Ford in Germania: l'auto elettrica non vende, scatta il taglio di 1.000 posti di lavoro

Attualità
05 dicembre 2025, 13.05
ford explorer massproduction
La transizione "green" presenta il conto: la casa dell'Ovale Blu riduce drasticamente la produzione nello stabilimento di Colonia. Investimenti miliardari non sono bastati a sostenere una domanda di mercato che rimane ferma al palo.
La "rivoluzione elettrica" sta incontrando ostacoli sempre più duri, e questa volta a farne le spese sono i lavoratori tedeschi. Ford ha annunciato ufficialmente un piano di ridimensionamento che prevede il taglio di oltre 1.000 posti di lavoro nel suo storico stabilimento di Colonia, in Germania.
La decisione, comunicata attraverso una nota stampa, non lascia spazio a interpretazioni: la colpa è della scarsa domanda di auto elettriche, che continua a deludere le aspettative del mercato europeo.

Crollo della domanda: dimezzati i turni dal 2026

La discrepanza tra le previsioni dell'industria e la realtà dei concessionari è ormai innegabile. "In Europa, la richiesta di vetture elettriche rimane ben al di sotto delle previsioni del settore", si legge nel comunicato diffuso dall'azienda americana.
Per far fronte a questa situazione di stallo, Ford ha deciso di tirare il freno a mano sulla produzione. La misura operativa più drastica scatterà a partire da gennaio 2026, quando le operazioni nello stabilimento di Colonia saranno ridotte a un singolo turno. Meno auto prodotte significa meno personale necessario: il taglio di mille unità è la diretta e amara conseguenza di questa riorganizzazione.

Un investimento da 2 miliardi non è bastato

La notizia ha il sapore della beffa se si considera l'enorme sforzo economico sostenuto da Ford proprio su quel sito produttivo. L'azienda aveva investito circa due miliardi di dollari per trasformare la fabbrica di Colonia in un hub all'avanguardia dedicato esclusivamente alla produzione di veicoli elettrici.
Nonostante la modernizzazione, i numeri non tornano. Recentemente, il colosso di Detroit aveva lanciato un appello disperato al governo tedesco, chiedendo il ripristino di incentivi all'acquisto e un miglioramento rapido delle infrastrutture di ricarica. Senza un aiuto statale e con una domanda stagnante, il piano industriale ha dovuto subire una brusca correzione.

La crisi tedesca di Ford: il precedente di Saarlouis

Quello di Colonia non è un fulmine a ciel sereno, ma l'ultimo capitolo di una ritirata strategica di Ford dal suolo tedesco. La crisi occupazionale si somma a quella dello stabilimento di Saarlouis, dove a novembre 2024 cesserà definitivamente la produzione della storica Ford Focus.
Anche lì il conto è stato salato: quasi 3.000 dipendenti hanno già lasciato l'azienda tramite formule di licenziamento volontario. Il destino di Saarlouis era stato segnato già nel 2022, quando Ford aveva preferito la Spagna alla Germania per la produzione della nuova generazione di veicoli elettrici. Ora, anche la "prescelta" Colonia trema, mettendo in luce tutte le difficoltà di una transizione ecologica che, al momento, fatica a convincere gli automobilisti europei.
loading

Loading