La notizia che ha sconvolto la giornata di oggi, mercoledì 25 novembre, è senza alcun dubbio la morte di Diego Armando Maradona, scomparso per un arresto cardiocircolatorio all’età di 60 anni, forse a causa del decorso operatorio dopo l’operazione al cervello di qualche settimana fa.
Nota era la sua passione per le auto, tanto che tra le tanto auto di Maradona alcune hanno subito meritato la nostra attenzione. La prima fu proprio un’italiana: era il 1982 e l’ex calciatore che passò anni felici a Napoli, rimasta per sempre nel suo cuore, fu una Fiat 128, poi passata di mano con il suo valore schizzato alle stelle.
Con lo sbarco in Europa, Barcellona prima e Napoli poi, aumentarono i suoi introiti e anche la sua passione per le auto italiane. Nel 1987 il calciatore scomparso oggi all’età di 60 anni acquistò una Ferrari Testarossa di colore nero, molto rara per l’epoca (da Maranello in quel periodo uscivano auto quasi esclusivamente rosse). Per farvi capire, un altro esemplare total black finì nelle mani di Sylvester Stallone.
Facciamo un passo indietro e cambiamo, letteralmente nazione. Tra le auto di Maradona non si può non parlare della Porsche 924 acquistata nel 1979, quando il talento argentino si faceva le ossa tra le fila dell’Argetinos Juniors. Spese una cifra elevata per l’epoca, considerando che doveva ancora compiere vent’anni, ma sarebbe stato solo l’inizio.
Auto di Maradona: la Ferrari F40 l’apice della sua passione per le quattro ruote
Torniamo in Europa, al 1990. Tre le auto di Maradona, nel frattempo diventato due volte campione d’Italia con il Napoli, comprò una Ferrari F40 rossa fiammante, la supercar più ambita dell’epoca, e non solo in Italia. Tra le altre, anche due francesine sportiveggianti: la Peugeot 205 Cabrio, che il talento sudamericano si fece allestire nel colore azzurro partenopeo e che comprò presso il concessionario Peugeot di Napoli (al proprietario vengono ancora gli occhi lucidi ripensando al momento).
Infine, menzione particolare a questo fuoristrada che lo scomparso campione argentino sfoderò in Bielorussia quando ricoprì il ruolo di presidente della Dinamo Brest a partire dall’estate 2018.
Ciao campione, ci mancherai!
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