Sembra ieri, ma sono già passati più di 8 anni da quel 24 giugno 2015, giorno di presentazione dell’inedita Alfa Romeo Giulia. La berlina Alfa Romeo, nata con tutte le carte in regola per diventare la berlina preferita da chi ama guidare, a 7 anni dal debutto sul mercato, si è rifatta nuovamente il trucco. Alfa Romeo Giulia 2023 risponde a tutte le critiche ricevute negli anni, da chi l’ha sempre accusata di non avere quel qualcosa per combattere ad armi pari con le tedesche. Con questo restyling, forse l’ultimo della sua carriera, Alfa Romeo Giulia è più completa e al passo coi tempi che mai.
Ora, Alfa Romeo Giulia 2023 ha nuovi fari Matrix LED che ne hanno cambiato solo in parte lo stile, rimasto ancora sportivo e dinamico come poche auto della sua categoria. Gli interni hanno guadagnato in qualità, tecnologia, connettività e sicurezza, con il nuovo quadro strumenti digitale “Cannocchiale” visto sulla sorellina Tonale. Se dal SUV medio del Biscione Giulia riprende fari e quadro strumenti, la meccanica è ancora una boccata d’aria fresca nel panorama odierno. Nessun motore ibrido, piattaforma Giorgio con motore anteriore longitudinale e trazione posteriore. Ho provato la versione che, sulla carta, è la più equilibrata, la 2.2 Turbo Diesel da 210 CV e trazione integrale Q4. Vestita dal nuovo allestimento Competizione, sarà ancora la più coinvolgente berlina media in circolazione? Scopriamo allora com’è, come va e quanto costa Alfa Romeo Giulia 2023 nella prova su strada della 2.2 Turbo Diesel 210 CV Q4 Competizione.
Da fuori, Alfa Romeo Giulia 2023 è cambiata ben poco rispetto al passato. Confrontata con i precedenti restyling della berlina del Biscione, però, le novità ci sono e sono decisamente importanti. Invariata nelle dimensioni, con una lunghezza di 4,64 metri, 1,87 metri di larghezza e 1,43 metri d’altezza, Alfa Romeo Giulia 2023 introduce un frontale ridisegnato, dove spiccano i nuovi fari Matrix LED ripresi da quelli di Tonale. Sebbene a livello di eleganza i precedenti fari erano forse più puliti, il nuovo sguardo con i tre elementi circolari che richiamano altre Alfa del passato, dalla mitica SZ alle più recenti Brera e 159.
Grazie alla firma luminosa diurna e alla ottima potenza dei proiettori durante la guida notturna, i nuovi fari LED Matrix adattivi rappresentano un salto di qualità notevole a livello di tecnologia e usabilità per Alfa Romeo Giulia 2023. Per il resto, il frontale rimane pulito ma sportivo, con il grande Trilobo Alfa Romeo al centro del frontale e le due prese d’aria simmetriche sotto i fari, la targa spostata sul lato guidatore e il lungo cofano anteriore, che non nasconde la meccanica nobile sotto la scocca di Alfa Giulia. Lateralmente, le novità sono ben poche. Belli i cerchi diamantati da 20″ con il classico disegno a cinque cerchi, dietro i quali si fanno notare le pinze dei freni rosse, così come molto affascinante è la verniciatura Blu Misano, un optional da 1.000 euro molto apprezzato dagli Alfisti.
Sul parafiamma anteriore troviamo poi il logo Competizione in nero, vera novità della nuova Alfa Romeo Giulia 2023. Si tratta di un allestimento top di gamma che ha la stessa vena sportiva del classico Veloce, ma con i dettagli neri per mascherina, specchietti, modanature e cerchi della precedente Estrema. L’allestimento Competizione ha introdotto anche un nuovo colore, il grigio opaco Moon Light, che abbiamo visto sulla Alfa Romeo Stelvio Competizione che abbiamo provato qualche tempo fa. In coda, invece, la novità è la presenza di nuovi fari a LED con lente trasparente, una soluzione che da un tocco più moderno al posteriore di Alfa Romeo Giulia 2023.
