Tommaso Corona
Vi ricordate questo articolo? Ebbene, a distanza di poche settimane Volkswagen Motorsport ha tolto i veli alla nuova Polo GTI R5, la vettura con la quale la Casa tedesca tornerà in forma ufficiale nel mondo dei rally dopo l’abbuffata di titoli, quattro consecutivi con al volante Sébastien Ogier.
Basata sulla sesta generazione del modello stradale, la Polo GTI R5 non poteva non attingere a piene “mani” dal know how tecnologico della Polo R WRC. Il motore è invece, già a norma del regolamento, il 1.6 turbo quattro cilindri da 272 CV, il cui shakedown funzionale è avvenuto la scorsa settimana in Francia, senza problemi di sorta.
“A distanza di circa un anno dal ritiro della sua sorella maggiore, la Polo R WRC, è stato il momento giusto per svelare al mondo la nuova Polo GTI R5”, ha affermato Sven Smeets, Direttore di Volkswagen Motorsport. “La parentela con la vettura campione del mondo è sotto gli occhi tutti, ma è con la squadra di Volkswagen Motorsport che voglio rivolgere i miei complimenti per il lavoro svolto in questi ultimi mesi. Ora dobbiamo concentrarci sui prossimi test che la Polo GTI R5 dovrà affrontare nei mesi a seguire così da portare avanti il successo della sua famosa progenitrice”.
L’omologazione da parte della FIA arriverà, a test conclusi, a fine primavera. Da quel momento inizierà la vendita ai team privati che potranno farla correre in diverse categorie: WRC2, Europeo Rally (ERC) e nei vari campionati nazionali dove le vetture R5 sono omologate.
La presentazione della nuova Polo GTI R5 anticipa di qualche mese l’arrivo della nuova Polo GTI, quella stradale. Saranno 200 i cavalli a disposizione per la nuova generazione di un’auto che si è creata un’ottima reputazione nel corso degli anni, specie tra i più giovani. Noi abbiamo provato la versione precedente, quella attuale in altre parole, ed ecco qui la nostra prova.
