Il prossimo 2 febbraio, tra pochi giorni, a Parigi RM Sotheby’s metterà all’asta una delle 349 introvabili Ferrari F50. Il suo valore è interessante, vista l’entità, ma lo è di più il chilometraggio: solo 12.722 km, praticamente appena uscita di fabbrica.
Tanti la conoscono come la F1 con le ruote coperte. Sulla carta la F50 nacque nel 1996 in previsione del 50° anniversario dalla fondazione della Marca (1947) e portò all’estremo quei concetti presi in prestito dalla F1, sia in termini motoristici sia aerodinamici.
La F50 che verrà messa all’asta è l’esemplare 140/349 presenti sul pianeta e venne venduta dal concessionario Charles Pozzi di Parigi nel lontano 24 giugno del 1996. Livrea Rosso Corsa, interni in Alcantara, è stata tagliandata l’ultima volta in Germania nel 2021 dal precedente proprietario e nel 2019 ha ricevuto la certificazione “Ferrari Classiche” nel luglio 2019.
Ferrari F50: il suo V12 è sempre uno spettacolo
Uno dei cavallini più famosi di sempre sotto il cofano, in posizione centrale, (non) nasconde un V12 aspirato di 4,7 litri e 65 gradi, derivato dal 3,5 litri che alimentava niente meno che la Ferrari 641 guidata da Alain Prost. Scontata la posizione dietro le spalle del pilota diventando, così, elemento strutturale della vettura con tanto di sospensioni posteriori connesse direttamente al cambio, proprio come accade su una F1. La potenza di 525 CV spingeva la F50 a una velocità di 325km/h con il V12 che ruggiva a 8500 giri.
Quello che importa, oltre a tutto ciò che sappiamo già, è il valore; Sotheby’s parla di una cifra tra i 2,8 e i 3,2 milioni di euro.
Autore: Leonardo Serra
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