Salendo a bordo degli interni di Alfa Romeo Giulia 2023, l’ambiente rimane sostanzialmente lo stesso. Le novità introdotte con gli ultimi restyling sono confermate, come la qualità migliorata di rotori e comandi fisici nel tunnel, il nuovo sistema di infotainment con schermo da 8,8 pollici e connettività ad Android Auto e Apple CarPlay e la presenza di materiali e assemblaggi migliorati, che non la fanno sfigurare di fronte alla concorrenza tedesca. La grande novità è rappresentata dall’inedito Cannocchiale, il nuovo quadro strumenti digitale da 12,3 pollici derivato dalla più piccola Tonale. Sebbene non sia il più personalizzabile, ha una bella grafica, soprattutto quella “retrò” con lo stesso carattere usato sulle Alfa Romeo Giulia degli anni ’60, che ben si sposa con la forma dell’alloggiamento del quadro strumenti.
Continua ad essere un riferimento la posizione di guida, bassa e sdraiata, con le gambe e il volante posizionati dove si li vuole. Bellissimi, come da tradizione, i paddle in alluminio per il cambio automatico a 8 marce, così come i sedili sportivi neri con logo Alfa Romeo cucito nei poggiatesta, che contengono il corpo senza essere scomodi. La personalizzazione della versione Competizione è limitata al già citato Biscione sui poggiatesta, alle cuciture rosse su sedili, volante, leva del cambio e plancia (rivestita in morbida pelle sulla Competizione), mentre di serie su questa versione troviamo il potente impianto audio Harman/Kardon da 14 altoparlanti e 900 W. È poi sempre un piacere impugnare il volante sportivo di Giulia, dal giusto diametro e posizionato perfettamente, dotato del godurioso tasto d’accensione sotto la razza destra e dei comodi comandi per il volume dietro le razze.
Peccato solo per i tasti delle razze, oggi un po’ invecchiati nello stile, ma molto comodi da usare essendo, per fortuna, interamente fisici. Non tutto è d’oro ciò che luccica: se i comandi fisici per il clima sono molto comodi, non convince sempre la visualizzazione in un angolo del sistema di infotainment, che di suo è semplice e intuitivo ma non il più veloce. Lo schermo, poi, è sempre un po’ troppo scuro e buio, segnando un po’ l’età di questo progetto. Sebbene poi ci sia il pad per la ricarica wireless molto intelligente, in quanto il suo alloggiamento verticale davanti al bracciolo anteriore diminuisce la distrazione alla guida, Android Auto e Apple CarPlay sono ancora cablati.
Alcuni comandi, poi, sono da rivedere nel feedback. La leva del cambio, ad esempio, non è sempre precisissima, e va “spinta” con forza per inserire le marce. Niente di che, ma è necessario saperlo. Lo spazio a bordo negli interni di Alfa Romeo Giulia 2023 è ottimo davanti, solo discreto dietro, con due passeggeri che trovano posto comodamente se non superano gli 1,80 m. Sopra questa soglia, si rischia di toccare il soffitto con la testa. Il quinto passeggero, poi, è sempre sacrificato. Concludendo con gli interni di Alfa Romeo Giulia 2023, il bagagliaio resta di 480 litri, con una soglia non lontana dal suolo e una bocca piuttosto ampia. Per essere una berlina, Giulia ha un vano bagagli generoso e ben sfruttabile.
A livello di meccanica e motori, Alfa Romeo Giulia 2023 non riserva sorprese rispetto al passato. L’ormai mitica Piattaforma Giorgio di prima generazione rimane invariata, così come l’offerta di motori e trasmissioni. Dotata di una raffinata meccanica con motore anteriore longitudinale e trazione posteriore o integrale, Alfa Romeo Giulia non ha cambiato il suo ottimo schema sospensivo, con doppio braccio oscillante all’anteriore e Multilink a quattro bracci e mezzo denominato “AlfaTM Link”. Rispetto al passato, ci sono state alcune modifiche ad assetto, campanatura e angoli delle sospensioni, che hanno migliorato la fluidità di marcia ma tolto un po’ di quella risposta fulminea dello sterzo, anch’esso leggermente demoltiplicato rispetto al passato.
