È allarme blackout in Germania. A preoccupare i cittadini tedeschi è pullulare di colonnine di ricarica e l’aumento di automobili elettriche all’interno del parco auto teutonico. La diffusione su larga scala delle colonnine per la ricarica delle auto elettriche sta letteralmente gettando nel panico la popolazione tedesca, la quale potrebbe confrontarsi a breve con lunghe e continue interruzioni di energia a causa di un’insufficienza della rete elettrica.
Ricarica auto elettriche: allarme blackout in Germania
La transizione elettrica sta prendendo piede in maniera sostenuta in tutta Europa, dove soprattutto alcuni Paesi sembrano essere molto propensi all’adozione, all’acquisto ed all’utilizzo di vetture amiche dell’ambiente. È il caso della Germania, dove tanti automobilisti stanno acquistando vetture ad emissioni zero, un fenomeno virtuoso, ma che potrebbe creare grandi disservizi come il presentarsi di lunghi e ripetitivi blackout. Tante auto elettriche, altrettante colonnine di ricarica, una rete elettrica insufficiente, a manifestare preoccupazione per tutto ciò è il presidente della Bundesnetzagentur, Klaus Muller, alle prese con i grattacapi inerenti gli effetti che il successo commerciale delle BEV avrà sulla fornitura di energia elettrica. Muller ha dichiarato:
“Se continueranno ad essere installate molte nuove pompe di calore e stazioni di ricarica, si dovranno temere problemi di sovraccarico e interruzioni di corrente locali nella rete di distribuzione”.
Ricarica auto elettriche: com’è nato l’incubo blackout in Germania
In Germania sono circa un milione le auto elettriche in circolazione, un numero importante che ha accelerato ed incrementato l’installazione di colonnine di ricarica, gli acquisti di pompe di calore ed il consumo di energia. A confermare i possibili blackout temuti da Muller è stato l’operato di TransnetBW, operatore di rete della Germania meridionale, che ha chiesto ai cittadini di ridurre il consumo energetico durante la sera per evitare blackout. Non si può escludere un razionamento dell’energia elettrica dal primo gennaio 2024, garantendo comunque la fornitura minima necessaria. A fare il punto sulla situazione è stato anche Bram Claeys, senior associate di Regulatory Assistance Project (Rap), che ha spiegato:
“La rete deve affrontare tre sfide principali: l’integrazione delle pompe di calore, la ricarica dei veicoli elettrici e la produzione sempre più decentralizzata di elettricità”.
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