A dodici anni dal suo fortunato debutto sul mercato, l’Alfa Romeo Giulietta non è più ordinabile e sarà acquistabile solo in pronta consegna. Progettata e venduta in sostituzione di un’altra vettura che ha fatto le fortune del Biscione, vale a dire la 147, la Giulietta non rientrava nei piani di vendita del brand italiano già dal 2019.
L’auto è stata soggetta ad un primo restyling nel 2013 ed ad un secondo nel 2016, che debuttò al Salone di Ginevra proprio in quell’anno. Spiazzante è stata la notizia del run out comunicato nel 2019, proprio quando voci di corridoio sempre più insistenti davano per certo un rinnovamento più profondo.
Nelle concessionarie sparse in tutta Italia sarebbero rimaste poche km 0, tantissime sono invece le occasioni per l’usato. Nel 2021 appena concluso, la Giulietta ha continuato a far parte delle compagne promozionali di Alfa Romeo fino allo scorso dicembre, quando una 1.6 JTDM da 120 CV in allestimento Sprint, era proposta ad una cifra pari a 21.200 euro (scontata rispetto al prezzo di listino di 25.800 euro), con anticipo, finanziamento in 84 mesi, ma senza maxi rata finale (Tan 2,95%, Taeg 5,15%).
Da gennaio, invece, sul sito ufficiale di Alfa Romeo, la Giulietta è definitivamente assente dalla sezione di ricerca dei modelli rimasti in stock. Quelle km 0 ancora disponibili nelle concessionarie sarebbero acquistabili a cifre comprese fra i 17.000 ed i 25.000 euro. Il mercato dell’usato invece pullula di svariate versioni della media Made in Italy, maggior concentrazione è data dai modelli dotati di motore diesel. I prezzi vanno da 14.000 euro per modelli sotto i 100.000 km percorsi.
Si chiude così la storia di un modello di automobile entrato in maniera radicale nel tessuto sociale ed economico italiano, spinto anche dal fatto che l’Alfa Romeo Giulietta è una delle vetture più utilizzate da tutte le Forze dell’Ordine del Belpaese.
Autore: Angelo Petrucci
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