Nonostante queste scelte, prese per accontentare una fetta di clienti meno “smanettona” e più attenta al comfort e al piacere di guida nei lunghi viaggi, la gamma motori di Alfa Romeo Giulia 2023 non è cambiata. Non ci sono motori ibridi, né tantomeno elettrici, ma neanche le sempre più gettonate motorizzazioni Mild Hybrid. Giulia ha solo due proposte, un motore a benzina e un Diesel, più la eccezionale Quadrifoglio da 520 CV e diverse migliorie tecniche (qui il nostro approfondimento). Il motore a benzina è sempre il 2.0 Turbo quattro cilindri della famiglia GME, oggi proposto nella sola versione da 280 CV e 400 Nm di coppia.
Il motore Diesel, invece, è ancora il 2.2 Multijet quattro cilindri, disponibile in versione da 160 CV e 450 Nm, come nel nostro caso, da 210 CV e 470 Nm di coppia. Tutti i motori sono accoppiati al collaudato cambio automatico ZF a 8 rapporti con convertitore di coppia, mentre il 2.2 da 210 CV e il 2.0 Turbo Benzina sono disponibili unicamente con la trazione integrale Q4. Tornando sulla nostra Alfa Romeo Giulia 2.2 Turbo Diesel Q4 Competizione, con un peso di 1.615 kg riesce a scattare da 0 a 100 km/h in 6,8 secondi e raggiungere una velocità massima di 235 km/h.
Alfa Romeo Giulia 2023 è quindi cambiata poco sotto il profilo estetico e meccanico. Come si guiderà allora questa nuova iterazione della berlina sportiva del Biscione? Per questa volta, risparmieremo la retorica del “come prima”, poiché si da il caso che questa sia anche la prima Giulia che ho provato approfonditamente. Per questo ci tengo a darvi le mie impressioni da “debuttante” su un modello che, a oltre 7 anni dal lancio, è ancora molto discussa tra chi la ama e chi proprio non la sopporta. Iniziando dalla guida in città, Alfa Romeo Giulia si rivela piuttosto maneggevole grazie a dimensioni relativamente contenute, e sebbene non sia sostenuta da un sistema di telecamere a 360° come alcune rivali dirette (qui c’è solo quella posteriore), svicolare nel traffico è piuttosto facile. Le sospensioni, a controllo elettronico sulla nostra Competizione, sono piuttosto compiacenti sulle buche in modalità Normal, nonostante i grandi cerchi da 19 pollici, mentre ovviamente con il settaggio più rigido l’auto diventa decisamente più secca sulle sconnessioni.
Durante la guida, aiuta parecchio lo sterzo preciso e l’ottima accoppiata motore-cambio, che permettono di svicolare anche nelle viuzze del centro città. Nelle manovre più ostiche, nei parcheggi o per inserirsi nel box, invece, Giulia sfoggia, come da “tradizione” Alfa, un raggio di sterzata decisamente ampio, che rendono i parcheggi più precisi e le manovre in spazi stretti piuttosto impacciate. Niente di tragico, sia chiaro, ma ci sono rivali che fanno meglio. Prima di passare al pane di questa vettura, le strade extraurbane, in autostrada Alfa Romeo Giulia 2023 può contare su un motore sempre pronto e vigoroso, con una buona risposta del turbo, uno sterzo preciso ma non “isterico” ai minimi angoli volante (è proprio questo l’obiettivo del discusso ingentilimento dello sterzo) e su sistemi di guida autonoma di Livello 2 piuttosto precisi, come il buon Cruise Control Adattivo. Il mantenitore attivo di corsia, invece, è piuttosto preciso, ma è poco “paziente”, disattivandosi subito se non sente le mani del conducente sul volante. In ogni condizione, Alfa Giulia è silenziosa e rilassante, con un buon lavoro di insonorizzazione e riduzione di vibrazioni.
