Una nazione dei motori in trepidazione per uno dei lanci più importanti del 2017. Quale posto migliore per mettere alla prova l’Alfa Romeo Stelvio, se non la strada a cui il nome è ispirato?
Il primo SUV del Biscione, una promessa, una speranza e orgoglio per tutti gli appassionati del Marchio e delle auto in generale. Si apre, quindi, il secondo capitolo della sfida alle Case tedesche proprio mentre la Giulia sta regalando interessanti soddisfazioni.
Per guadagnarsi un ruolo da protagonisti in questo segmento occorre però avere le carte in regola, sia a livello di contenuti, sia a livello di design e prestazioni. Scopriamo dunque com’è e come va l’Alfa Romeo Stelvio, oggetto della nostra prova su strada in anteprima, proprio sul passo dello Stelvio.
468 centimetri di lunghezza, 167 cm di altezza e 216 cm di larghezza. Queste sono le dimensioni del nuovo SUV medio di Alfa Romeo che, ovviamente, rappresenta un segno di continuità con la Giulia, mantenendo gli ingredienti fondamentali che, a livello di design, stanno facendo il successo del Marchio.
La semplicità delle linee e il senso delle proporzioni sono due principi cardine che hanno guidato le matite dei designer del Biscione, bravi nel mantenere forte il family feeling con Giulia, senza però voler trasformare goffamente quest’ultima in SUV, rielaborando invece i volumi in maniera intelligente e rispettando così i canoni tipici del segmento.Dalla versione Quadrifoglio, svelata allo scorso Salone di Los Angeles, a quella cosiddetta “normale”, non si perdono i muscoli che ne caratterizzano ampiamente le forme. Grazie al classico trilobo frontale, l’Alfa Romeo Stelvio vanta un’identità fortissima sul muso, con le prese d’aria e i fari bi-xenon – solo le luci diurne sono a LED – a completarne l’aspetto generale.
Un disegno nuovo nella silhouette, più muscolosa che mai, grazie alle linee pulite e tese, all’anteriore compatto e al posteriore molto tirato, con il lunotto particolarmente inclinato, impreziosito da uno spoiler aerodinamico.
Il posteriore è caratterizzato da una coda tronca, che richiama alcuni modelli del passato, da fari a LED sviluppati in orizzontale, e dal doppio terminale di scarico che ne conferma l’indole sportiva. Insomma, che lo si guardi di profilo o di fronte, il nuovo Alfa Romeo Stelvio sa farsi apprezzare per bellezza e cattiveria, all’interno di un mix tra tradizione e innovazione.
9 le tinte disponibili per la carrozzeria (pastello, metalizzati e tristrato) e 9 le tipologie di cerchi in lega, per dimensioni da 17 a 20 pollici.
Pensato intorno al guidatore, l’abitacolo si presenta con il tunnel diagonale e la plancia leggermente ondulata. La cura nei dettagli è molto buona e i materiali utilizzati sono di qualità e diversificati tra loro: si va dall’alluminio, a legni veri, passando per pellami e tessuti.
Il display della strumentazione è da 3,5 o 7 pollici, in base all’allestimento, mentre il volante ha un diametro contenuto e raggruppa diversi tasti sulle razze, in modo da dare ampia scelta di comandi senza staccare mai le mani. I sedili sono comodi, ben profilati e contenitivi, disponibili anche con regolazione elettrica a 8 vie.
Come la Giulia, anche l’Alfa Romeo Stelvio è dotato del sistema di infotainment Alfa Connect – sviluppato in collaborazione con Magneti Marelli – che offre una serie di caratteristiche e funzionalità tra le quali spicca l’interfaccia uomo/macchina di ultima generazione, dove la gestione del sistema avviene tramite il Rotary Pad e il display integrato nella plancia.
Sull’intera gamma è di serie lo schermo da 6,5″, mentre è optional il Connect 3D Nav da 8,8” (di serie sulla versione Executive) che offre la funzione di navigazione con mappe ad alta risoluzione 3D ed elevata velocità nel calcolo degli itinerari, fruibile anche in assenza di segnale GPS grazie alla tecnologia Dead Reckoning. È presente, inoltre, la possibilità di aggiornamento delle mappe TomTom tramite USB, la visualizzazione delle informazioni relative allo stile di guida e l’evidenziazione della tipologia di assetto legato al selettore Alfa DNA.
Per quanto riguarda lo spazio, il passo di 2,81 metri garantisce una buona abitabilità per tutti e 5 i passeggeri, senza sacrificare il bagagliaio da 525 litri, allineato alla concorrenza e dotato di un portellone posteriore con apertura elettrica che può essere configurato – direttamente dal selettore Alfa Rotary – su otto diversi livelli di set up.
