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Aprilia RSW 500 Harada Replica by Kooso Compositi

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Fabio Dri è un nome che probabilmente avrete già sentito o letto svariate volte sulle pagine delle riviste specializzate e non solo. Bene, dimenticatelo. Dimenticate tutto quello che avete visto o sentito sul suo conto, dimenticate le splendide Suzuki Gamma 500 e GSX-R, oppure le Aprilia RS 250 del nuovo millennio. Quelle erano solo l’antipasto, il preludio a qualcosa di più grande, tenuto in officina per anni, sognato, voluto, sudato e, infine, realizzato. Un traguardo che ha richiesto anni e anni di lavoro, spesso nei ritagli di tempo, perché i sogni sono si importanti, ma prima il dovere e poi il piacere.

Kooso Compositi
La Replica evoca i GP degli anni ’90, quando dominavano i motori a due tempi.

Ufficialmente completata a fine estate 2018, la RSW 500 Harada Replica firmata Kooso Compositi è stata svelata al pubblico solo verso fine anno, mandando in visibilio tutti gli appassionati che già vorticavano attorno all’azienda di Fabio Dri e coinvolgendone di nuovi, da ogni parte del mondo. C’è già chi l’ha definita la più bella replica di una Gran Prix 500 mai realizzata fino a oggi, ma non siamo qui per sciorinare presunti titoli o dichiararci migliori di altri. Passione, abilità manuale e il desiderio di realizzare qualcosa che potesse rappresentarlo al meglio sono gli elementi che hanno permesso a Kooso Compositi di forgiare un mezzo da capogiro, in grado di ricalcare il più fedelmente possibile l’Aprilia guidata da Tetsuya Harada nel Motomondiale 1999.

Tutto nasce dalla passione di Fabio per le moto italiane, in particolare per quelle della Casa di Noale, avviata con l’acquisto della sua prima Aprilia, una AF1 Sintesi Replica 125. L’incontro con Alex Arletti, nome ben noto tra gli appassionati per le sue repliche GP 500, e l’acquisto di un iconico propulsore Bimota 500 V2, sono stati gli elementi fondamentali che hanno spinto Fabio Dri a cimentarsi nella realizzazione di questo ambizioso progetto.

Sfruttando come base telaio e forcellone di una Aprilia RS 250, Dri ha iniziano a lavorare all’adattamento del Bimota alla sua nuova ‘cornice’. In questo processo entra in gioco Alex Arletti, che si occuperà poi anche di creare il collettore di aspirazione, il sistema di scarico e allestire l’impianto elettrico. 

Fabio Dri ‘spoglia’ la sua creatura per il fotografo.

Ciò che ovviamente ha richiesto le specifiche abilità di Kooso Compositi è stata la realizzazione delle sovrastrutture, pressoché interamente in carbonio: parliamo di serbatoio e dell’airbox, nonché della splendida cover del forcellone che dà l’illusione di un elemento fabbricato interamente nella pregiata fibra. Non in carbonio, ma pur sempre realizzati ad hoc o adattati da componentistica esistente sono il codone autoportante e la carena, derivata da quella di una RSW 250 GP del 1996, ma profondamente rivista per ricalcare il più possibile le forme della RSW 500. La sella minimale è opera dell’infallibile Tappezzeria Basso. Home made anche la strumentazione (con relativo supporto), prelevata da una RS 250 prima serie. Entrano quindi nella partita Donato Ingrif di LMD ed Elia Simoni della ditta Lidio Poian, responsabili rispettivamente di tutte le parti realizzate a CNC e di tutti i componenti replicati dalla RSW 500 originale. Le pedane arrivano direttamente dalla Aprilia Racing di Noale.

Tornando alla ciclistica, il quadro si completa con ruote strappate da una Yamaha R6, la forcella Showa di una GSX-R 600 K9 su piastre Aprilia RS 250 e un ammortizzatore posteriore Mupo. L’impianto frenante si compone di due dischi anteriori Brembo di derivazione Ducati (con flangia realizzata CNC) su cui agiscono pinze Discacciati (un regalo dell’amico Andrea). Pompa freno e frizione sono anch’esse Discacciati. Completano la meccanica i carburatori Keihin PWM 39 (la cui messa a punto è merito di Gino, altro amico di Fabio), mentre la gestione elettronica è Zeeltronic.
Nessuna replica potrebbe mai dirsi anche solo lontanamente completa senza un’adeguata veste estetica, il più fedele possibile alla livrea Aprilia Racing del 1999. Grazie ad Elvis Belliato, Fabio riesce a riprodurre con grande minuziosità le grafiche, i loghi degli sponsor e i vari sticker per dare vita all’indimenticabile carenatura Aprilia/IP in nero, rosso e bianco che tutti conosciamo. Per la verniciatura Kooso Compositi si è affidata alla competenza di Maurizio della Carrozzeria Restailing.

Finalmente il sogno è realtà. Guardarla equivale a un tuffo nel passato di quasi 20 anni, a un enorme riaffiorare di ricordi e sensazioni perdute. Toccarla è la prova che tutto è vero e funzionante, dopo anni di sacrifici, sia in termini di tempo sia finanziari. Guidarla è… qualcosa che al momento è riservato a Fabio Dri. E direi che se lo merita!

Testo e foto Flash Blesst

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