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Alfa Romeo 4C: autentica eccellenza italiana

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L’auto la conoscete, l’Alfa Romeo 4C l’abbiamo infatti provata in anteprima alcuni mesi fa (vedi test), ma vetture così meritano di essere vissute e soprattutto guidate nei luoghi e nelle strade giuste. Così abbiamo pensato bene di portare la nostra Alfa Romeo 4C nelle Langhe, in Piemonte.

Parliamo di uno dei luoghi italiani più belli al mondo, tanto che, nella giornata del 22 Giugno 2014, Langhe, Roero e Monferrato sono stati proclamati Patrimonio mondiale dell’umanità dal comitato dell’Unesco. Le premesse per un’avventura fantastica ci sono tutte. Due eccellenze italiane insieme, da una parte l’arte motoristica, dall’altra le bellezze paesaggistiche, un’esperienza fantastica tutta da leggere.

La belva in sintesi

Per descrivere la nuova Alfa Romeo 4C partiamo da un dato, il peso totale a secco di soli 895 kg, che la colloca ai vertici della speciale classifica delle auto più leggere del mondo. Per raggiungere questo ambizioso traguardo gli ingegneri Alfa Romeo hanno lavorato molto sui materiali. Il segreto della leggerezza risiede infatti nell’utilizzo del 10% di fibra di carbonio che, sull’intero volume della 4C, rappresenta ben il 25%. Di fatto, la nuova vettura ha una monoscocca in carbonio che grazie a un procedimento tecnico specifico è un monolito e come tale reagisce alle sollecitazioni esterne, con evidente vantaggio in termini di comportamento dinamico.

Alfa 4C 08

Il propulsore che spinge la 4C è il Turbo Benzina 1750 a 4 cilindri con 240cv e una coppia massima di 350 Nm che si mantiene costante tra i 2100-4000 giri. La belva di Casa Alfa Romeo passa da 0 a 100 km/h in soli 4,5 secondi e sviluppa una velocità massima di 258 km/h. La vettura è dotata del cambio 6 marce a doppia frizione a secco Alfa TCT.

La disponibilità annuale della vettura è limitata a 3.500 esemplari l’anno, dei quali 1.000 destinati all’Europa ed è in vendita al prezzo di 53.000 euro (più 1.300 di messa in strada). Sei i colori disponibili: il nero pastello, l’unico senza sovraprezzo, il bianco e il rosso pastello (500€), il grigio basalto metallizzato (1.000€), il bianco madreperla e il rosso competizione, entrambi metallizzati tristrato (2.500€). Infine tra i vari optional troviamo: le pinze freno colorate in nero, giallo o rosso (300€), i sensori di parcheggio posteriori (500€), il cruise control (400€), la palpebra del quadro strumenti in fibra di carbonio (500€) e il corso di guida per i veri amanti dell’auto (968 euro).

La tenuta di Fontanafredda

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Per il nostro viaggio abbiamo scelto come meta la tenuta Fontanafredda, situata nel cuore del Piemonte del vino – sulle colline delle Langhe. La tenuta ha una superficie di “giornate piemontesi” 138,82″ (pari a circa 54 ettari) e venne iscritta nel patrimonio privato di Vittorio Emanuele II, Re di Sardegna.

Il sovrano, innamoratosi perdutamente di Rosa Vercellana, detta “la Bela Rusin”, popolana e figlia di un tamburo maggiore di sua maestà, gliene fece dono e la insignì l’anno successivo del titolo di Contessa di Mirafiore e Fontanafredda.

La storia di Fontanafredda inizia allora, ma l’attività commerciale comincia solo vent’anni dopo, nel 1878, grazie alla passione e alla lungimiranza di Emanuele Guerrieri Conte di Mirafiore, figlio del re e della Bela Rusin, nobile figura di imprenditore che si dedica al vino con un approccio assolutamente moderno.

Oggi, Fontanafredda conserva intatte le testimonianze del suo nobile passato – la residenza di caccia, il borgo, le ampie cantine, i vigneti –ma continua ad innovarsi e a sperimentare, perfezionando ciò che la natura e la storia hanno tramandato.

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Noi durante la nostra sosta abbiamo deciso di portare l’Alfa Romeo 4C nel luogo più prezioso della tenuta, le cantine, in cui sotto le alte volte in mattoni in mezzo alle botti di rovere e i tini d’acciaio il rosso tristrato delle nostra 4C spiccava maestoso.

Le cantine ottocentesche, accolgono per l’affinamento i nobili vini rossi, mentre ambienti di più recente costruzione, dotati di tutte le tecnologie oggi indispensabili per esaltarne le caratteristiche, consentono di elaborare nel modo migliore i vini bianchi e gli spumanti.

E’ un procedere sapiente, che privilegia la salvaguardia dei valori dell’identità e dell’origine, e permette alle due “anime” di Fontanafredda, quella del vino e quella dello spumante, di coesistere armoniosamente.

Una sintesi di tradizione e innovazione, di esperienza e progresso tecnico che conferisce ai vini una personalità ricca di fascino, che si rinnova ad ogni vendemmia.

Alla guida: sound da sogno e divertimento assicurato

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Le strade delle Langhe sono superbe ed esaltano le doti della nostra Alfa Romeo 4C. Ci siamo svegliati all’Alba per cogliere la luce migliore e realizzare i nostri scatti fotografici. Alle 4 del mattino si è ancora addormentati, ma l’avviamento del motore accompagnato dalla dolce sinfonia dei 240CV riempie il cuore.

Dopo le prime curve e tornanti, il rombo possente riempiva le vallate fresche di nomina UNESCO, una sensazione bellissima. L’auto poi non tradisce le aspettative, è incollata alla strada con basso rollio, molto leggera e tremendamente divertente. I fortunati proprietari di questa baby-bomba del Biscione non resteranno delusi, il cuore Alfa è tornato a battere, speriamo continui a farlo sempre più forte.

Noi vi consigliamo un passaggio dalla tenuta di Fontanafredda, un posto speciale che merita la sosta, ma tutte le Langhe sono il classico territorio in cui vale la pena di andare anche senza un motivo preciso, quello lo si trova sempre al termine del viaggio.

Alfa 4C 24

Collaudatore

Federico Ferrero

Direttore Autoappassionati.it

Autore

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