Due i motori presenti al lancio, il 2.0 Turbo benzina da 280 CV e il 2.2 Diesel da 210 CV, entrambi abbinati al cambio automatico a 8 marce e alla trazione integrale Q4. La gamma sarà completata da altri propulsori, tra cui il 2.0 Turbo benzina da 200 CV e il 2.2 Diesel da 180 CV, anch’essi con l’automatico a 8 marce e trazione integrale Q4, mentre il 2.2 Diesel da 180 CV sarà disponibile anche con la sola trazione posteriore.
Il nuovo motore 2.0 Turbo benzina (al lancio con 280 CV e a breve con 200 CV) è un 4 cilindri costruito interamente in alluminio e con l’albero di trasmissione in carbonio, dotato del sistema elettroidraulico di attuazione valvole MultiAir. La versione da 280 CV eroga una coppia massima di 400 Nm a 2.250 giri/min e passa da 0 a 100 km/h in 5,7 secondi, con una velocità massima di 230 km/h. Il consumo medio nel ciclo misto è di 7 l/100 km.
Il 2.2 Diesel – disponibile subito con 210 CV e a breve con 180 CV – ha un turbocompressore a geometria variabile ad attuazione elettrica ed è il primo motore diesel della storia di Alfa Romeo costruito interamente in alluminio. Si tratta di un “quattro cilindri” in linea, dotato di un sensore di velocità del turbo e caratterizzato dal sistema d’iniezione di ultima generazione MultiJet II con Injection Rate Shaping (IRS).
L’Alfa Romeo Stelvio 2.2 Diesel da 210 CV ha una coppia di 470 Nm, raggiunge i 215 km/h di velocità massima e passa da 0 a 100 km/h in 6,6 secondi. Il consumo nel ciclo misto omologato è di 4,8 litri/100 km.
Entrambi i propulsori sono abbinati al cambio automatico a 8 marce, dotato di frizione “lock up” che assicura al guidatore una forte percezione di ripresa una volta innestata la marcia. Disponibili le palette del cambio in alluminio sul piantone dello sterzo.
I due propulsori di Stelvio sono prodotti in Italia negli stabilimenti di Termoli (benzina) e Pratola Serra (gasolio), in aree dedicate ai motori Alfa Romeo.
Abbiamo scelto di provare la motorizzazione 2.2 diesel da 210 CV in allestimento Super, abbinata al cambio ZF a 8 rapporti e alla trazione integrale Q4. Questa versione dell’Alfa Romeo Stelvio rappresenta il vero e proprio cuore di gamma del SUV italiano, poiché rappresenterà la maggiorparte delle vendite, almeno nel nostro paese.
Uno degli obiettivi primari alla base della progettazione dell’ Alfa Romeo Stelvio è stato il raggiungimento del massimo piacere di guida.
Un piacere che è difficile raggiungere – discorso valido per tutte le auto e a maggior ragione se parliamo di un SUV – senza una perfetta distribuzione dei pesi tra i due assi. Anche qui si rivedono alcune delle peculiarità viste su Giulia come la collocazione delle masse maggiori in una posizione il più centrale possibile (il rapporto finale è 50:50), in modo da garantire un baricentro migliore, dal quale ne consegue una maggiore stabilità durante le percorrenze.
Anche qui ritroviamo il selettore del profilo di guida Alfa DNA, che modifica il comportamento dinamico del veicolo in base alle scelte del guidatore: Dynamic, Natural e Advanced Efficiency sono le tre opzioni selezionabili attraverso la rotella del tunnel centrale, con la “AE” che ha fatto il suo debutto sulla Giulia.
In dettaglio, la modalità Dynamic privilegia le performance e la reattività. La risposta dello sterzo è più precisa, la frenata più pronta e i sistemi di controllo elettronico lasciano spazio al piacere di una guida sportiva. Invece, la modalità Natural è ideale per i percorsi urbani ed autostradali. Il comportamento dinamico è orientato al comfort e all’efficienza. Infine, con la nuova modalità Advanced Efficiency è possibile massimizzare il risparmio energetico e ridurre al minimo il livello di emissioni.
Dopo i primi chilometri ci si rende subito conto della bontà del telaio dello Stelvio, capace di supportare tranquillamente cavallerie nettamente superiori. L’assetto, ad esempio, è sorprendente a tratti, grazie ad un rollio molto contenuto e, allo stesso tempo, ad un assorbimento ottimo delle asperità.
