Blocchi del traffico, non ultimo quello che potremmo definire scandaloso a Torino, e un destino che sembra ormai segnato per il tanto vituperato motore a gasolio. Così non la pensano gli italiani, “vittime” del sondaggio condotto dal famoso portale AutoScout24 sulla compravendita di auto usate. Per il 44% del campione analizzato il Diesel rimane la prima scelta, con punte al Sud Italia (59%) e nei piccoli centri (48%). Ecco quindi una panoramica delle vendite Diesel in Italia per capire meglio il fenomeno.
Nelle città più grandi, come Milano e Torino, vanno ancora per la maggiore le auto a benzina, senza specificare se supportate da una doppia alimentazione, incluso l’ibrido. Prezzi stabili sul portale di AutoScout24, ad eccezione dei modelli più datati euro 3 o inferiori (-7,4%).
Automobilisti scettici sulle limitazioni del traffico
I limiti posti dalle amministrazioni alla circolazione delle auto diesel stanno modificando le abitudini di acquisto degli italiani, ma l’usato, al contrario del nuovo, continua a registrare il segno positivo. Secondo il Centro Studi di AutoScout24 i dati relativi al mese di novembre 2018 confermano che le vendite Diesel in Italia, prima dell’acquisto concreto, rappresentano il 61% delle richieste totali sul portale, mentre nei prossimi 12 mesi il 44% di chi è intenzionato ad acquistare un’auto si sta orientando sempre su una vettura a gasolio e solo il 28% su una a benzina.
E anche i prezzi medi in vendita nel periodo settembre-ottobre restano sui livelli del 2017 (-2,1%), tranne per le auto più datate euro 3 o inferiori in cui il calo è del -7,4%. Per sei utenti su dieci, comunque, tutte le misure contro il diesel non influiscono assolutamente nella loro scelta.
Ma l’intenzione di acquisto varia notevolmente in base alla dimensione della città in cui si vive: nei centri al di sotto di 50mila abitanti, infatti, la scelta del motore Diesel primeggia con il 48% dei consensi, ma nelle città superiori a 250 mila abitanti la situazione si inverte e la prima scelta diventa un veicolo a benzina (per il 38%), mentre la quota del diesel cala al 30%. Nella decisione anche le differenze di genere contano, con gli uomini che risultano più fedeli al gasolio rispetto alle automobiliste.
Analizzando sempre gli orientamenti d’acquisto nei prossimi dodici mesi, anche a livello geografico il Diesel resta la motorizzazione preferita, ma con differenze significative tra le tre aree: se al Nord il 38% intende acquistare un’auto a gasolio, contro il 34% a benzina, il divario aumenta se ci si sposta al Centro (42% diesel vs 25% benzina) sino al Sud Italia e nelle Isole (59% diesel vs 15% benzina). Inoltre, l’analisi ha confrontato il trend in tre città metropolitane, scoprendo che le vetture a benzina sono nettamente preferite a Milano (28% diesel vs 46% benzina) e Torino (29% vs 43%), mentre nella capitale le due motorizzazioni si equivalgono (33% vs 32%).
Gli utenti sono stati interrogati anche sul giudizio relativo alle misure applicate nelle loro città per limitare il traffico e, nonostante le intenzioni siano senza dubbio virtuose, gli automobilisti sono tendenzialmente scettici: per il 43%, infatti, non saranno sufficienti a ridurre l’inquinamento e creano troppi disagi, e i più contrari sono gli uomini (44%). Ma le limitazioni influenzeranno l’utilizzo dell’auto? Per molti in nessun modo (50%), mentre il 41% sta valutando l’acquisto di un’auto più ecologica e l’8% opterà per un maggiore utilizzo dei mezzi pubblici. Da notare come anche nelle città più grandi come Milano, Roma e Torino, solo una piccola quota si orienterà sui servizi di car sharing.
Le vendite Diesel in Italia, almeno nel florido mercato delle auto usate, sembra che nei prossimi mesi non sia destinato alla sua definitiva “rottamazione” e chi lo sceglie lo fa innanzitutto per una questione di risparmio (per il 38%) e perché è in linea con i km che si percorrono mediamente (32%), ma anche per il piacere di guida e le performance del motore (23%).