C’è poco da fare, quando nel mondo dell’auto arriva una nuova Golf, e siamo all’ottava, c’è sempre grande fermento. Nonostante le varie foto rubate dalla rete che facevano presagire le forme della nuova Volkswagen Golf 2020, ora sappiamo dirvi molto di più sulla nuova compatta media della Casa di Wolfsburg, presentata proprio questa sera nel quartier generale del colosso tedesco.
Una storia iniziata nel 1974 che continua a piacere, forse non a tutti, ma a tanti sì, vista da sempre come uno status symbol non solo per padri di famiglia. Nuova Volkswagen Golf arriva nel pieno di una svolta epoca per la marca, ormai principalmente concentrata su quello che sarà il futuro elettrificato, specie dopo la presentazione ufficiale della ID.3. Golf sembra proseguire dritta sulla sua via, anche se per la nona generazione potremmo aspettarci sorprese.
Concentriamoci sull’ottava, e suoi suoi motori. Se, infatti, esteticamente il passaggio tra la settima e l’ottava generazione non è stato “traumatico“, si può parlare quasi di un’evoluzione, è sotto il cofano e dentro che la Golf 2020 cambia profondamente. Otto le motorizzazioni, con benzina, Diesel, tutti sovralimentati e cinque di essi dotati di controparte elettrica, sia mild hybrid sia plug-in. E qui, altro che evoluzione…
Due i Diesel, entrambi 2.0 TDI, da 115 e 150 CV, sempre più attenti all’ambiente, mentre per i benzina si parte con il tre cilindri 1.0 TSI da 90 CV con cambio manuale a sei marce. Si inizia a parlare di ibrido con il 1.0 TSI da 110 CV e con i due 1.5 quattro cilindri con 130 e 150 CV: una tripletta “condita” dal sistema mild hybrid a 48 Volt (da qui la nuova sigla eTSI). Seguiranno nel 2020 due motori di nuova concezione: 1.4 TSI eHybrid, ibridi plug-in da 204 e 245, quest’ultima già battezzata GTE, capaci di muovere nuova Golf anche senza produrre emissioni grazie alla batteria da 13 kWh (ancora non comunicata l’autonomia elettrica).
E la GTI Mk8? Arriva arriva…
Sempre nel 2020 sono attese sia la Golf 2020 GTI, sia la GTD, così come la variante a metano TGI e la Golf R. Difficile fare oggi previsioni su potenze ecc. ma ci sarà tempo per riparlarne.
Gli interni: un mondo nuovo
Veniamo al secondo aspetto rivoluzionario su nuova Volkswagen Golf 2020, gli interni. Volkswagen la definisce nativa digitale, a indicare una digitalizzazione davvero marcata. Si tratta dell’Innovision Cockpit, che immaginiamo non sarà proposto di serie, ma che rappresenta una grande novità nel segmento delle medie: quadro strumenti digitale (10,25”), schermo centrale da 10” (di serie da 8,25”) posto come prosecuzione ideale del quadro oltre al piccolo pannello comandi delle luci posto questa volta in alto, alla sinistra di quello che diventerà uno schermo versatile, evoluzione profonda dell’Active Info Display già in gamma Golf con la settima generazione.
Nuovi anche i comandi vocali. Indovinate? Vi basterà dire “Ciao Volkswagen” e la vostra futura Golf vi risponderà seguendo con attenzione i vostri comandi. Dopo l’esordio su Classe A e BMW Serie 1, era praticamente scontato vedere questa tecnologia anche su Golf e così è stato. Nuovo anche l’head-up display, con informazioni proiettate direttamente sul parabrezza.
Un’auto che rimarrà in commercio, quanto meno, fino al 2025, quindi tanta attenzione ai sistemi di sicurezza. Front Assist e Lane Assist sono di serie, mentre saranno disponibili sia il funzionale Traffic Jam Assist (guida autonoma di livello 2), cruise control predittivo (legge i dati del GPS), tecnologia Car2X per scambiare informazioni circa, ad esempio, il traffico, con gli altri automobilisti dotati della stessa tecnologia.
Saranno presenti anche aggiornamenti over the air programmabili direttamente dalla concessionaria. E siamo solo all’inizio…