Il cambio ZF a otto rapporti rappresenta sicuramente l’abbinamento migliore a questo diesel, e non è una novità: rapido, preciso e intuitivo, permette di “sfogarsi” anche nei tratti di guida sportiva, merito dei paddle al volante in alluminio, solidali al piantone.
Lo sterzo è il punto di unione vero e proprio con la Giulia ed è uno dei veri plus di entrambe le auto, ma con Stelvio raggiunge l’apice, ovvero la migliore rapportatura del segmento. Morbido e leggero in Normal, più consistente in Dynamic, ma sempre ugualmente preciso e comunicativo.
Il 2.2 da 210 CV, spinge da subito, non soffrendo di “turbo lag”, e allunga altrettanto bene, lasciando decidere a noi quando divertirci e quando risparmiare carburante, merito anche di un peso che in Alfa Romeo sono riusciti a mantenere nell’ordine dei 1.600 kg. Unico neo, un’insonorizzazione che poteva essere ancora migliore, per un perfetto comfort acustico, anche se, bisogna ammettere, che alla guida un po’ di sound è sempre coinvolgente.
In sostanza, i punti in comune con la berlina di Alfa sono molti, ma qui il compito è stato doppiamente difficile, dovendo trasferire lo stesso piacere di guida da un segmento all’altro.
Il piacere di guida, infatti, rimane quasi immutato, con emozioni e feedback di un SUV sportivo a trazione posteriore, ma con tutti i vantaggi, in termini di trazione, del sistema Q4.
Quest’ultimo monitora continuamente numerosi parametri per garantire la miglior ripartizione della coppia tra i due assali in funzione dell’utilizzo della vettura e dell’aderenza stradale. In condizioni normali di aderenza, Alfa Romeo Stelvio con il Q4 si comporta come un veicolo a trazione posteriore: il 100% della coppia è inviato al retrotreno. All’approssimarsi del limite di aderenza delle ruote, invece, il sistema trasferisce in tempo reale fino al 50% della coppia motrice all’assale anteriore.
A richiesta, è disponibile il differenziale posteriore autobloccante meccanico che consente di trasferire maggior coppia alla ruota con più aderenza in modo da ottimizzare la trazione in qualsiasi condizione di guida.
La gamma di Alfa Romeo Stelvio si declina in tre allestimenti: Business, Super ed Executive. La dotazione di serie del nuovo SUV Alfa include il sistema Connect 6,5″, selettore Alfa Rotary, impianto audio premium con 8 altoparlanti, selettore Alfa DNA con nuova modalità Advanced Efficiency e quadro strumenti con display TFT a colori da 3.5″.
All’esterno, si caratterizza per i cerchi in lega da 17’’, i proiettori anteriori alogeni e i fanali posteriori a LED mentre, all’interno, sono presenti il volante in pelle con bottone d’accensione integrato e i sedili in tessuto nero.
Tra le dotazioni standard spiccano poi i sistemi di sicurezza come l’Integrated Brake System (IBS), il Lane Departure Warning (LDW), il Forward Collision Warning (FCW) con Autonomous Emergency Brake (AEB) e riconoscimento pedone. Arricchiscono l’equipaggiamento il cruise control, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, il portellone posteriore con apertura elettrica, oltre ai sensori crepuscolare e di pioggia.
Alfa Romeo Stelvio Business, dedicato al mondo delle flotte, è disponibile solo con motorizzazione diesel, e offre un equipaggiamento comprendente l’Alfa Connect 2D Nav 6,5’’, i fari Bi-Xenon 35W con tecnologia AFS, i fendinebbia a LED e gli specchietti richiudibili elettricamente.
A richiesta, i clienti di Alfa Romeo Stelvio Super e Stelvio Executive possono personalizzare il proprio SUV con diversi contenuti esclusivi raggruppati in alcuni pacchetti: il Pack Lusso e i Pack Sport.
Il week end di porte aperte si terrà il 25 e 26 febbraio, dove verrà mostrato Alfa Romeo Stelvio First Edition, l’edizione di lancio, disponibile al prezzo di 57.300 euro.
Il marchio italiano ha ufficializzato il listino prezzi dell’intera gamma di Alfa Romeo Stelvio che con il 2.2 turbodiesel da 210 cavalli con cambio automatico otto rapporti e trazione integrale Q4 partirà da 50.800 euro in allestimento Business, mentre la versione 2.0 Turbo benzina da 280 CV ambio automatico otto rapporti e trazione integrale Q4 partirà da 52.800 euro in allesitimento Super.
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