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AlpineStars TECH-AIR: superpoteri per centauri

Garmin Vivofit è un bracciale dedicato all'attività fisica, in grado di conteggiare passi, i km percorsi, indicare le calorie bruciate, monitorare il sonno e, in generale, incentivare il movimento.
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Quando tiriamo giù la visiera si sa, diventiamo tutti istantaneamente supereroi, in sella alle nostre roboanti navicelle spaziali a due ruote.

Aggirarsi nel traffico cittadino con delle sgargianti luci sull’avambraccio sinistro non può che condire la nostra fantasia, se poi gli si aggiunge la possibilità di attivare in 25 millesimi di secondo protezioni gonfiabili in caso di “attacco nemico”, il quadro è completo.

Alpinestars
Una vista in trasparenza del corpetto indossato sotto la tuta da gara (in questo caso quella di Dani Pedrosa) dove è evidente la protezione rigida dorsale e la parte gonfiabile che va a proteggere schiena, spalle, torso e fianchi.

Guidare la motocicletta è tuttavia affare serio, e Alpinestars lo sa a tal punto da aver sviluppato Tech-Air, un sistema airbag che arriva direttamente dalla sperimentazione in pista, ed è il risultato di più di 15 anni di ricerca e acquisizione dati.

La configurazione di Alpinestars Tech-Air è molto intuitiva e ben spiegata nel manuale di istruzioni. Il primo passo, dopo averlo estratto dalla scatola, consiste nello scaricare il software nativo attraverso il quale registrare il prodotto nel database Alpinestars.

Questo ci permetterà di controllare e aggiornare il firmware del sistema e, nel caso della versione ‘Race’ (oggetto della nostra prova), decidere se optare per la configurazione sportiva, che prevede l’attivazione del sistema a partire da una velocità di 80 km/h, o stradale. Nel caso della versione ‘Street’ sarà disponibile solamente la seconda opzione.

A questo punto, rimosse alcune patch all’interno della giacca per consentire l’abbinamento del gilet con le apposite zone in velcro poste nelle maniche e sulla schiena, e chiuse due zip sul lato frontale, possiamo collegare il connettore grigio attaccato alla giacca allo shell protettivo, spostare l’interruttore su ‘on’ e il gioco è fatto.

L’attivazione del sistema avviene congiungendo i due lembi magnetici posti in corrispondenza del petto, ed è proprio a questo punto che le sopracitate luci (verde, gialla e rossa) prenderanno vita per segnalarci lo stato operativo del nostro sistema airbag.

Alpinestars

Finora abbiamo indossato senza fortunatamente doverne testare l’effettiva potenzialità, ma si è dimostrato affidabile nella comunicazione dello stato di carica della batteria, che ha una durata di circa 25 ore, a fronte di un tempo di ricarica di 8, così come dello stato di attivazione del sistema (interessante vedere la luce passare da giallo-verde a verde dopo aver percorso qualche metro a più di 80 km/h).

Lo abbiamo provato in abbinamento alla giacca sportiva in pelle T-Missile, il cui sapiente equilibrio tra parti protettive e connettive consente un’ottima mobilità sulla sella tanto da non risultare, nonostante la natura sportiva del capo, d’impiccio anche durante gli spostamenti a piedi. Ci sentiamo esclusivamente di far notare la presenza di una fascia in pelle a protezione della zip di chiusura delle maniche, che rende difficoltoso l’utilizzo di guanti sportivi con polsini più lunghi.

Alpinestars Tech-Air si è rivelato un ottimo prodotto, poco invasivo durante la guida, un po’ di più durante le soste (il sistema giacca-airbag raggiunge un peso di circa 3,5 kg, di cui circa 2 kg del gilet). Ma questo è un dettaglio al confronto del grado di protezione che questo indumento è in grado di garantire. Se lo provate, e vi invitiamo caldamente a farlo presso uno dei rivenditori Alpinestars, difficilmente riuscirete a rimanere senza.

In queste tre immagini tratte da un video si può osservare la simulazione del gonfiaggio dell’airbag provocato via software per meglio illustrare le zone che vengono protette.

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