4 e-tron potrebbe spingersi ben oltre. In curva, invece, la Q4 e-tron ci ha impressionato per la sua stabilità. Non aggredisce le curve ma le affronta con delicatezza, dando sempre un’idea di assoluto controllo a chi si trova dietro il volante, che forse avremmo apprezzato con un filo di rigidità in più (ma non possiamo non citare il suo raggio di sterzata, utilissimo in città: ben 10,2 metri). Merito dell’ottima distribuzione dei pesi così come del proverbiale baricentro basso, un aspetto che aiuta e non poco quando il peso eccede ma è distribuito nei punti giusti. La frenata, invece, non è effetto one-pedal come ci saremmo aspettati. Vero, si può impostare su tre livelli (tramite i paddle sul volante) ma non arriva mai ai livelli di una semplice Fiat 500 elettrica che, da buona citycar, cerca di massimizzare il recupero energetico tra frequenti ripartenze e altrettante frequenti frenate.
La Q4 e-tron è un SUV che può essere guidato agevolmente in città ma si comporta bene anche fuori. Contando sempre sul valido supporto del trip planner, la classica gita al mare o in montagna (la prova è avvenuta tra Pinzolo e le strade circostanti e ci siamo arrivati da Verona senza alcuna ansia da ricarica) non è impossibile, anzi. Come ogni elettrica serve solo un po’ di pianificazione, senza contare che, almeno scegliendo la montagna, al ritorno sulle strade in discesa i consumi caleranno drasticamente se si adotterà una guida capace di premiare il veleggio e il conseguente recupero di energia altrimenti sprecata. “Giocando” poi con i paddle, sembrerà di guidare con un manuale, basterà infatti impostare il terzo settaggio, quello che recupera più energia, e non ci sarà quasi bisogno di toccare i freni, mentre l’inserimento sarà un gioco da ragazzi.
Il rollio è infatti contenuto e va dato merito anche alla trazione quattro che è molto più rapida di un classico albero di trasmissione meccanico a trasmettere il moto agli assi, volendo anche in off-road. Sì perchè la Q4 e-tron l’abbiamo portata a sporcarsi un po’ tra i percorsi sterrati nel cuore dei boschi trentini. Un po’ grazie alla coppia istantanea, un po’ per merito della trazione quattro, siamo rimasti stupiti dalla capacità di superare strade piuttosto dissestate. Il tutto, con cerchi da 20” montati di serie!
Ottima è anche l’insonorizzazione la cui vita è resa sicuramente facile dal “non” impatto dei motori elettrici in abitacolo, ma anche i fruscii sono contenuti. Piacevole il fatto che l’autonomia indicata dal computer di bordo sia sempre quella effettiva della vettura. Ovviamente alzando il ritmo quest’ultima diminuisce ma si può dire la stessa cosa se si privilegia una guida rilassata. L’autonomia, nel percorso che da Verona ci ha condotti fino a Pinzolo e su, fino a Madonna di Campiglio, andata e ritorno, non ha giocato brutti scherzi. A inizio test l’indicatore segnava poco meno di 400 km residui e anche forzando il passo non c’è mai stato bisogno di caricare. Forse, senza le discese del ritorno, non sarebbe stata proprio la stessa cosa, così come l’autonomia sarebbe variata se il viaggio avesse privilegiato le percorrenze in autostrada.
Il listino prezzi dell’ Audi Q4 e-tron parte da 45.700 euro per la versione base (35 e-tron) con i suoi 170 CV e una dotazione già piuttosto buona anche per quanto riguarda i sistemi di assistenza alla guida. Da noi provata nella motorizzazione e nell’allestimento top di gamma, il prezzo avanza veloce verso i 64.000 euro abbondanti, tanto che questa versione non è soggetta all’incentivo statale dei 10.000 euro in caso di rottamazione.
In questa pagina abbiamo dedicato una spiegazione alla vera novità legata a Q4 e-tron per quanto riguarda la sua commercializzazione, cioè la possibilità di noleggiarla. Per farla breve, con 499 euro/mese, maxi anticipo di 10.000 euro ma una formula, tipica del noleggio, che premia il “tutto incluso”. Il primo anno, inoltre, costa anche meno ricaricare in fast charge dalle colonnine HPC Ionity (0,32 cent. contro i 0,79 cent. di euro standard). Nella tariffa è inclusa anche l’installazione di una wallbox domestica che risolve, in gran parte, i problemi legati alla ricarica. Da quando Audi ha puntato sull’elettrificazione con la prima e-tron, una statistica tra i clienti ha fatto emergere un dato: il 90% ricarica sempre nel proprio garage.
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