Dove Alfa Romeo Giulia 2023 si sente più a suo agio è nelle strade tutte curve, nelle extraurbane più tortuose. Qui, l’ottimo pianale Giorgio e la meccanica nobile di Giulia rendono questa berlina Diesel una vera gioia da guidare tra le curve. Il merito è anche di uno sterzo preciso, comunicativo e diretto, che non sarà il comando perfetto della prima Giulia, ma è ancora di diritto tra i migliori sterzi tra le auto moderne. Leggero ma mai superficiale, riesce a dare sempre conto al guidatore di cosa succede sotto le ruote, e posiziona Giulia sempre dove la si vuole in curva. Ottimo anche il sistema di sospensioni adattive, che quando si irrigidiscono non diventano mai troppo dure, ma al contrario riescono a sopportare le asperità delle strade extraurbane.
Molto bene il motore, che spinge forte senza mai arrivare a impressionare per vigore o prestazioni mozzafiato. La coppia è ben presente fin dai bassi giri, e non disdegna essere portato sopra i 3.500 giri, e rispetto ad altri Diesel di grande cubatura e potenza ha un’ottima fluidità e regolarità di erogazione, senza “calci” dovuti alla presenza del turbo lag. Mi è piaciuto molto anche il cambio automatico: è il classico ZF usato su decine di modelli, ma qui la taratura è molto gustosa. Veloce, rapido e con una rapportatura corretta, posizionando il celebre DNA in Dynamic restituisce delle vigorose “botte” sulla schiena in cambiata, che unite al feedback dei paddle coinvolgono anche senza il cambio manuale. Una chicca la possibilità di mettere il cambio in folle tirando insieme i due paddle, proprio come su una Ferrari: dettagli che fanno capire dove sia andata l’attenzione in questo progetto.
Il coinvolgimento di guida, su Alfa Romeo Giulia 2023, è assicurato. La trazione integrale Q4 e il sistema di controllo di trazione non disattivabile non permettono di “fare i matti”, ma la precisione tra le curve e la sensazione di spinta del 2.2 danno grandi soddisfazioni. Non è possibile sovrasterzare fuori da una curva, ma l’aderenza e la precisione anche ad acceleratore a fondo danno una grandissima fiducia a spingere. Non è l’auto più veloce della sua categoria, e anzi i 210 CV sembrano appena sufficienti per le doti del telaio. Proprio queste prestazioni “giuste” per il telaio permettono di divertirsi molto più spesso che con auto ben più veloci, in quanto grazie a sterzo e telaio bastano poche curve per stamparsi un bel sorriso in faccia.
Rispetto al 2.0 Turbo benzina, più potente sulla carta ma con un’erogazione meno appagante e decisamente più complicata da gestire, questo Diesel è il motore più a fuoco nella gamma “normale” di Giulia, ottenendo consumi buoni con delle prestazioni e, soprattutto, un’erogazione e un comportamento davvero divertenti. Il tutto con un sound che, per essere un Diesel, non è affatto male. Alfa Romeo Giulia è davvero un’auto divertente nel misto, che appaga anche i più esigenti con delle risposte sincere e sportive agli input del guidatore. Menzione d’onore per i freni, davvero potenti e ben modulabili.
Concludiamo la parte guidata della nostra prova su strada di Alfa Romeo Giulia 2023 con i consumi, che non sono proprio miracolosi. Sarà per la cubatura importante del motore, per la trazione integrale o per i grandi pneumatici, ma rispetto a diverse rivali dirette Alfa Romeo Giulia scivola in quanto a consumi di carburante. Prima di vedere i freddi numeri, ci tengo a lodare l’ottimo sistema di veleggio, che in modalità Advanced Efficiency è velocissimo ad attivarsi, risultando preciso e molto reattivo. Non essendoci un sistema Mild Hybrid, però, il motore non si spegne mai: anche per questo, forse i consumi non sono eccezionali. In città, Alfa Giulia consuma come tutte le rivali a motore Diesel, oscillando tra gli 11 km/l con tanto traffico e i 12-13 km/l con traffico scorrevole.
In autostrada, invece, la media a 130 km/h con il vivace (forse troppo) Cruise Control è di circa 14 km/l, mentre facendo attenzione e con piede morbido è possibile arrivare anche a 15-15,5 km/l. La media scende a circa 18 km/l viaggiando a 110 km/l, lo stesso consumo che, curiosamente, si ottiene in statale. Complice l’indole sportiva dell’auto, però, con qualche sorpasso o qualche curva un po’ “spinta” la berlina italiana non è riuscita a superare i 15 km/l nel mio utilizzo misto. Si tratta di un risultato soddisfacente, ma non eccezionale considerato che la ben più potente BMW M340d, con un 3.0 sei cilindri da 340 CV, aveva ottenuto una media di oltre 17 km/l. Fare meglio, non è impossibile: in un tentativo di “hypermiling”, infatti, ho totalizzato un consumo medio di oltre 21 km/l in statale a 90 km/l, con punte di 27 km/l a 70 km/l.
Concludiamo il nostro test drive di Alfa Romeo Giulia 2023 con i prezzi della berlina del Biscione e con le mie conclusioni. Il restyling 2023 ha introdotto nuove dotazioni di serie, come i fari Matrix LED, ma i prezzi non sono aumentati. La gamma Giulia 2023 parte dai 49.550 euro della Giulia 2.2 Turbo Diesel da 160 CV in allestimento d’accesso Sprint. Per portarsi a casa una Alfa Romeo Giulia 2023 Competizione come la nostra, con motore 2.2 Turbo Diesel Q4, il prezzo di partenza è di 63.550 euro. Con questa cifra, l’allestimento Competizione offre ADAS di Livello 2, ammortizzatori a controllo elettronico Alfa Active Suspension, sedili in pelle con cuciture rosse e logo Alfa Romeo Competizione sui poggiatesta, plancia in pelle con cuciture rosse, sistema audio Hi-Fi Harman/Kardon da 900 W con 14 altoparlanti, pinze freno rosse Brembo e cristalli posteriori oscurati. A questo prezzo va aggiunta solo la vernice Blu Misano, dal valore di 1.000 euro, che porta il prezzo di Alfa Romeo Giulia 2023 a 64.550 euro.
Alfa Romeo Giulia 2023 arriva alla piena maturità al suo sesto anno d’età. Certo, non è più una giovincella, e con l’arrivo della nuova Audi A4 tutte le sue rivali al lancio saranno arrivate ad una nuova generazione. Nonostante questo, e sebbene ci siano ancora alcuni ambiti in cui Giulia cede il passo, come l’infotainment non troppo moderno, dei comandi interni non perfetti, una gamma che, passi l’assenza di motorizzazioni ibride, è fin troppo risicata, Alfa Romeo Giulia rimane anche oggi un’automobile eccellente. Bella da vedere, bella e divertente da guidare, comoda, silenziosa, rilassante ma anche aggressiva e sportiva quando lo si desidera.
Non è mai stata l’auto per gli smanettoni della tecnologia o per i più attenti al brand e allo stile, e non lo è neanche stavolta. Se amate guidare e volete un’auto comoda, spaziosa, moderna il giusto ma coinvolgente ed emozionante, là fuori non ci sono tante rivali che fanno meglio. Certo, la prima rivale BMW Serie 3 si guida bene (quasi) allo stesso modo, ha più motori ed è molto più tecnologica. Le altre rivali come Mercedes Classe C e Audi A4 sono meno coinvolgenti, ma molto più tech e complete. C’è qualcosa, in Giulia, che la rende affascinante, e te la fanno stare immediatamente simpatica. Quell’analogia dei suoi comandi, quella semplicità della sua ricetta, quel logo che evoca un glorioso passato. Qualsiasi cosa sia, guidando Giulia ti colpisce, in barba ai suoi difetti rispetto alle “perfettine” rivali.
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